Leonardo Sinisgalli è stato protagonista lunedì 13 febbraio dell’incontro promosso al Museo Maxxi di Roma, per iniziativa della Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, in occasione della celebrazione dei 70 anni dalla pubblicazione di “Civiltà delle Macchine”, rivista che fu ideata e diretta, dal 1953 al 1958, dal poeta-ingegnere originario di Montemurro e che, dal 2019, dopo 40 anni di oblio, è stata ripubblicata da Fondazione Leonardo.
Alla manifestazione sono stati presenti anche il presidente e il direttore della Fondazione Sinisgalli, Mimmo Sammartino e Luigi Beneduci.
Dopo la lettura di un messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’incontro è stato introdotto dai saluti istituzionali del presidente del Maxxi Alessandro Giuli, del presidente della Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine Luciano Violante, del presidente della Fondazione Leonardo Spa Luciano Carta, dell’amministratore delegato della Fondazione Leonardo Spa Alessandro Profumo. Sono quindi intervenuti il direttore della rivista “Civiltà delle Macchine” Marco Ferrante e, con una lectio magistralis, la docente e ricercatrice dell’Università di Oxford Mariarosaria Taddeo.
A conclusione dell’interessante incontro, il presidente e il direttore della Fondazione Sinisgalli, Sammartino e Beneduci, hanno espresso apprezzamento per la riflessione che, anche sulla scia del pensiero di Sinisgalli, si è avviata nel mondo economico, dell’industria e della innovazione tecnologica.
E hanno aggiunto: “La sfida sinisgalliana, declinata al presente, resta quella di riuscire a tenere insieme sguardi e culture differenti, umanesimo, arti e tecnologia nel tempo della rivoluzione digitale, mettendone a valore le formidabili potenzialità, ma restando sempre vigili per assicurare il primato dell’etica, della creatività e della responsabilità dell’uomo sulla macchina e sulle logiche dettate dagli algoritmi. La stagione di un nuovo umanesimo digitale non può che partire da qui. Dal rifiuto di due atteggiamenti estremi e regressivi dinanzi alla potenza delle nuove tecnologie: l’atteggiamento luddistico e di aprioristico rifiuto e quello della idolatria, con una accettazione passiva e acritica dell’intelligenza artificiale”.
Feb 14