Da sabato 17 a martedì 20 Settembre 2016 si celebrano a Matera i festeggiamenti in onore di Sant’Eustachio e famigliari martiri.
Di seguito gli eventi in programma.
Sabato 17 settembre 2016
ore 18,30 Santo Rosario presso la Basilica Cattedrale
ore 19 Santa Messa presso la Basilica Cattedrale
alle ore 20,30 sul piazzale del Castello Tramontano è in programma l’evento “Fontane danzanti”, una particolare combinazione di giochi d’acqua, fuoco, luci, colori e musica a cura della ditta Dominici’s di Pigge di Trevi (Perugia)
Domenica 18 settembre 2016
ore 11 – Santa Messa nella Basilica Cattedrale con rinnovo delle promesse matrimoniali nel 25°, 50° e 60° anniversario. Durante la Santa Messa sarà effettuata una colletta per i terremotati del Centro Italia.
ore 20,30 piazzale del Castello Tramontano – “Emozioni equestri”, a cura dell’associazione Equitazione Città dei Sassi
Martedì 20 settembre 2016
ore 18 – Basilica Cattedrale, Santa Messa presieduta da Mons. Pino Caiazzo Arcivescovo di Matera-Irsina. Accensione della lampada votiva da parte del sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri.
Le celebrazioni liturgiche saranno animate dalla corale de “I Cantori Materani” diretti al Maestro Alessandro Barbaro.
ore 19,30 – processione della Sacra Immagine di Sant’Eustachio per le vie del centro cittadino partecipata dal Capitolo Cattedrale e dal Clero cittadino.
Percorso: Piazza Duomo, via delle Beccherie, piazza Vittorio Veneto, via XX Settembre, via Annunziatella, via Tommaso Stigliani e ritorno da via Annunziatella, piazza Vittorio Veneto, via del Corso, via San Francesco d’Assisi, piazza Sedile, via Duomo e piazza Duomo.
ore 22 – spettacolo pirotecnico della ditta Pirotecnica Santa Chiara (Castorano – Ascoli Piceno) in Località Murgia Timone.
Di seguito la storia di Sant’Eustachio e famigliari martiri
Eustachio, dal greco “ricco di spighe”, patrizio romano, era un valoroso comandante delle milizie dell’imperatore Traiano.
Un giorno, mentre era a caccia, gli apparve un cervo con una croce luminosa tra le corna; colpito da questa visione da pagano divenne cristiano, prendendo il nome di Eustachio (originariamente si chiamava Placido), unitamente alla moglie Teopista e ai figli Teopisto e Agapito.
A causa della conversione i suoi beni furono confiscati e fu mandato in esilio.
Emigrò, con la sua famiglia, in Egitto, ove la moglie fu fatta schiava e i suoi due figli furono rapiti.
Eustachio, solo con il suo dolore, lavorò da guardiano.
Richiamato dopo 15 anni per la guerra, si rese glorioso con molte vittorie, ritrovando, casualmente, la moglie e i figli.
L’imperatore Adriano, successore di Traiano, aveva decretato un trionfo per il suo generale vittorioso, ma quando scoprì che Eustachio rifiutava di adorare gli dei, lo condannò con tutta la famiglia ai leoni, dai quali, però, non furono aggrediti.
L’imperatore, allora, irritato, li fece rinchiudere in un toro di bronzo arroventato, ove morirono senza che il calore sfigurasse i loro corpi.