Sabato 9 aprile si è tenuta l’Assemblea Generale dell’Istituto Internazionale Jacques Maritain. Sono stati riconfermati per il prossimo quadriennio (2022-2026) gli organi dirigenti dell’Istituto a cominciare dal Presidente, Francesco MIANO(Università di Roma Tor Vergata), dai Vice Presidenti, Giuseppe SCHTLITZER (Autorità di Informazione Finanziaria della Santa Sede), Julio PLAZA (Università di Tucumàn, Argentina) ed Enzo CARRA (saggista, già Deputato) e dal Segretario Generale, Gennaro Giuseppe Curcio (Università degli Studi della Basilicata).
Sono stati eletti cinque nuovi componenti del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto: Marco DAMILANO, giornalista e scrittore, già direttore del settimanale L’Espresso; Marco FOLLINI, saggista (ultimo libro Via Savoia su Aldo Moro) già Vice Presidente del Consiglio dei Ministri; Francesco Saverio GAROFANI, Consigliere per la Sicurezza del Quirinale; Filippo LOMBARDI, Direttore di Tele Ticino (Svizzera) e già Presidente del Senato della Confederazione Elvetica; Paolo NEPI, saggista e scrittore, Direttore della Biblioteca della Persona dell’Istituto Internazionale Jacques Maritain.
Nella medesima occasione, sono stati riconfermati alcuni componenti del Consiglio di Amministrazione, oltre ai nomi citati: Luigi DI SANTO (Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Direttore della Scuola nazionale di formazione socio-politica “Giorgio La Pira”), Lucio D’UBALDO (saggista, già Senatore), Maurizio MARTIRANO (Università degli Studi della Basilicata), Florian MICHEL (Francia), Charles-Ferdinand NOTHOMB (Belgio) e William SWEET (Canada, Presidente d’Onore dell’Istituto).
Nel prossimo quadriennio l’Istituto, in continuità con le attività sinora svolte, si concentrerà su questioni emergenti del nostro tempo e che riguardano il prossimo futuro. Infatti, nell’approfondimento dell’Umanesimo personalistadi Jacques Maritain, si propone di edificare la società del bene comune ricercando le risposte alle sfide che la contemporaneità pone all’uomo. Promuovendo la cultura del dialogo intraculturale per la costruzione della pace, particolare attenzione sarà dedicata alla preminenza dei doveri sui diritti, approfondita anche nel diritto alla vita nella sua relazione con le innovazioni scientifiche e tecnologiche. Altrettanto rilevante sarà l’impegno per la promozione di un coordinamento internazionale per la diffusione di una formazione socio-politica personalistica capace di “guidare” il mondo mutato dalla pandemia. Costanti saranno anche la ricerca e la scoperta della comune umanità attraverso il dialogo, tanto difficile quanto fecondo, tra le culture e le religioni del Mediterraneo. Per una riflessione organica, multidisciplinare e incentrata su spunti innovativi, l’Istituto si propone di avviare delle collaborazionicon centri di ricerca universitari.