Presentato questa mattina nel Palazzo Bernardini a Matera il progetto “Alle radici del futuro: Presidi di Comunità Educanti”, un progetto selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e ideato e promosso dall’Associazione Giallo Sassi (APS) di Matera.
L’obiettivo è quello di passare da una collaborazione tra le diverse agenzie educative alla costituzione di una rete di Comunità Educanti che prenda in carico in toto il compito educativo, in modo da diventare un modello unico e replicabile. Cinque i Comuni di riferimento: Matera, Miglionico, Montescaglioso, Policoro e Grassano.
Sono intervenuti il presidente dell’Associazione Giallo Sassi, Giovanni Calia e il presidente dell’Associazione Joven, Pietro Iacovone e il giornalista Giovanni Spadafino, responsabile della comunicazione del progetto.
Michele Capolupo
Di seguito i particolari del progetto
Il Progetto, promosso dalla APS Giallo Sassi in partenariato con Enti pubblici, privati e associazioni, è vincitore del Bando sulle Comunità educanti 2022 di Fondazione con il Sud – con i Bambini.
Il progetto vuole implementare un’esperienza pilota, vissuta a Matera sin dal 2014, conosciuta come “Presidio della Comunità educante” e “Peer Education Center”,organizzata intorno ad una rete (denominati Polo territoriale per l’educazione) di soggetti che si occupano di educazione, definita da protocolli di rete. Obiettivo è passare da una collaborazione tra le diverse agenzie educative alla costituzione di una rete di Comunità Educanti che prenda in carico in toto il compito educativo, che possa diventare un modello unico e replicabile.
La Comunità Educante può essere definita come un incubatore di bisogni e di esperienze educative. Nasce per mettere a sistema le azioni di chi, sul territorio, si occupa di educazione (Famiglie, Scuole, Associazioni, Enti Pubblici, Parrocchie, etc.) e va intesa come laboratorio generativo, costituito da un gruppo aperto e partecipativo che, partendo dal confronto tra i vari attori dell’educazione, definisce obiettivi, individua bisogni educativi e formativi, elabora proposte e programma azioni sinergiche. La Comunità Educante è il risultato di un’interazione tra soggetti, pubblici, privati e associativi che si sviluppa sul Territorio con l’obiettivo di preparare il contesto locale ad accogliere e sostenere le azioni educative promosse dai vari attori territoriali, singolarmente o in rete. Nasce dall’idea che l’educazione dei giovani non può essere delegata solo alla scuola e alla famiglia ma è compito dell’intera comunità. La costruzione di una Comunità Educante è la base per la creazione di un sistema di protezione sociale entro cui si sviluppa tutto il sistema educativo locale e in cui trovano spazio e attenzione gli adolescenti e i soggetti più vulnerabili.
Il progetto pone la Scuola al centro della Comunità Educante. Essa è intesa e valorizzata come il principale soggetto istituzionale deputato all’educazione ma non è l’esclusivo soggetto. L’educazione dei giovani, infatti, non può essere delegata solo alla scuola e alla famiglia ma è compito dell’intera collettività. Ed è proprio l’alleanza educativa, che rafforza e sostiene il processo educativo, che rappresenta il valore aggiunto all’attività ordinaria della scuola. Il progetto punta al coinvolgimento della comunità e dei genitori, oltre che dei docenti e del personale della scuola. Altro valore aggiunto è rappresentato dall’implementazione del modello della Peer Education anche attraverso l’intervento degli esperti esterni. Tale modello, già ampiamente utilizzato dai docenti, potrà essere promosso in tutte le classi dell’Istituto, passando dalla fase della sperimentazione alla pratica didattica quotidiana.
Azioni:
1) creare a livello provinciale una governance con modalità, procedure e strumenti comuni e condivisi tra le diverse Comunità Educanti;
2)promuovere la creazione di nuovi Centri per l’educazione tra Pari, in rete tra loro, attraverso cui promuovere il protagonismo dei ragazzi, soprattutto dei soggetti più vulnerabili. Costruzione a livello territoriale di nuove Comunità Educanti, in rete tra loro :
● rafforzare i Peer Education Center di Matera e Miglionico
● creare tre 3 nuovi Peer Education Center nei Comuni di Grassano, Montescaglioso e Policoro operanti in rete tra loro.
Peer education center
Occorrerà innanzitutto partire da un gruppo di giovani (11-19 anni), peer educator, individuati dalle diverse agenzie formative, in primis dalla scuola partner. Nell’educazione tra pari, i peer educator, sono membri di un gruppo di pari, cioè simili quanto a età, condizione lavorativa, genere sessuale, status, entroterra culturale e sociale, che, opportunamente formati, intraprendono attività formative verso altri coetanei per costruire insieme a loro un progetto educativo condiviso e da essi stessi elaborato. I Peer possono rappresentare un esempio concreto per altri coetanei e contribuiscono a progettare e realizzare sul Territorio una proposta educativa e culturale accattivante per i ragazzi. Hanno una struttura di riferimento, il Peer Education Center, punto di incontro della società giovanile e centro diffuso per l’educazione tra pari. Si diventa Peer Educator attraverso un percorso di formazione, mediante cui si acquisisce consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità e debolezze, del proprio ruolo educativo e della responsabilità come cittadini nel perseguimento del Bene Comune. Nell’ambito del progetto sono stati individuati 3 educatori. Questa azione del progetto è strettamente legata alle altre, i rappresentanti dei Peer Educator partecipano a pieno titolo ai laboratori di co-progettazione (azione 1), alle attività della Comunità Educante (azione 3.) e agli incontri del Tavolo Tecnico Scientifico (azione 2), adottandone l’approccio metodologico, recependone gli input e rimandandone i feed back. La programmazione delle attività del Pe.E.C. sarà caratterizzata da un programma di eventi pensati dai ragazzi per i ragazzi, in collaborazione con enti, privati ed associazioni del Territorio, e realizzati con la piena collaborazione di tutti i partner di progetto.
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)