Un romanzo caratterizzato da una sottile, continua e minuziosa analisi interiore dei personaggi, in cui domina l’esplorazione dell’inconscio e della parte più profonda della psiche umana, che spesso condiziona e determina azioni e comportamenti. “Tu sei me” (Ed. Sidebook) presentato a Pisticci alla presenza di un attento e numeroso pubblico, è la prima opera di Giancarmine Trotta, in cui, oltre alla descrizione di fatti e ambienti, viene data grande rilevanza allo studio dei personaggi, all’analisi di emozioni, stati d’animo, gioie e sofferenze interiori. La narrazione, oltre all’ordine cronologico degli eventi, segue il corso dei pensieri, delle emozioni, dei ricordi ed in tal modo i fatti narrati si intersecano liberamente tra loro attraverso una continua alternanza di piani temporali. Anche sul piano stilistico-espressivo prevale la tecnica del monologo interiore e del dialogo franco e schietto. A livello psicologico è analizzata anche la dimensione della nevrosi, dell’esplorazione dell’ego, dell’anima e dell’inconscio. Attraverso la tecnica dell’introspezione l’autore scava nell’animo e scopre il vero significato dei comportamenti. La vicenda dei due protagonisti è narrata da Giancarmine Trotta con insuperabile e sublime arte psicologica e drammatica. Si raccolta la storia di una famiglia benestante che scopre una dimensione diversa. L’incerto Mario si contrappone a Loredana più sicura di sé. La gravidanza della figlia Loredana segnerà un nuovo inizio di vita, un percorso per dialogare e chiarirsi. La prima importante problematica che emerge è quella del rapporto interfamiliare padre-madre-figlia e con la bambina che si fa donna inizia il film mentale del passato. Ilaria era figlia unica e per averla la coppia aveva frequentato centri di fecondazione assistita. Quella situazione riportava alla mente di Mario tutte le emozioni di anni prima. Poi la confessione di Loredana. Ilaria non era sua. Durante il viaggio in Basilicata Mario si ricorda di Maria, il suo amore lucano che l’aveva inutilmente cercato. Il genero di Mario Antonio era suo figlio, sposato con una ragazza che ufficialmente era sua figlia. Biologicamente erano consuoceri. Loredana sapeva tutto. Antonio e Ilaria non si conoscevano. Lo scopo era di far conoscere Antonio e Mario e far scoprire casualmente la verità. Poi i giovani si erano innamorati e le cose si complicarono. Una storia incredibile. Ma non era finita perché Mario scopre che il vero padre di Ilaria era il suo fraterno amico Danilo in cui coglie lo stesso sguardo di Ilaria. Un romanzo avvincente, ricco di colpi di scena da giallo psicologico, e non solo, che trascina e cattura il lettore sino all’ultima parola. Ed alla fine prevale e vince la forza irresistibile dell’amore.
Giancarmine Trotta, originario di Pisticci vive a Pisa. Laureato in Tecnologie Agrarie, ha pubblicato saggi e articoli di carattere scientifico su riviste specializzate.
Giuseppe Coniglio