“Matera ha vinto per merito suo, della città e di chi ha organizzato questo percorso”. Lo ha detto oggi il presidente del gruppo Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, Gianni Pittella, che per la prima volta da quando Matera è capitale europea della cultura per il 2019 ha incontrato il sindaco di Matera e presidente del Comitato Matera 2019, Salvatore Adduce.
“Sono molto grato al presidente Pittella – ha detto Adduce – per essere qui oggi a festeggiare questo straordinario traguardo. Questa vittoria da un lato ci inorgoglisce, dall’altro ci assegna una grande responsabilità, quella di guidare una città, nel cuore del Mezzogiorno, verso un cambiamento culturale e sociale. Abbiamo più volte detto che questa sfida ci ha appassionato non tanto per guadagnare una medaglia, ma soprattutto per avviare un reale processo di cambiamento attraverso azioni ispirate alle migliori pratiche europee. E sono grato al presidente Gianni Pittella per aver incoraggiato questo sogno cinque anni fa pur nel rispetto e nella autonomia dei ruoli richiesta dall’Europa”.
“Uno dei motivi per cui Matera ha vinto – ha aggiunto Rossella Tarantino, project manager di Matera 2019 – è stata infatti la assoluta autonomia della politica e delle istituzioni rispetto al comitato Matera 2019. Non ci sono state interferenze, ma si è costruito un rapporto sano e trasparente che è stato molto apprezzato da chi ha valutato la nostra esperienza”.
“Noi – ha detto Pittella – abbiamo solo incoraggiato all’inizio questa sfida. Oggi c’è la necessità di non perdere la tensione e di andare avanti nella realizzazione di questo grande progetto. Questa vittoria apre una grande partita che va giocata bene. La vittoria deve servire a cambiare il volto della città, della regione e del mezzogiorno intervenendo anche sulle criticità storiche. Noi dal versante europeo mettiamo a disposizione gli strumenti: Horizon 2020, i fondi strutturali, industrie creative, la cultura e il piano Juncker . In particolare, il piano Juncker mettendo a valore 20 miliardi di capitale pubblico crea un fondo di investimento sulla Bei e con effetto moltiplicatore attrae investimenti privati fino a un valore complessivo di 300 miliardi di euro nei settori della transizione energetica, agenda digitale, innovazione, scienza e ricerca, della cultura e delle reti di trasporto che sono i punti chiave che riguardano la città di Matera, la regione Basilicata e il Mezzogiorno. A Bruxelles il mio ruolo è quello di cominciare a cambiare le politiche economiche. Dobbiamo passare dal mantra dell’austerità che ha caratterizzato gli ultimi sei anni alla logica degli investimenti. Per la prima volta accade che i contributi che gli stati membri potranno dare al piano dei 300 miliardi non saranno calcolati ai fini del patto di stabilità. Per la prima volta si rompe il dogma della intangibilità del patto. Ora bisognerà lavorare affinchè non vengano calcolati nel patto di stabilità il cofinanziamento nazionale e regionale dei fondi strutturali”.
Al termine dell’incontro il sindaco Adduce ha donato a Pittella una copia del dossier di Matera 2019 e un volume sulle ceramiche di Giuseppe Mitarotonda.