“Il razzismo è il frutto dell’ignoranza, bisogna parlare, educare e informare”, con queste parole Fiona May ha sintetizzato lo spirito di ‘Razzisti? Una brutta razza…e non li vogliamo allo stadio”,’ durante la conferenza stampa di presentazione della tappa materana del percorso educativo della FIGC, che si è svolta questa mattina nella sala Giunta ‘Nelson Mandela’ del Comune di Matera. La due giorni nella città dei Sassi, capitale europea della cultura 2019, è iniziata con un incontro con i media durante il quale sono stati introdotti i contenuti ed il programma dell’evento.
Parlando del progetto, inaugurato lo scorso febbraio e che ha già fatto tappa nelle città di Firenze, Torino, Catanzaro, Bari e Cesena, la coordinatrice della Commissione integrazione della Federcalcio ha parlato così del fenomeno dell’intolleranza nello sport e non solo: “È una sfida molto difficile – ha spiegato Fiona May – bisogna fare qualcosa di concreto e in maniera continuativa, per questo la FIGC ha investito in un progetto ambizioso di 20 tappe su tutto il territorio nazionale incontrando i giovani che spesso, purtroppo, sono ignorati o poco considerati dalla società civile. Io sono italiana ma sono anche di colore e devo dire che il razzismo si avverte ancora oggi. Ho figli e so bene cosa accade nella società italiana. Quando mi hanno proposto di fare da testimonial a questo progetto che coinvolge il mondo del calcio ci ho pensato prima di accettare e ho detto a Tavecchio che avrei partecipato solo se ci fossero dei contenuti, delle cose concrete per coinvolgere i cittadini ed in particolare le nuove generazioni. Anche a Matera nel corso dell’incontro presso l’Auditorium saranno coinvolti gli studenti delle scuole di primo e secondo grado che potranno interagire con i propri telefonini e partecipare ad un evento che mi auguro possa sensibilizzare e contribuire a combattere il razzismo in Italia”.
“Lanciamo messaggi usando il linguaggio dei ragazzi, il talk show di Piroso va proprio in questa direzione perché fa riflettere con simpatia – ha continuato Fiona May – è un’idea che piace e coinvolge tutti, come ha confermato il successo delle tappe che si sono svolte fino ad ora. Voglio sin da ora ringraziare per le preziose collaborazioni sia l’amministrazione comunale, sia il Comitato Regionale FIGC-LND”.
Il campione del Milan e della Nazionale Italiana di calcio Gianni Rivera, l’ex calciatrice, allenatrice di calcio, avvocatessa e commentatrice sportiva italiana Carolina Morace, la campionessa della mitica Pvf Matera Annamaria Marasi, il campione del mondo materano della Nazionale Italia a “Spagna 1982” Franco Selvaggi e la campionessa del salto in lungo Fiona May. Sono i personaggi dello sport che partecipano alla tappa di Matera di “Razzisti? Una brutta razza, il percorso educazionale della Federcalcio per favorire l’integrazione e combattere ogni forma di razzismo dentro e fuori gli stadi. L’appuntamento nella città dei Sassi è in programma martedì 29 e mercoledì 30 settembre e arriva dopo il successo registrato nelle tappe di Firenze, Torino, Catanzaro, Bari e Cesena. I particolari sono stati illustrati in conferenza stampa dalla campionessa di atletica leggera Fiona May, una delle testimonial del progetto, al tavolo con l’assessore allo sport del Comune di Matera, Massimiliano Amenta e dal presidente della Figc Basilicata Piero Rinaldi.
Il progetto, ideato dalla Commissione FIGC coordinata da Fiona May, ha come obiettivo parlare in maniera diretta al mondo dei ragazzi, delle scuole e delle società di calcio, per aiutarli a riflettere su argomenti decisivi nella loro crescita formativa sia come cittadini che come sportivi. Attraverso una due giorni molto intensa, che prevede due attività distinte con i giovani materani, si vuole favorire una crescita valoriale nei principali attori del mondo del calcio del presente e del futuro. “Razzisti? una brutta razza” è cominciato nel pomeriggio in piazza San Pietro Caveoso quando un centinaio di ragazzi delle calcio di Invicta Matera, Amici del Borgo, Vigor Matera, Matheola e Pro Calcio Matera hanno incontrato l’ex campionessa mondiale di atletica Fiona May, che ha raccontato ai giovani atleti la sua esperienza personale e di come si combatte il fenomeno del razzismo nello sport. Martedì 29 settembre alle ore 11 presso l’Auditorium del Conservatorio è previsto invece l’evento clou con lo spettacolo, diretto da Antonello Piroso, al quale prenderanno parte 500 ragazzi delle scuole di Matera e che vedrà la partecipazione straordinaria di Gianni Rivera, Carolina Morace, Annamaria Marasi, Franco Selvaggi e Fiona May.
In apertura di conferenza, l’Assessore allo Sport Massimiliano Amenta ha portato il saluto della cittadinanza ed ha ringraziato per aver scelto Matera per un evento di questa importanza: “Siamo orgogliosi di ospitare la tappa lucana del progetto della FIGC, in particolare per il tema che qui a Matera sentiamo molto visto che siamo città della pace e dei diritti umani”. “La scelta di aver affidato a Fiona May il compito di comunicare ai ragazzi è stata decisiva per il successo dell’iniziativa – ha concluso Amenta – non faremo cadere nel nulla le parole di Fiona e le terremo bene a mente per tutte le altre iniziative che organizzeremo su questo argomento”.
Piero Rinaldi: “La Basilicata è un’isola felice nella lotta al razzismo se pensiamo ai lavori che affidiamo a tanti extracomunitari e che gli italiani non fanno più. Io penso che l’integrazione nello sport è più facile ma è effimera perchè deve riguardare tutta la vita sociale e non solo lo sport. Con questo progetto vogliamo quindi comunicare un messaggio molto semplice: l’integrazione tra i popoli di tutte le razze, di ogni colore o religione”.
Michele Capolupo
La fotogallery della conferenza stampa dell’evento e il primo incontro di Fiona May nei Sassi di Matera con i giovani atleti delle scuole calcio materane (foto www.SassiLive.it)
Queste sono iniziative che la società di oggi deve ricordare sempre. Il razzismo è UNA BRUTTA RAZZA che non avrebbe motivo di esistere. Io vorrei che ognuno di noi si ponesse una domanda: “SE IO MI TROVO BENE NEL MIO PAESE, CHE MOTIVO HO DI ANDARE VIA?”. Tra i motivi che spingono oggi all’emigrazione o fuggire dal proprio paese (compreso l’Italia, il SUD Italia, la Basilicata), secondo il mio parere, è l’effetto della GLOBALIZZAZIONE. Dietro questa parola si stanno giustificando i Potenti della Terra con le loro Multinazionali che stanno sfruttando questi popoli togliendo loro ogni risorsa che il LORO suolo ed il sottosuolo possiede. Fomentano guerre interne per vendere armi che oltretutto non possono nemmeno pagare e cedono i beni che il loro suo e sottosuolo produce. Fomentando il RAZZISMO sotto ogni specie manifestabile. Ora che questa gente è ridotta alla fame ed in condizioni insopportabili, fanno la cosa più naturale da fare: ANDARE VIA. Quindi sta avvenendo una contro-globalizzazione con una grande differenza, che questa gente non viene nelle nostre terre per riprendersi quanto loro è stato tolto (e ne avrebbero tutti i diritti) ma chiedendo un asilo, sfamarsi e cercare di crearsi un futuro. Ora non basterà alzare barricate, ricreare le frontiere, affondare i barconi per fermare un esodo dalle proporzioni bibliche ormai inarrestabile. Adesso è nostro dovere accogliere questa gente, dare loro ospitalità e soprattutto non considerarli “DIVERSI” per il colore della pelle. Un grazie a quanti hanno voluto questa lodevole iniziativa, un grazie ai testimonial di questa iniziativa ed un grazie particolare ad un mio vecchio idolo “GIANNI RIVERA”.
nino silecchia