“Partiamo da una premessa. Chi afferma che, nell’attuale quadro epidemiologico, le scuole siano luoghi in cui l’attività didattica possa svolgersi in sicurezza, riconosce che le misure assunte dal Ministero dell’Istruzione e dal Governo nazionale, in materia di prevenzione della diffusione del Covid 19 nelle scuole, sono pienamente efficaci. Che tutto e bene è stato fatto. Lungi dal voler portare la discussione su un piano politico, cosa che non ci interessa affatto, purtroppo i dati relativi ai contagi dimostrano tutt’altro”.
E’ quanto dichiara il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano per il quale, “i numeri dei casi di positività a Covid-19 in Basilicata aumentano in maniera importante. Sempre più numerose sono le classi in isolamento e le famiglie in quarantena. Tantissimi gli studenti positivi e in isolamento domiciliare, così come docenti e personale scolastico. Nonostante il grande senso di responsabilità mostrato da Dirigenti Scolastici, studenti e personale tutto, il distanziamento completo a scuola è una chimera. Pensiamo all’uso comune dei servizi igienici, alla mensa scolastica e al consumo della merenda a ricreazione, che sono momenti in cui necessariamente si resta senza mascherina. Pensiamo poi – prosegue Giordano – all’uso dei Dpi, al quale non sono e non potrebbero essere sottoposti i bambini, soprattutto i più piccoli, per i quali non è previsto obbligo di mascherina (e prevederlo sarebbe quasi una violenza). Come può considerarsi sicuro un luogo che comporta la concentrazione per diverse ore giornaliere di numerose persone? D’altronde, per l’Ugl se fossero luoghi sicuri, il Governo Nazionale non avrebbe disposto la DAD per tutte le scuole superiori. Vero è che, nel caso di questo ordine di scuola, la problematicità è legata anche alla carenza dei mezzi di trasporto, non adeguatamente riorganizzati per fronteggiare l’emergenza. Resta incomprensibile, tuttavia, come la medesima esigenza di procedere con la didattica a distanza non debba essere avvertita nei riguardi di altri ordini di scuola (infanzia, primaria e secondaria inferiore). In particolare la scuola dell’infanzia per la sua peculiarità è sicuramente la più soggetta a contagi (alunni senza mascherina, distanziamento sociale difficilmente attuabile per la natura stessa dei bambini, docenti che inevitabilmente devono essere a contatto con i bambini). Una contraddizione drammatica che non risponde a nessuna ratio se non quella di prevedere una disparità di trattamento tra alunni di età diverse e tra docenti e personale di ordini di scuola differenti. La verità è che non si è investito abbastanza nella didattica a distanza. Ma di questa inefficienza non possono essere chiamati a rispondere studenti e personale. Siamo ben consci del ruolo importantissimo che ha e deve avere la didattica in presenza, dell’importanza della socialità e dell’inclusione. Ma non potendosi mettere a rischio la salute, la DAD risulta essere il solo mezzo per garantire in emergenza il diritto allo studio. Se le scuole resteranno aperte, per l’Ugl non è difficile ipotizzare che un gran numero di assenze del personale e degli alunni, potranno paralizzarne l’attività e determinare un ulteriore aumento della mobilità per la sostituzione dei docenti assenti e paralisi delle attività perché le classi risulteranno decimate. A queste conseguenze negative, si aggiungerà il rischio da contagio sempre più elevato. Dobbiamo evitare che questo accada, che vada in crisi, come in parte sta già facendo, il nostro Sistema Sanitario. Sappiamo tutti che i ragazzi possono avere un ruolo determinante nel contenimento del nuovo Coronavirus. Ed è in loro che confidiamo. Quindi – conclude Giordano -, che il Presidente Bardi disponga la sospensione dell’attività in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado della Basilicata e che il Ministero si assuma le sue responsabilità di fronte alle gravissime inadempienze e ai grandi pasticci che ha combinato!