Nella cornice della festa che celebra la santità dell’illustre cittadino di San Fele: San Giustino De Jacobis, il parroco, Don Michele Del Cogliano, assieme ai suoi collaboratori, ha deciso di dedicare una giornata di studi al Padre della chiesa d’Etiopia, al missionario vincenziano che operò prima a Napoli e poi in Puglia, consacrato vescovo di Nilopoli, beatificato nel 1939 e santificato nel 1975. L’evento si svolgerà domenica 29 luglio, alle ore 16:00, presso Piazza Garibaldi a San Fele. I numerosi contributi dei relatori chiamati per la giornata di studi, dal Centro Missionario Diocesano al Centro di Cultura per l’Educazione Permanente di Lavello, dalla testimonianza di un missionario vincenziano e di un diacono, consentiranno alla cittadinanza e agli ospiti invitati per l’evento, di beneficiare del contributo diversificato di osservatori privilegiati e degli approfondimenti di conoscitori e stimatori dell’opera meritoria ed encomiabile della vita del Santo di San Fele.
Il Consigliere Aurelio Pace, invitato all’evento quale relatore ha dichiarato: “La giornata dedicata alla memoria di San Giustino De Jacobis, quale momento di ricordo ed approfondimento delle sue iniziative evangelizzatrici e del significato moralizzatore ed apostolico della sua incessante e devota opera di diffusione e divulgazione del pensiero cristiano, oggetto di venerazione e profonda devozione in Africa e in Europa, è un prezioso dono offerto alla comunità sanfelese e non solo, una doverosa e mirabile occasione di studio e d’analisi di una figura sacra profondamente attuale, anche alla luce degli atavici e drammaticamente recenti conflitti religiosi che hanno insanguinato le strade di tutto il mondo” ed ha concluso aggiungendo: “Come ci hanno insegnato le conclusioni del Concilio Vaticano II il ministero è per ogni sacerdote una sorgente di vita spirituale e la figura di San Giustino De Jacobis, con il suo impegno dottrinale, culturale ed evangelico, ne è un’esemplare testimonianza.
Oggi, più che mai, la consacrazione dell’esistenza dei missionari al perseguimento degli ideali della comunione e della condivisione, della vocazione e del rispetto dei legami con coloro che non professano il Cristianesimo, sancisce ed offre ad ognuno di noi, un modello di dedizione assoluta e di profonda umanità, esempio che San Giustino De Jacobis ci ha mostrato a metà del XIX secolo, consegnando al mondo un patrimonio ecclesiastico e spirituale di profonda grazia e bellezza”.