La Giornata del migrante 2021 che si è tenuta ad Acerenza, per iniziativa della Pro Loco, dell’Amministrazione Comunale e di Terre di Aristeo, per Giovanni Baldantoni, presidente di Palazzo Italia Bucarest, ma soprattutto “acheruntino doc”, è stata l’occasione per rilanciare il ”Desk Acerenza” istituito in Palazzo Italia Bucarest dal 2018, per nuovi programmi di internazionalizzazione ed incoming turistico. Acerenza è Borgo Lucano ricco di storia, cultura, tradizioni, custode di un patrimonio storico e religioso, misteri e segreti da raccontare. Un video è stato realizzato quest’estate dal Ministero della Cultura, in collaborazione con Invitalia, per la promozione del turismo lento alla scoperta dei borghi italiani meno conosciuti. Nel video è stata scelta Acerenza come simbolo di borgo da visitare raccontando la leggenda che narra che il Sacro Graal e le spoglie della figlia di Dracula siano custodite nelle mura della cattedrale. Mentre quella del Sacro Graal è una leggenda diffusa la storia della figlia di Dracula è meno conosciuta e incuriosisce di più il turista alla ricerca di emozioni. Il progetto è stato selezionato da una commissione cha ha raccolto oltre 1.200 proposte.
Il presidente Giovanni Baldantoni e la presidente dell’ Associazione cuochi italiani , Enza Barbaro hanno confermato alla comunita’ ed al sindaco la piena disponibilita’ a riprendere l’attività del ”Desk Acerenza”, interrotta a causa della pandemia, e ad avviare progetti e programmi di cooperazione con imprese locali. Il messaggio forte di Baldantoni ai giovani e’ di non mollare e non abbandonare la bella realtà bensì unirsi quali privati imprenditori, alle strutture pubbliche,e per questo il sindaco Scattone ne ha dato rassicurazione,al fine di creare il primo progetto pilota “Acerenza il borgo lucano”, per far crescere il turismo e ripopolare la cittadina. Indispensabile, dice Baldantoni, è il ruolo del network dei Lucani nel Mondo.
La comunità Acheruntina ed i giovani, hanno accolto con entusiasmo i suggerimenti di Baldantoni che pensa a nuove organizzazioni imprenditoriali private sostenute dalle istituzioni ma autonome e su questo condivide le valutazioni e proposte dell’a.d. Terre di Aristeo Saverio Lamiranda.
L’iniziativa di Palazzo Italia coinvolge oltre Acerenza, per ora Sant’Angelo Le Fratte, Vietri di Potenza, Picerno ma contatti sono in corso per coinvolgerne altri. Il nostro obiettivo – ha precisato Baldantoni – non è certo quello di alimentare nuova emigrazione quanto piuttosto di aiutare piccole e medie imprese lucane ad esportare e ad entrare nei mercati esteri.
La promozione di tutto ciò che è “made in Acerenza”, in particolare prodotti alimentari tipici e di artigianato è nella storia delle botteghe e delle attività, che è quasi sempre la storia delle famiglie che con impegno e costanza, ma anche con fatica nei momenti economici più bui, hanno creato e condotto attività produttive ed artigianali, tramandandone la passione alle generazioni successive e contribuendo alla ricchezza ed alla prosperità del territorio.
Si aprono adesso i mercati dell’Est Europa e dei Balcani – commenta Baldantoni che ha presentato un video sulla realtà e le potenzialità dei mercati in Romania– non solo per favorire l’arrivo di visitatori ma anche per nuove opportunità per le attività produttive, specialmente del settore alimentare e della piccola e media impresa. Palazzo Italia Bucarest, offrendo un’assistenza globale all’internazionalizzazione, servizi commerciali e logistici – aggiunge – è l’incubatore più efficiente a supporto delle attività imprenditoriali sociali, culturali, ricreative a servizio delle aziende italiane in Europa, a partire dai Balcani a sostegno del Made in Italy e nello specifico di tutto ciò che è prodotto in Basilicata. Rientrano nei nostri programmi i gemellaggi con istituzioni pubbliche e private come abbiamo già fatto ad Acerenza, solo qualche anno fa, in occasione del motoraduno dei centauri della Polizia di Stato. Abbiamo creduto e continuiamo a credere nella promozione culturale, storica, economica, turistica dei nostri borghi.