In occasione della 25esima edizione delle Giornate FAI di Primavera del 25 e 26 marzo 2017, la Delegazione FAI di Matera e la Fondazione Matera-Basilicata 2019 propongono uno speciale percorso di visita alla scoperta dei Sassi di Matera, che si articolerà nelle seguenti tappe: Porta di Santa Croce, terrazzo inferiore di Palazzo Ferraù, asse viario di Via Duomo, Piazza della Cattedrale, punto panoramico di Via Muro, piazza Duomo, Palazzotto del Casale/Casa Cava/Vicinato (da raggiungere attraverso via Gradoni Duomo). All’interno di tale percorso sarà possibile visitare anche alcune case private, che raccontano storie di vita nei Sassi di vecchi e nuovi abitanti, e assistere ad alcune performance di artisti locali, ispirate ai cinque temi del dossier con cui Matera ha vinto il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019: “Futuro Remoto”, “Utopie e distopie”, “Radici e Percorsi”, “Continuità e rotture”, “Riflessioni e connessioni”.
Una scoperta autentica e coinvolgente della città, che si ricollega all’esperienza fatta durante la visita della Commissione di valutazione del 7 ottobre 2014 – decisiva per l’assegnazione del titolo di Capitale Europea della Cultura -, quando i cittadini materani aprirono le loro case alla delegazione europea, mostrando a tutti la loro straordinaria capacità di essere ospitali. Il pubblico potrà visitare le abitazioni ubicate nei Sassi dalle 09:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 17:30, grazie alla guida dei giovani volontari del FAI, studenti delle scuole materane che per l’occasione vestiranno i panni degli “Apprendisti Ciceroni”, insieme ai volontari di Matera 2019.
“La coproduzione di quest’anno tra la delegazione FAI di Matera e la Fondazione Matera-Basilicata 2019 per le Giornate di Primavera vede l’inizio di un lavoro di narrazione delle case dei Rioni Sassi e dei suoi abitanti – spiega il Direttore della Fondazione, Paolo Verri -. Attraverso una call abbiamo chiesto ai cittadini di candidare le loro case con le loro storie, ne abbiamo selezionate 4 (Casa D’Eufemia, Casa Guida, Casa Bianchi – Giuralongo, Casa Gaudiano – Pentassuglia), per il loro racconto inedito che rimanda ai tempi passati ma che si proietta verso il futuro attraverso i nuovi abitanti”.
La Sig.ra Pentassuglia ha scelto di vivere in quella che era la casa paterna, perché suo papà Angelo Raffaele, artista rinomato a Matera, ha costruito molti carri della Festa della Bruna e dipinto diverse opere sacre, ora custodite nelle chiese materane, alcune delle quali concepite e realizzate proprio tra le mura di casa. Brunella Guida, invece, ha scelto di vivere nei Sassi, realizzando lei stessa, insieme al suo compagno, gli arredi interni e alcuni lavori di recupero dell’immobile. Ciascuna delle cinque stanze che compongono la sua casa costituivano, un tempo, un a singola unità abitativa per famiglie numerose, di cui è conservata traccia negli antichi ingressi, segno di un vicinato ora riassunto in un unico civico. Casa Bianchi-Giuralongo ha cambiato destinazione quando nel 1984 è stata trasformata da magazzino della Famiglia Malvinni Malvezzi in abitazione per una famiglia di professionisti. I nuovi abitanti, due ex insegnanti in pensione, vanno fieri di un intervento effettuato da un noto architetto italiano che ha valorizzato in chiave moderna due lamioni dell’immobile, bucandoli con finestre piccole e grandi che li avvolgono in una luce diffusa. Il Sig. Paolo D’Eufemia è sceso ad abitare nel Sasso Barisano quando negli anni Ottanta era ancora un luogo abbandonato e difficile, perché quello era l’unico posto che in quel momento meglio sintetizzava i suoi sentimenti; nulla più di quell’affaccio lo appagava dopo una giornata di lavoro in un’azienda agricola.
Quello delle case aperte per le Giornate Fai di Primavera è un lavoro di ricucitura tra vecchi e nuovi abitanti ma soprattutto un momento di forte valorizzazione nei confronti di quanti fanno sì che i due Rioni più caratteristici di Matera non siano contenitori vuoti o sito per gite scolastiche, attività ricettive e ristoranti. Eroi comuni, gli abitanti dei Sassi, che spinti da motivi diversi permettono a cittadini temporanei e permanenti di sentire ancora il profumo dei panni stesi ad asciugare o di ascoltare il pianto di un bimbo che con lo zaino in spalla non ha nessuna voglia di andare a scuola sul Piano.
Oltre alla scoperta delle case private, i visitatori potranno inoltre assistere, lungo il percorso nei Sassi, a cinque performance di artisti locali che reinterpretano i cinque temi del dossier di Matera 2019. Per il tema “Futuro Remoto” ci sarà Luca Acito con il percorso urbano “Il suono della Cava – Piccole storie sussurrate dai Sassi” mentre il progetto “Il suono non esiste – viaggio al centro del silenzio” di MaterElettrica / Scuola di Musica Elettronica e Applicata del Conservatorio “E. R. Duni” di Matera in collaborazione con le classi di Musica d’Insieme per Strumenti a Fiato (M.o Maurizio Colasanti) e di Trombone (M.o Saverio Vizziello) rappresenterà il tema “Utopie e distopie”. A “Radici e Percorsi” si legherà “Il canto del pane – Frammenti di una favola” di Arterìa Associazione d’Arte e Cultura, mentre l’azione divulgativa di Liberascienza “Acqua in bocca – Storie sotterranee sul sistema delle acque e sull’opera di ingegneria idraulica a Matera” si connetterà a “Continuità e rotture”. Al tema “Riflessioni e connessioni” si collegherà, infine, il maestro Antonio Lacava con “Il Bibliomotocarro racconta e si racconta – La leggenda di Sant’Eustachio”
Di seguito il programma delle performance –
IL SUONO DELLA CLAVA – Piccole storie sussurrate dai Sassi
A cura di Luca Acito
DOVE: intero percorso
QUANDO: 25 e 26 marzo, intera giornata
Il suono della clava è un percorso urbano di scoperta di piccole storie e memorie popolari legate “fisicamente” ai luoghi a cui appartengono. Attraverso dei Qr-codeinstallati fisicamente lungo le strade e l’uso del proprio smartphone è possibile ascoltare daiprotagonisti diretti storie, aneddoti, esperienze reali che si nascondono dietro una porticina anonima o una scrittacancellata dal tempo.
IL CANTO DEL PANE – Frammenti di una favola
diArterìa Associazione d’Arte e Cultura, Matera
DOVE: Piazzetta San Pietro Barisano
QUANDO: 25 e 26 marzo, 11.00/13.30 – 16.00/17.30
La performance, ispirata alla Favola del pane di Dario Carmentano, è un’azione artistica che promuove la memoria di una città, Matera, emblema di un intero territorio. Gli attori ci guidano, attraverso il racconto, tra le suggestioni dell’antica tradizione legata all’arte di fare il pane, che custodisce il segreto della sua bontà. Lo spettatore intraprende un viaggio nelle atmosfere della civiltà contadina, immergendosi in un mondo rurale con le sue storie dense, fatte di vita e di amore. Frammenti di una favola, che ci accompagnano nella scoperta dei valori culturali della città di Matera, Capitale Europea della Cultura 2019.
Testo: Dario Carmentano
con Nando Irene, Anna Rosa Matera, Giovanna Staffieri
Musiche: Loredana Paolicelli
Audio: Angelo Cannarile
Regia: Angela De Gaetano
IL BIBLIOMOTOCARRO RACCONTA E SI RACCONTA – La leggenda di Sant’Eustachio
A cura del maestro Antonio Lacava
DOVE: Sagrato della Cattedrale di Matera
QUANDO: 25 e 26 marzo, 9.30/13.00 – 15.00/18.00
Attraverso testi e racconti si andrà alla scoperta della storia del patrono della città di Matera. Il Maestro Lacava, insegnante in pensione, porta i libri anche nei paesi più piccoli della Basilicata, facendo cultura e divulgazione per i piccoli futuri abitanti culturali.
ACQUA IN BOCCA – Storie sotterranee sul sistema delle acque e sull’opera di ingegneria idraulica a Matera.
Azione divulgativa a cura di Liberascienza
DOVE: Piazzetta degli artisti
QUANDO: 25 e 26 marzo, intera giornata
Liberascienza propone un’azione divulgativa multidisciplinare (narrazione e arti visive) che renderà fruibile la scienza racchiusa nel sistema delle acque materane, proponendo un’esperienza (non un esperimento!) di conoscenza dei luoghi attraverso la chiave scientifica.
IL SUONO NON ESISTE – Viaggio al Centro del Silenzio
Un progetto di MaterElettrica / Scuola di Musica Elettronica e Applicata del Conservatorio “E. R. Duni” di Materain collaborazione con le classi di Musica d’Insieme per Strumenti a Fiato (M.o Maurizio Colasanti) e di Trombone (M.o Saverio Vizziello)
DOVE: Casa Cava
QUANDO: domenica 26 marzo ore 21.00
Uno studio ai confini del suono, che nasce dall’esperienza diretta dell’ascolto del paesaggio e degli spazi architettonici di Matera. Il silenzio come metafora di un confine plastico tra natura e artificio. Il silenzio come impronta sonora originaria, che ha caratterizzato e caratterizza la storia e la vita di Matera, della natura che la circonda e dei suoi Sassi.
Ideazione e supervisione: M.o Fabrizio Festa
Progettazione: Claudia Buonsanti, Antonio Colangelo, Tommaso Colafiglio, Fabrizio Festa, Simona Spinella, Francesco Giuseppe Surdo, Costantino Temerario
Produzione: MaterElettrica / Scuola di Musica Elettronica e Applicata
Musica di: Tommaso Colafiglio, Andrea Salvato, Antonio Colangelo, Gianpaolo Cassano, Manuel Tricarico, Francesco Giuseppe Surdo, Giampaolo Lomurno, Costantino Temerario, Antonio Francia
Music e Sound Design: Antonio Colangelo, Gianpaolo Cassano, Manuel Tricarico, Giampaolo Lomurno, Antonio Francia, Diego D’Ambrosio, Marcello Frisino
Video: Lucia Patrono, Manuel Tricarico, Mirko Macina, Donato Tranquillino Minerva
Si ringrazia per la collaborazione: Ethnos Film, Elisa Mereghetti e Marco Mensa
MaterElettrica Ensemble
Flauto: Andrea Salvato
Clarinetto: Francesco Bozza, Liliana Di Leo, Bruno Friolo, Domenico Leone, Fabio Liguori, Francesco Tommaselli
Tromba: Francesco Ciancia, Ruben Covelli, Eustachio Pietracito
Tromboni: Nicola Di Lorenzo, Donato Grillo, Vincenzo Pace, Vincenzo Nicolaio
Chitarre elettriche: Francesco Donadio, Costantino Temerario
Sintetizzatori: Gianpaolo Cassano
Direttore: Fabrizio Festa