La cultura postmoderna passa anche attraverso il frammento, la riscrittura, il riutilizzo. Questo tipo di apprendimento richiede riflessione, creatività e spirito di comunità. In questa prospettiva, il mese di ottobre è stato dedicato ad attività di studio e di applicazione pratica in collaborazione con il Centro di educazione ambientale di Matera. Le attività rientrano nel Piano Estate 2021 del PNRR. I ragazzi delle classi prime e terze della secondaria di primo grado dell’IC Minozzi Festa si sono cimentati in diverse attività, guidati dai docenti della scuola e dagli esperti del parco.
Il primo step è stato l’osservazione del territorio, facilitata dalla full immersion nel paesaggio tipico della Murgia materana. Poi i ragazzi hanno indossato guanti e grembiule e come giovani apprendisti di bottega, hanno lavorato utilizzando abilità, tecniche, conoscenze e attrezzi del mestiere. È il magico mondo del “fatto a mano”.Un tempo questi mestieri erano visibili, si svolgevano lungo le strade, davanti all’uscio di casa nel vicinato dei Sassi o nei cortili di campagna. È molto importante tenere in vita questo importante patrimonio di conoscenze e rilanciarlo verso il futuro.
I percorsi realizzati sono stati tre:
IL MOBILIERE DELLA FERULA (classe 3B a tempo prolungato ) – Costruzione di sgabelli in ferula per scoprire le abilità e le conoscenze dei nostri “padri” pastori.
MAGIE DI CARTA (classi prime) – Partendo dalla carta gettata nel cestino dei rifiuti, si producono allegri fogli di carta riciclata, utilizzando varie tecniche.
BOTTIGLIE ROTTE (classi terze a tempo normale) – Realizzare, giocando, le fasi del riciclo del vetro, fino a ottenere, attraverso la fusione, nuovi oggetti per comprendere l’importanza e la concretezza del riciclo, stimolare la fantasia ed esprimere la propria creatività̀.
Queste attività sviluppano il senso di appartenenza al territorio e a comunità sempre più vaste, interne ed esterne ai cancelli dell’edificio scolastico. L’elemento aggregante è il successo formativo, inteso come risultato delle azioni volte a favorire i processi di apprendimento e di crescita degli allievi, valorizzando la dimensione sociale e collaborativa dell’apprendimento e ridando vita a vecchie tradizioni “a costo e impatto zero” perché legate al territorio.
E allora, è proprio il caso di dire: “Impara l’arte e mettila da parte”, perché nella vita serve sempre saper recuperare oggetti ormai in disuso e renderli piccoli capolavori di grande valore affettivo.