“La gente non vuole più sentire il ronzio della verità, siamo la generazione degli impulsi tecnologici e spesso non riusciamo a soffermarci e a riflettere. Il messaggio che vogliamo lanciare con questa iniziativa è che teniamo alle parole più che all’immagine e all’apparenza”. Per la gioia di quanti, ogni giorno, si dedicano ai mestieri dell’informazione, Matteo, rappresentante degli studenti del Liceo scientifico Alighieri di Matera, ha spiegato con queste parole perché nella sua scuola hanno deciso di fare un giornale. Si chiama “Urlo” (dal titolo di una celebre poesia di Allen Ginsberg) ed è “un progetto che vogliamo coltivare – ha aggiunto Matteo – perché è importante scrivere e leggere. Più che dare risposte, i ragazzi sono interessati a fare domande. E cosa c’è di meglio di un pezzo di carta per dare vita alle parole?”.
In fondo era proprio questo lo scopo del progetto “Giovani In – Formati”, promosso dal Consiglio regionale per accrescere il patrimonio formativo dei giovani con le notizie dei media locali. “Un progetto straordinariamente interessante che va sicuramente riproposto. Anche perché, partendo dalla sovrabbondanza di informazioni di oggi, consente di coltivare lo spirito critico”, ha detto il consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, Achille Spada, concludendo l’incontro pubblico che si è svolto oggi a Matera e nel quale sono stati presentati gli elaborati realizzati dagli studenti dei licei scientifici “Alighieri” di Matera e “Parisi” di Bernalda e dell’Istituto d’istruzione superiore “Fortunato” di Marconia (questi ultimi, non potendo partecipare, hanno inviato un video sulla loro esperienza). I ragazzi hanno realizzato articoli su temi sociali e di attualità (la crisi al Comune di Matera, il tema dell’aborto, le difficoltà dei pendolari), ma anche video e spot radiofonici (su cyberbullismo e femminicidio, temi sollecitati anche dal Corecom e dalla Commissione pari opportunità). Con loro i dirigenti scolastici Vincenzo Duni e Giosuè Ferruzzi e i docenti Angelo Morizzi, Maria Giulia Perrini, Anna Martino e Maria Ricciardi, che hanno sottolineato come uno dei compiti centrali della scuola è quello di sviluppare uno spirito critico partendo dalle conoscenze, e la risposta egli studenti è stata positiva.
L’incontro è stato anche l’occasione “per ringraziare – ha sottolineato Spada – i giornalisti tutor che hanno accompagnato questo processo formativo” in provincia di Matera (Piero Quarto, Antonio Corrado e Antonio Mutasci del Quotidiano, Cristina Libonati de La Nuova, Leandro Verde per le radio) e in provincia di Potenza, dove qualche giorno fa si è svolta un’analoga manifestazione (Mimmo Sammartino, Massimo Brancati, Francesco Russo e Pino Perciante della Gazzetta, Mara Risola, Clemente Carlucci e Daniele Corbo de La Nuova, Alfonso Pecoraro del Quotidiano, Maria Fedota ed Angela Di Maggio per le radio).
Concludendo l’incontro Spada ha voluto svolgere una breve riflessione sui drammatici fatti di Manchester e sul venticinquesimo anniversario della strage di Capaci. “Il passato – ha detto – deve servire a farci riflettere per costruire un futuro migliore. La conoscenza critica, la testimonianza e il ricordo di questi eventi sono elementi essenziali per ampliare il percorso di cittadinanza attiva intrapreso dai giovani”.