Grande successo per la Natività in cartapesta nel quartiere San Pardo di Matera promosso dall’Associazione “Il quartiere si muove”.
Di seguito la nota integrale.
Come oramai consuetudine, anche quest’anno si è celebrato il Natale nel quartiere San Pardo di Matera.
L’iniziativa nasce, come tradizione consolidata negli anni, dall’Associazione di volontariato Onlus “il quartiere si muove”, formata da gente che ogni anno contribuisce e s’impegna per creare eventi e per dar vita al quartiere, coinvolgendo l’intera città di Matera in momenti di cultura, tradizione e aggregazione sociale.Quest’anno il progetto è stato reso possibile grazie anche alla collaborazione con l’Associazione culturale “Lino Perrone” e l’Associazione “B&B Matera”, ed al contributo economico del Comune di Matera.
Sono circa cinque anni che iniziative del genere avvengono nel quartiere di San Pardo. In occasione del Natale 2021,l’Associazione ha voluto coinvolgere il giovane scultore materano Domenico Festa, coadiuvato dalla sua squadra, composta da un altro collega Francesco Lorusso e da due studenti del Liceo Artistico “C. Levi” di Matera: Angelo Salatti e Valeria Pisciotta coinvolti in un progetto di alternanza scuola-lavoro. I giovani artisti hanno realizzato una natività in cartapesta che dà luce e colore al quartiere. L’artista Domenico Festa, facendosi portavoce spiega:”Questo è il risultato di un lavoro collettivo, perché ognuno di noi ha contribuito in maniera significativa per la sua realizzazione. Io sono stato solo il direttore d’orchestra dei lavori per far sì che tutti partecipassero in armonia, in modo da organizzare un vero laboratorio pratico-didattico, dove i due studenti del liceo hanno potuto apprendere le varie tecniche scultoree e le varie fasi lavorative per la realizzazionedei personaggi in cartapesta.”
La composizione della natività è stata progettata con vari disegni preparatori in modo tale che i personaggi avessero una relazione tra di loro scostandosi dai canoni iconografici delle pose statiche e classiche dei personaggi, creando una scena intima della Sacra Famiglia nella quale San Giuseppe e la Madonna hanno tra le braccia il bambinello Gesù, un po’ irrequieto per il freddo e lo vogliono mostrare al pubblico come simbolo di questa nuova vita che nasce e che da secoli diffonde fede e amore.
“Tutto sommato è stata una bella esperienza – conclude Domenico Festa- perché abbiamo anche potuto conoscere tante persone speciali del quartiere come: la Presidente dell’Associazione Caterina Andrisani, Guido Galante e Rosa Tafuni del Liceo Artistico che si sono occupati dell’organizzazione generale e burocratica, Giuliano Colucci ed Emanuele Gaudiano che hanno realizzato la culla e la capanna ed infine la signora Maria Braia che ha messo a disposizione il locale come sede di laboratorio, senza tralasciare tutte le persone curiose che si sono affacciate alla porta del laboratorio per assistere ai vari e complessi procedimenti di quest’opera. Ci auguriamo che quest’esperienza rimarrà nei cuori della gente di questo quartiere e che le nuove generazioni portino avanti questi eventi per coinvolgere sempre più i cittadini e ritrovare quello spirito degli antichi vicinati dei Sassi dove la gente si rispettava, collaborava e si prendeva cura dei luoghi in cui viveva.”