Martedì 5 giugno 2018 alle ore 19.30, presso l’IIS Fermi di Policoro, è in programma la premiazione della seconda edizione del Concorso Nazionale “Heraclea in poesia”, istituito dal Dirigente Scolastico del Fermi, professoressa Giovanna Tarantino.
L’iniziativa è realizzata con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale di Basilicata, del Comune di Policoro e della Società Dante Alighieri – Comitato di Matera. La grande novità di questa edizione è stata la dimensione nazionale del Premio. Tre le sezioni:“Germogli”; “C’è poesi@ per te”, “L’officina poetica di Eraclea”, riservata agli alunni dell’I.I.S. “Fermi”.
Per l’occasione sarà anche presentato il libro “E negli occhi un fiore” (Ed. Aletti, 2018), una raccolta di poesie composte dai ragazzi che hanno partecipato al progetto extracurriculare sulla poesia, curato anche quest’anno dalla prof.ssa Mariangela Fiorenza e collegato al progetto di Alternanza Scuola Lavoro “Editing”, coordinato dal professor Andrea Borraccia.
“Abbiamo scoperto – dicono i ragazzi coinvolti – la possibilità di guardarci all’interno mentre elaboravamo i versi, modellando con loro noi stessi. Abbiamo scritto tanto, e poi ciascuno di noi ha scelto le poesie più significative per sé”.
Le poesie sono introdotte da microtesti in prosa, piccole didascalie con l’intento di presentare l’esperienza creativa.
Fanno parte della giuria il poeta Davide Rondoni, la giornalista Francesca Barra, lo scrittore Andrea Semplici, il critico cinematografico Salvatore Verde, l’attore Andrea Carabelli, la vice presidente della Società Dante Alighieri di Matera, Sveva Lipari, la poetessa Maria Celano, il saggista e insegnante Valerio Capasa.
“L’originalità di questa esperienza – ha spiegato il Dirigente Scolastico Giovanna Tarantino – sta nella sua particolare dinamica. Lo scorso anno l’editore Aletti è stato coinvolto nel nostro premio di poesia come presidente di Giuria, ha colto il valore dell’iniziativa e ha messo a disposizione la sua attività editoriale per la realizzazione del libro che presentiamo, di cui i ragazzi hanno potuto curare editing e promozione. Abbiamo così valorizzato una effettiva attitudine dei ragazzi, motivati nella loro passione. E’ un modello di Alternanza Scuola Lavoro che ha così assecondato le attitudini, non ha imposto schemi e metodi. Di fronte ai tanti esempi negativi di cui si sente parlare, credo di poter dire che è stata un’esperienza di lavoro non sulle spalle degli studenti, ma degli studenti e per gli studenti. Un grazie all’Editore Aletti per l’intelligenza con cui ha saputo cogliere e valorizzare questa attitudine”.