L’Archivio di Stato di Matera ha celebrato nel pomeriggio la nona edizione de La Notte degli Archivi che coinvolgerà gli Archivi di tutta Italia con l’evento “I due volti del pioniere. Domenico Ridola tra medicina e archeologia”. La Notte degli Archivi, patrocinata dall’ANAI – Associazione Nazionale Archivistica Italiana, rientra nel programma del Festival Archivissima. L’edizione 2024 è stata dedicata al tema #passioni. L’Archivio di Stato di Matera ha partecipato all’iniziativa proponendo una serata dedicata alla figura di Domenico Ridola, medico che grazie alla sua passione per la ricerca e per l’archeologia è divenuto il pioniere degli studi preistorici nell’Italia meridionale. Da qui l’idea del nome dell’evento: I due volti del pioniere. Domenico Ridola tra medicina e archeologia.
«Un rinvenimento fortuito mi fece intraprendere questi studi quando vi ero mal preparato e li seguitai consacrandovi le poche ore di ozio e di svago. La sete del vero che cresce col diletto di apprendere quello che era ignoto, qualche lettura, la visita dei Musei, un po’ di buona volontà ed una certa dose di buon senso mi furono d’aiuto. Verso la sera delle cose, quando tutto consiglia passare in rassegna i lavori della giornata e riassumerli, al tirar della rete i critici benevoli diranno se le mie fatiche furono proficue.»
Così scrive Ridola in un appunto su carta intestata della Camera dei Deputati. Queste poche righe riassumono il suo approccio a quello che altrimenti sarebbe rimasto un semplice hobby. Lo studio, il confronto e la passione hanno portato Ridola ad essere considerato uno dei maggiori archeologi italiani a cavallo tra Ottocento e Novecento come testimoniano le sue lettere con Pigorini e Quagliati.
Ridola si muove su due binari paralleli, medicina e archeologia, riuscendo a coniugare la curiosità scientifica con la sua dedizione alla ricerca del passato.
La mostra organizzata presso l’Archivio di Stato di Matera si concentra quindi sull’uomo dietro lo studio con l’esposizione di lettere private e di lavoro; alcuni suoi libri pubblicati sia in ambito medico che archeologico; la riproduzione di disegni e schizzi riguardanti le sue ricerche. Scopriremo così una mente vivace e consapevole sia dei propri obiettivi che delle necessità del suo territorio come testimonia anche la sua attività di parlamentare.
Durante la Notte degli Archivi è stato organizzato anche un laboratorio didattico, per dare la possibilità al pubblico di approcciarsi ad alcuni momenti fondamentali della ricerca archeologica.
La fotogallery dell’evento (foto www.SassiLive.it)