Il giornalista materano Mario Rivelli in una nota inviata alla nostra redazione esprime alcune riflessioni sull’offerta turistica della città di Matera, patrimonio mondiale Unesco dal 1993 e capitale europea della cultura nel 2019. Di seguito la nota integrale
I Sassi e le chiese rupestri: questa è la storia di Matera
Siamo ormai nel pieno tempo delle calde vacanze estive, ma Matera già da molti mesi è invasa da un alto e numeroso movimento turistico.
Molti i turisti del nord che non si sono lasciata sfuggire l’occasione di inserire nei loro giri turistici del sud Italia anche i Sassi, tanto pubblicizzati, anche attraverso la vasta azione di promozione compiuta dalla Regione Basilicata, dal Comune di Matera, attraverso le fondazioni Matera-Basilicata, Fondazione Sassi ed Ente Regionale del Turismo.
Il paesaggio che si presenta ai visitatori dei Sassi, che sono sempre perlopiù studiosi di problemi sociali, giornalisti, uomini politici, architetti e numerose scolaresche è di una tragica bellezza ed ora anche con molti cantieri di recupero in attività anche notturna.
Tutta la città è pronta e preparata, insieme alle zone turistiche della provincia: Metaponto, Policoro, Scanzano, Rotondella, Nova Siri sulla costa Jonica, in collina l’artistica Montescaglioso con l’Abbazia, a compiere un vero e proprio salto di qualità.
E’ stata svolta in Italia ed all’estero nelle varie manifestazioni di promozione turistica una intensa azione per convogliare qui un maggior numero di turisti singoli o a gruppi verso la Basilicata e i Sassi di Matera in particolare.
I tanti visitatori degli stand allestiti in varie città da Torino al Giappone (dalla Camera di Commercio di Meatera) hanno dimostrato di apprezzare molto gli antichi monumenti materani, esprimendo anche il desiderio di poterli visitare.
E Matera è pronta a poter ricevere un maggior numero di turisti che arriveranno per trascorrere nelle nostre zone le loro vacanze.
Ma anche i comuni rivieraschi della costa Jonica metapontina, così come quelli della montagna materana, Stigliano, Accettura, Aliano, San Mauro Forte e Tricarico, dal canto loro fanno di tutto per assumere iniziative di carattere culturale-ricreativo intese ad incentivare il turismo nei vari centri.
Matera, è ben inserita nei vari itinerari culturali che sono stati da tempo individuati dal Ministero dei Beni Culturali, grazie anche all’azione positiva del senatore Giampaolo D’Andrea, capo di Gabinetto del ministro, per cui si troverà ad essere un po’ il centro naturale verso il quale confluiranno appunto i vari itinerari (abitativo rupestre-cultura bizantina- via Appia- Normanno Svevo), e sarà certamente un’occasione in più per ricordare ai visitatori tutto il passato della città, la sua storia, le stratificazioni delle varie epoche, le scelte urbanistiche-ambientalistiche-economiche e sociali.
Ma per fare avanzare sempre più il volto di Matera, è proprio necessario anche la collaborazione e l’impegno di ogni singolo cittadino che deve andare di pari passo con quello degli Enti preposti al settore del turismo.
L’estate riuscirà a far crescere il bilancio delle presenze della stagione precedente, superando i ritardi e l’insensibilità.
Sono tutti d’accordo istituzioni, enti, operatori di categoria, sindacati, la stessa utenza: ormai non bastano più le belle immagini di Carlo Levi e di Ortega di una città che forse doveva aver già fatto tanti passi in passato per potenziare l’industria del turismo, con una programmazione coordinata e una politica più mirata.
I Tour operators delle Nazioni europee vedono in Matera e riconoscono per la città un crescente interesse storico-urbanistico-sociologico del Sud dell’Europa.
Un valido supporto cui la città deve aggrapparsi per sfondare nel settore turistico, per essere sempre più presente nei circuiti internazionali.
Bisogna porsi veramente al centro dell’interesse della cultura e della società europea perché questo lancio possa essere sostenuto dall’apporto di un rinnovato interesse che spinga Matera, su un piano più elevato di città con vocazione turistica, elevando anche la qualità della vita urbana, come per esempio la rivitalizzazione di attività i crisi, in una più incisiva azione nel settore dell’artigianato artistico e di agricoltura di alta qualità.
Matera, città d’arte deve essere visitata per le oltre cento chiese rupestri disseminate nell’agro a pochi chilometri dall’abitato, che ricordano l’epoca bizantina ed il monachesimo, con affreschi policromi di bellezza incomparabile, per il bel Castello Tramontano che domina dall’alto tutta la città, per le stradine del centro storico, in rifacimento, assai caratteristiche molte delle quali, portano al bellissimo Duomo, di epoca romanico-pugliese, completamente restaurato.
Tutto il successo della grande operazione-turismo e vacanze dipenderà anche dalla risposta che tutta la città sarà in grado di dare e dalla chiarezza con cui si cercherà di rispondere con la realizzazione di nuove e moderne infrastrutture stradali, ferroviarie e aeree.
Mario Rivelli
Condivido. Siamo ancora al punto di partenza e molta gente si crede già “arrivata”.. Bisogna fare ancora tanto!