Un momento corale per discutere dei grandi temi della scuola con i suoi protagonisti: studenti, famiglie, insegnanti. Il racconto di una scuola che vuole essere migliore. Con la guida di personaggi locali e nazionali che si occupano del tema in tutte le sue sfaccettature. Tutto questo è “I Visionari della Scuola”, un evento organizzato dal Dipartimento regionale alle Politiche di sviluppo, Formazione e Lavoro, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale ed è in linea con le azioni di consultazione nazionale “La buona scuola” avviata dal governo Renzi. L’evento avrà il clou a Potenza il 6 novembre(Palazzo Loffredo) e il 7 novembre (Teatro Stabile). I “Visionari” sono relatori altamente qualificati, esperti nazionali, presidi delle scuole, che spesso con coraggio e volontà, portano avanti i loro istituti tra mille difficoltà. Ma sono anche tutti coloro che, in qualità di operatori, genitori o studenti o solo perché hanno la volontà di farlo, intendono portare il proprio contributo di idee e di proposte sulle tematiche della scuola. Come? E’ possibile già da domani. Basta collegarsi al link http://ivisionaridellascuola.ideascale.com/, registrandosi attraverso uno degli account Facebook, Twitter, Google, Yahoo, Linkedin o con una semplice mail.
Ma quali sono gli obiettivi, le criticità su cui riflettere per arrivare al traguardo della migliore scuola possibile per costruire il futuro dei nostri ragazzi? I relatori hanno elaborato delle “tesi” focalizzando luci ed ombre di una scuola che deve necessariamente adeguarsi a un mondo in continua evoluzione, ma si tratta solo di un punto di partenza lungo un percorso aperto alla partecipazione di tutti.
“Gli spazi dell’educazione” (relatore del tema: Samuele Borri) verte su edilizia scolastica, scuola e territorio, tema ricollocato al centro dell’iniziativa politica e parlamentare. Si tratta di ripensare l’educazione proprio nei luoghi deputati al più significativo e prolungato incontro tra generazioni. E rimettere mano alle strutture, pensando sì a nuove scuole ma anche ai tanti piccoli accorgimenti che potrebbero subito fare molto. E’ possibile e necessario coinvolgere le famiglie e anche i ragazzi stessi in questo processo? Si parta dai loro bisogni e dalle loro idee creative. Inoltre è chiaro come la scuola debba essere sempre più un hub territoriale, il crocevia di tante reti che inevitabilmente incidono in maniera profonda sull’educazione dei ragazzi.
OrientaMenti (relatore del tema: Elena Ugolini)
Orientamento scolastico, poli formativi, rapporto scuola-lavoro. In una situazione sociale ed economica in rapida e continua evoluzione, l’orientamento costituisce oggi più che mai una sfida per l’educazione e un fattore strategico per l’azione di coordinamento e di sviluppo delle politiche sociali e lavorative. ll potenziamento del rapporto tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro va in questa direzione. Non è solo necessario per contrastare la piaga della disoccupazione giovanile, ma anche per rendere più motivante il percorso scolastico e per formare giovani capaci di essere imprenditori di se’ stessi. Solo così gli istituti tecnici e professionali potranno potenziare la loro offerta formativa ed avere un ruolo di sviluppo delle potenzialità del territorio.
Studiare meglio, Studiare tutti (relatore del tema: Marco Rossi Doria)
Prima infanzia, Scuola di Base, Dispersione, Pluriclasse, Diritto allo Studio. Oggi i bambini devono imparare presto e bene, fin dalla prima infanzia e proseguendo nelle scuole primarie, per avere una base solida su cui formarsi per la vita. E’ per questo che diventa importante riflettere sui temi della preparazione e riflessione dei docenti in merito a come si apprende oggi, ai campi comuni tra più discipline, ai nuovi media per l’apprendimento, alla relazione tra scuola come comunità che accoglie e scuola come comunità che propone sapere e competenza. Importante, inoltre, l’impegno contro la dispersione scolastica, mentre occorre poi ripensare il sistema delle classi.
La scuola nell’era digitale (relatore del tema: Dianora Bardi)
Dotazione tecnologica scuole, infrastrutture e dotazioni tecnologiche, formazione formatori, social network. L’acquisizione dei saperi richiede un uso flessibile degli spazi, a partire dalla stessa aula scolastica, ma anche la disponibilità di luoghi attrezzati che facilitino approcci operativi alla conoscenza e per le scienze, la tecnologia, la comunicazione, le lingue comunitarie, la produzione musicale. Particolare importanza assumono quindi le dotazioni infrastrutturali delle scuole di ogni ordine e grado, per consentire l’adozione di nuovi approcci didattici ma anche per non creare isolamento culturale rispetto al mondo che cambia.
Educare al mondo che cambia (relatore del tema: Marinella Sclavi)
Cittadinanza Attiva, Multiculturalismo, Multilinguismo, Lingua Inglese, Etica. L’educazione alla cittadinanza rappresenta una tematica centrale nel contesto culturale odierno. Le recenti circolari sull’integrazione dei bambini e ragazzi di cittadinanza non italiana, sulla scia della ormai solida tradizione italiana di buona integrazione, chiama, in ogni caso, a un nuovo patto sociale ed istituzionale, che assume oggi forme inedite, a partire da quella di una economia orientata alla condivisione. Nel processo di cambiamento, la scuola di oggi deve essere un luogo capace di dare ai giovani le “abilità culturali” inerenti l’approccio interculturale, l’orientamento al confronto e l’educazione per diventare davvero cittadini del mondo.