Sabato 16 e domenica 17 ottobre 2021 ritornano anche in Basilicata le giornate Fai d’Autunno, evento nazionale di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi. L’edizione 2021 è dedicata ad Angelo Maramai (1961-2021), già direttore generale del FAI.
Le Giornate FAI d’Autunno, giunte quest’anno alla 10^ edizione, si svolgono sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con il patrocinio della Commissione Europea, del Ministero della Cultura, del Ministero dell’Istruzione e del Ministero dell’Università e della Ricerca.
Tra le importanti e inedite aperture straordinarie promosse dal FAI in Basilicata ci sono Masseria Pomarici oggi sede dell’Agriturismo Tempa Bianca e dell’allevamento di podoliche che entrano a far parte grazie al Fai del patrimonio culturale del territorio, masseria ubicata sulla strada provinciale Matera-Grassano al km 12 in contrada Rifeccia e le Caserme dei Carabinieri di Tricarico e Lagonegro.
Michele Capolupo
Elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it
I Giovani del FAI, con il supporto di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture, propongono per sabato 16 e domenica 17 ottobre la decima edizione delle Giornate d’Autunno con visite in 600 luoghi solitamente inaccessibili o poco noti in 300 città d’Italia tra cui 42 luoghi del Ministero della Difesa, dello Stato Maggiore della Difesa e delle Forze Armate, aperti in occasione del centenario della traslazione del Milite Ignoto.
Torna la grande festa delle Giornate FAI, la più importante manifestazione di piazza dedicata al nostro patrimonio artistico e culturale. Con energia, coraggio, voglia di fare, di migliorare e migliorarsi, di condividere e soprattutto con una passione travolgente per il nostro Paese, oltre 5.000 tra delegati e volontari FAI sono pronti a far innamorare tutti gli italiani dell’Italia.L’opportunità, ogni anno nuova e diversa, per accostarsi a un patrimonio smisurato e policromo, raccontato per l’occasione con l’entusiasmo contagioso di tutti i giovani che sposano la missione culturale del FAI: diffondere e coltivare la consapevolezza che l’Italia custodisce tesori inestimabili, fondamento dell’orgoglio che ogni cittadino prova davanti all’eccezionale bellezza del Paese e solida base su cui costruire la prosperità del futuro. Le Giornate FAI sono, dunque, un incontro sentimentale, un abbraccio collettivo tra i visitatori el’ambiente che li circonda, prodigo di natura, arte e storia. In una parola: cultura.
Il catalogo dei luoghi visitabili è, come di consueto, amplissimo così come tantissime sono le tipologie rappresentate: dai complessi religiosi ai palazzi, dai castelli alle aree archeologiche, dai piccoli musei ai parchi e giardini storici, e ancora borghi, aree naturalistiche, luoghi produttivi e molto altro. Inoltre, in occasione del centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto, il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze Armate concederanno l’accesso straordinario in 42 loro luoghi-simbolo di significativa importanza storica e istituzionale.
Tutti i visitatori potranno sostenere il FAI.È infatti suggerito uncontributo non obbligatorio di 3 euro. La donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita, assicurandosi così l’ingresso nei luoghi aperti dal momento che, per rispettare la sicurezza di tutti, i posti saranno limitati. Chi lo vorrà potrà anche iscriversi al FAI online oppure nelle diverse piazze d’Italia durante l’evento. Agli iscritti saranno dedicate aperture speciali. Prenotazione online consigliata (salvo diverse indicazioni segnalate sul sito) su www.giornatefai.it; i posti sono limitati.N.B. il programma potrebbe subire variazioni. La realizzazione dell’evento nelle singole Regioni dipenderà dal loro colore nella settimana dell’11 ottobre.
Le Giornate FAI d’Autunno si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). A coloro che decideranno di partecipare verrà suggerito uncontributo libero, utile a sostenere la missionedi cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Gli iscritti al FAI o chi si iscriverà in occasione dell’evento potranno beneficiare di aperture e visite straordinarie in molte città e altre agevolazioni e iniziative speciali.
Le visite si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19. In base alle disposizioni del D.L. 105 23/07/2021, l’accesso sarà possibile solo alle persone in possesso della certificazione verde Covid-19 (Green Pass). La certificazione verde è richiesta anche per l’ingresso ai luoghi di carattere naturalistico. Per i bambini al di sotto dei 12 anni il Green Pass non è obbligatorio.
Le Giornate FAI d’Autunno 2021 sono rese possibili grazie al fondamentale contributo di importanti aziende illuminate:
FinecoBank, una delle più importanti banche FinTech in Europa e fra le principali Reti di consulenza in Italia, è il prestigioso Main Sponsor dell’evento perché da sempre è impegnata nel valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio.
Multicedi, impresa della grande distribuzione da sempre attenta ai territori in cui opera, per il primo anno è accanto alla Fondazione in qualità di Sponsor dell’evento.
Grazie inoltre a Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, costituita da Leonardo nel 2018, che nasce per favorire il dialogo con la società civile, promuovere la cultura industriale e d’impresa e valorizzare il proprio patrimonio culturale e museale; a Edison, storica azienda amica del FAI da sempre impegnata per la salvaguardia dei luoghi e delle realtà di interesse culturale, turistico e sociale presenti nel nostro Paese e a Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI, che ha donato il suo prodotto per l’iniziativa.
L’evento si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero della Cultura, dellaRegione Basilicata, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Si ringrazia per il sostegno Fondazione CARICAL. Si ringrazia per la collaborazione il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze Armate che, in occasione del centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto, concedono l’apertura, durante le Giornate FAI d’Autunno, di alcuni loro luoghi simbolo.
Le Giornate FAI d’Autunno chiudono la Settimana Rai di Sensibilizzazione dedicata ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dall’11 al 17 ottobre la Rai racconterà luoghi e storie che testimoniano la varietà, la bellezza e l’unicità del nostro Paese: una maratona televisiva e radiofonica a sostegno del FAI, per emozionare e coinvolgere sempre più italiani sul valore del nostro straordinario patrimonio artistico e paesaggistico e per promuoverne la partecipazione attiva. Rai è Main Media Partner del FAI e supporta in particolare le Giornate FAI d’Autunno 2021 anche attraverso la collaborazione di Rai per il Sociale.
Grazie di cuore alle130 Delegazioni, 106 Gruppi FAI, 98 Gruppi FAI Giovani e9 Gruppi FAI Ponte tra culture,attivi in tutta Italia.Ad affiancare i volontari ci saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti che desiderano attuare con i propri docenti un’esperienza sul campo come percorso formativo per le competenze trasversali e l’orientamento, o che hanno scelto autonomamente di mettersi in gioco in prima persona per raccontare da protagonisti, anche solo per un giorno, le meraviglie del proprio territorio.
Un ringraziamento particolare per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione alla Protezione Civile, con la quale quest’anno festeggiamo i 15 anni di stretta collaborazione, all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento eallaCroce Rossa Italiana per il prezioso supporto in questo periodo di emergenza sanitariae per una partnership ormai consolidata negli anni.
Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.
Elenco completo dei luoghi aperti e modalità di partecipazione all’evento su:
www.giornatefai.it – www.fondoambiente.it
IMPORTANTE: Verificare sul sito i luoghi aperti ed eventuali variazioni di programma
in caso di condizioni meteo avverse
FAI Ufficio Comunicazione Stampa e Web–Francesca Decaroli tel. 338.1229565; f.decaroli@fondoambiente.it
FAI Ufficio Comunicazione Tv e Radio – Novella Mirri tel. 334.6516702; n.mirri@fondoambiente.it
Selezione di aperture e itinerari in Basilicata
MATERA
Scuola di Alta Formazione in restauro dell’Istituto Centrale per il Restauro
Visite: sabato 16 e domenica 17, dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 14.30 alle 17.30
Nella Civita di Matera si trova una delle due sedi (la principale è a Roma) della Scuola di Alta Formazione dell’ICR-Istituto Centrale per il Restauro, organo tecnico del Ministero della Cultura specializzato nel campo del restauro e della conservazione delle opere d’arte e del patrimonio culturale ed eccellenza internazionale. La sede lucana, ospitata nel settecentesco ex Convento di Santa Lucia Nova e attiva dal 2015, è stata fortemente voluta da Michele D’Elia, direttore dell’ICR negli anni 1988-1991 a cui la Scuola è stata intitolata e vede ora attivi due percorsi formativi professionalizzanti d’eccellenza, con attività didattiche teoriche e applicative che trovano nell’interdisciplinarità il loro fondamento. Al suo interno convivono infatti storici dell’arte, architetti, archeologi, fisici ed esperti nei controlli ambientali, chimici, biologi, restauratori delle diverse tipologie di materiali costitutivi dei manufatti di interesse storico e culturale. In occasione delle Giornate FAI d’Autunno sarà offerta ai visitatori la narrazione storico-artistica e architettonica del luogo, generalmente non accessibile, e, per la prima volta, verranno presentati dai primi restauratori laureati nella sessione di giugno 2021 gli esiti dei restauri di importanti opere. Tra questi, il pulpito ligneo collocato nella chiesa di San Francesco d’Assisi a Matera, “Il Tuffatore” (1935), scultura di Umberto Milani conservata al MUSMA – Museo della Scultura Contemporanea Matera e l’intervento di conservazione sul murale urbano realizzato da JoritAgoch nel 2019 dal titolo “Ama il tuo sogno”.
La podolica lucana tra storia e natura nell’antica masseria dei marchesi Pomarici
Visite: sabato 16 e domenica 17, dalle 10.30 alle 11.30 e dalle 15.30 alle 16.30
Ubicata a pochi km di distanza da Matera, la settecentesca masseria dei marchesi Pomarici, campeggia una contrada circondata da dolci colline, ricoperte da campi coltivati, e da ampie distese di macchia mediterranea. La costruzione presenta ancora oggi un’ampia corte interna chiusa da edifici perimetrali che svolgevano un tempo la funzione di struttura abitativa, stalle e depositi.
Accanto all’imponente portale, dove campeggia lo stemma dei Pomarici, sorge la cappella gentilizia che custodisce una statua in pietra policroma del XVII secolo raffigurante San Vito. Un percorso insolito all’interno di un’antica masseria – oggi agriturismo – all’insegna delle tradizioni pastorali e alla scoperta della vacca podolica, nume tutelare del paesaggio lucano e simbolo identitario della città di Matera.
Nelle vigne dei monaci, tra cielo e terra
Visite: sabato 16 e domenica 17, dalle 10 alle 11.30 e dalle 15.30 alle 17
Parte integrante di un antico complesso fortificato dell’XI secolo, la Tenuta Parco dei Monaci sorge all’interno del Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, in un’area di grande interesse storico e ambientale: istituito nel 1990, con una superficie di 6.128.000 ettari sull’altopiano della Murgia materana, per tutelare il patrimonio naturalistico, preziosissima riserva di biodiversità, e gli insediamenti preistorici e monastici rupestri. Preso il nome di “Parco dei Monaci” nel 1532 quando, per lascito testamentario, fu affidata ai Monaci Benedettini dell’Abbazia di Montescaglioso che avviarono il vigneto e l’uliveto e l’occuparono fino all’abolizione degli ordini ecclesiastici da parte di Napoleone. Dopo l’Unità d’Italia l’intera proprietà venne espropriata e venduta all’asta, dal 2007 appartiene alla famiglia Padula-Trabacca che qui ha realizzato una Green Farm. Aperta per la prima volta al pubblico in occasione delle Giornate FAI, la visita alla Tenuta Parco dei Monaci rappresenta un modello di azienda virtuoso ed ecosostenibile: un percorso conoscitivo, dalle origini della tenuta fino a oggi, attraverso il racconto di Rosa Padula e Matteo Trabacca proprietari della green farm.
BERNALDA (MT)
Castello di Bernalda
Visite: sabato 16 e domenica 17, dalle 9 alle 13 e dalle ore 16 alle 18
Situato nel centro storico di Bernalda, nella piazza principale dedicata a San Bernardino da Siena, il castello domina tutta la valle del fiume Basento fino alla costa. Risalente all’epoca della dominazione normanna, la struttura conserva ancora oggi intatte le tracce della sua evoluzione architettonica nel corso del tempo: da quella normanna a quella aragonese passando per quella angioina. L’ultimo ampliamento, che fa da quinta alla piazza dove il castello è ubicato, testimonia il passaggio dei duchi spagnoli Navarrete, che nel XVIII secolo trasformarono il castello in palazzo ducale.
FERRANDINA (MT)
Ferrandina dall’alto: Cupola di S. Domenico
Visite: sabato 16 e domenica 17, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18
Simbolo di Ferrandina, il complesso di San Domenico svetta sul paese con una maestosa cupola maiolicata nei toni del verde, giallo e bianco. Ultimata nel 1790, qualche anno dopo il convento, la chiesa di S. Domenico è costituita da un unico volume squadrato e alleggerito dal campanile a vela e da loggiati posti lungo i prospetti laterali. Al suo interno presenta una sola navata con pareti e volta decorate con motivi floreali in stucco ed è arricchita da numerose opere lignee come il coro, il pulpito, la cantoria e l’organo tutti risalenti al XVIII secolo. Una visita storico-artistica ma anche paesaggistica grazie allo straordinario panorama che si gode dal complesso: l’ampia visuale dalla base della cupola mette in mostra le colline che cingono Ferradina e volgendo lo sguardo a est è possibile osservare la Valle del Basento con le sue anse.
MIGLIONICO (MT)
Chiesa Santa Maria delle Grazie
Visite: sabato 16 e domenica 17, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18
Aperta eccezionalmente in occasione delle Giornate FAI, la chiesa di Santa Maria delle Grazie, situata nel centro storico di Miglionico, a poca distanza dal Castello del Malconsiglio, presenta una cupola in stile amalfitano, con doppia copertura e le tegole che escono in due fascioni. Sulla veletta ci sono due campane, di cui la più piccola risale al 1060, la più antica di tutta la Basilicata. Al suo interno i resti di un ciclo di affreschi risalenti al XV secolo raffiguranti la Natività di Maria Vergine del Sodoma di Giovanni Antonio Bazzi, pittore passato alle cronache per aver lavorato alle dipendenze del Papa e aver decorato parte dei corridoi del Palazzo Apostolico. Sul fondo della chiesa, dietro la cantoria, sono conservati due dipinti penitenziali mentre sulla parete destra campeggiano tracce di pittura risalenti al 94 a.C. E, oltre alla statua della Madonna delle Grazie, opera del Cinquecento di Altobello Persio, qui è conservato un organo del XVI secolo recentemente restaurato dalla Sovrintendenza per i Beni Artistici della Basilicata.
TRICARICO (MT)
Comando compagnia dei Carabinieri, già ospedale di S.Giovanni
Visite: sabato 16 e domenica 17, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18
Visitabili per la prima volta in occasione delle Giornate FAI, le sale del Comando dei Carabinieri di Tricarico raccontano una lunga storia che ha origine nel Cinquecento, quando l’allora ospedale di San Giovanni della Croce venne istituito. Nel corso tempo la sua funzione si ampliò e, oltre alle attività di cura dei malati, ospitò il Seminario di Tricarico fondato dal vescovo Pier Luigi Carafa tra il 1624 e il 1630. Dopo le soppressioni napoleoniche il fabbricato fu destinato a svariate funzioni e dal 1943 al 1947 diede rifugio agli sfollati di guerra; ospitò la sede de la Comunità dei Braccianti e altre realtà a scopo sociale prima di diventare l’attuale caserma dei Carabinieri di Tricarico. L’edificio, oggi, ospita, oltre agli uffici, la centrale operativa, gli alloggi per i militari e i garage nei locali seminterrati che risalgono alla struttura più antica. Al suo interno sarà possibile consultare immagini e documenti che ripercorrono le fasi storiche del complesso architettonico e le fotografie che illustrano la storia del brigantaggio. Prenotazione obbligatoria e ingresso consentito previa esibizione di un documento di identità in corso di validità.
BRINDISI MONTAGNA (PT)
Un giorno al castello
Visite: sabato 16 e domenica 17, dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 19
In posizione dominante sull’alta Valle del Basento, il castello FittipaldiAntinori sorge su un costone roccioso di Brindisi Montagna. È costituito da tre corpi, quello di sinistra con funzione difensiva, quello centrale con funzione residenziale e una torretta di avvistamento posizionata a nord. Nato come presidio per le attività civili, sociali ed economico-produttive del territorio fu anche dimora, in epoca feudale, di importanti famiglie come gli Antinori, i Battaglia e infine i Fittipaldi che lo donarono al Comune all’inizio del Novecento. In occasione delle Giornate FAI sarà possibile scoprire, grazie a una sala multimediale, il medioevo a Brindisi Montagna, le vicende dei duchi Antinori e la storia di Guidone Foresta.
CASTELLUCCIO INFERIORE (PT)
Chiesa di San di Nicola di Myra
Visite: sabato 16 dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 17.30 – domenica 17, dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 17.30
Monumento di grande importanza storico-artistico, la chiesa di San Nicola di Myra si trova nel centro storico di Castelluccio Inferiore. Fondata presumibilmente nella metà del XIII secolo, la struttura è un vasto edificio composto da tre navate e due bracci laterali e al suo interno presenta una volta a botte decorata con motivi che confermano la sua origine tardo medievale. Notevole la decorazione aggiunta nella navata centrale in epoca barocca, rappresentata da un ciclo di affreschi che illustrano, nell’ordine superiore, gli episodi più significativi dell’Antico Testamento e, nell’ordine inferiore, quelli del Nuovo come in una Bibbia illustrata. Il perfezionamento di questo abbellimento si manifesta, infine, nella splendida balaustra in marmo alabastro cotognino, realizzata nella seconda metà del Settecento dai marmorari Arcangelo Staffetta e Gaetano Palmieri. Notevoli sono anche le altre opere in marmo come l’acquasantiera e il commesso dell’altare maggiore. Completano il nucleo barocco della chiesa le tele posizionate negli altari laterali e nel coro, come la “Madonna del Rosario” di Nicola Ferri del 1749 e la “Trinità” di Giuseppe Sassone del 1757.
OPPIDO LUCANO (PT)
Convento di S. Maria del Gesù, detto di S.Antonio
Visite: domenica 17 dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18.30
Solitamente chiuso al pubblico, il Convento di Santa Maria del Gesù detto di S. Antonio dista circa tre km dal centro abitato di Oppido; la sua costruzione risale al 1483 per volere del proprietario terriero Francesco Zurlo che morì martire durante la guerra di Otranto contro i turchi. Nel corso del XVII secolo la struttura fu ampliata e nel 1866, a seguito della soppressione degli ordini religiosi, il complesso passò al Comune di Oppido. Il convento si sviluppa su due piani, a quello inferiore ospita due chiostri e a ampie sale tra cui quella affrescata da Giovanni Todisco, mentre il piano superiore presenta numerose celle destinate ai frati. Annessa al convento la chiesa costruita secondo i canoni francescani.
OPPIDO LUCANO (PT)
Chiesa rupestre di Sant’Antuono
Visite: domenica 17 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30
Situata a circa 4 km dal centro abitato di Oppido Lucano, la chiesa rupestre di Sant’Antonio Abate è stata costruita intorno al Trecento, quando in tutta Europa proliferava il culto per il santo eremita. Per molti secoli in stato di abbandono, a partire dal 1973, grazie all’iniziativa di un privato, la chiesa ha visto le prime ristrutturazioni e oggi si possono ammirare al suo interno gli affreschi, risalenti al XVI secolo, tornati al loro originario splendore
RIVELLO (PT)
Palazzi storici di San Costantino
Visite: domenica 17 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18
San Costantino è una frazione del Comune di Rivello, situata a pochi km di distanza dal paese, più precisamente in collina, circondata dalla verde cornice del bosco Vascelli e dal monte Coccovello, da qui si può godere inoltre di un’ampia veduta sul golfo di Policastro. Il tessuto urbano della frazione è caratterizzato dalla presenza di palazzi storici costruiti a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Promotori di questa iniziativa furono alcune famiglie emigrate in America Latina che, con i guadagni accumulati oltreoceano, al loro rientro decisero di costruire queste dimore. I palazzi si San Costantino sono da leggere principalmente nel loro insieme, come una sorta di piano di lottizzazione di fine secolo. Essi si distinguono per la sobrietà delle facciate, secondo il gusto del tempo, e il loro interno è quasi sempre preceduto da un androne o da un cortile e gli ambienti sono tutti alti e spaziosi, con soffitti e volte decorati e alle pareti dipinti da artisti locali, su tutti il pittore Lanziani di Lauria. Aperti eccezionalmente in occasione delle Giornate FAI la visita prevede, oltre ai Palazzi, una passeggiata per le vie della frazione di San Costantino alla scoperta delle sue bellezze artistiche e naturalistiche.
SAN MARTINO D’AGRI (PT)
Cammini d’arte a San Martino D’Agri
Visite: sabato 16 dalle 15 alle 19; domenica 17 dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18
il 16 e 17 ottobre il FAI Fondo Ambiente Italiano, con la collaborazione dell’Associazione Culturale Vincenzo Marinelli e il patrocinio del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese e del Comune di San Martino d’Agri ci accompagnerà alla scoperta di angoli nascosti del Borgo medievale di San Martino d’Agri.
Il visitatore potrà ammirare opere d’arte inserite in contesti architettonici e paesaggistici che immergono il visitatore in un’atmosfera in cui contenuto e contenitore si fondono. Arte sacra e paesaggi orientalisti, tele e sculture lignee, affreschi e polittici, sono solo alcune delle espressioni artistiche ammirabili durante la visita.
Il Centro Storico di San Martino d’Agri, borgo medievale alle porte del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, è uno scrigno di opere d’arte, custodite in un dedalo di vicoli, larghi e scale che salgono verso il Palazzo Baronale e il sagrato della Chiesa di San Lorenzo. Palazzi, chiese e cappelle animano e arricchiscono un contesto architettonico di case basse e irregolari.
I beni interessati dal percorso di visita all’interno del borgo di San Martino d’Agri abbracciano diversi secoli, a partire dal cinquecentesco Convento dei Frati Minori Osservanti, fino agli ottocenteschi Chiesa Madre Maria SS della Rupe, Cappella Madonna delle Grazie e al Palazzo Romano, ora sede dell’Associazione Culturale Vincenzo Marinelli.
Le opere contenute all’interno delle chiese e dei palazzi oggetto del percorso di visita abbracciano, anch’esse, orizzonti temporali differenti. Dai pannelli del polittico del Maestro di San Martino, custoditi nel Convento dei Frati Minori Osservanti, tra le migliori espressioni del rinascimento lucano, già protagonisti alla mostra di Matera 2019 “Rinascimento visto da Sud”, alle opere del pittore orientalista, tra i massimi esponenti della scuola napoletana dell’ottocento, Vincenzo Marinelli.
Ad accompagnare i visitatori, alla scoperta delle meraviglie artistiche del borgo saranno i giovani Ciceroni delle Scuole elementari e Media Statale di San Martino d’Agri e del Liceo Scientifico Carlo Levi di Sant’Arcangelo.
Prosegue l’impegno dell’Amministrazione Comunale di San Martino d’Agri e delle associazioni presenti sul territorio per valorizzare l’importante patrimonio artistico e culturale del borgo lucano, affinché diventi volano di sviluppo per tutta la comunità.
SARCONI (PT)
Antico mulino ad acqua presso Ponte Rinascimentale sul Maglie
Visite: domenica 17, dalle 10 alle 16
Un percorso inedito, studiato appositamente in occasione delle Giornate FAI, lungo le rive del fiume Maglia alla scoperta di 400 anni di storia segnati dal Ponte Rinascimentale e dall’antico mulino, un tesoro nascosto afferente alle tradizioni contadine che fortemente caratterizzano l’intero territorio di Sarconi e i suoi abitanti. Verosimilmente realizzato ed entrato in attività nel corso del Seicento, il mulino, per la sua posizione a valle, viene identificato dalla tradizione popolare come il “mulino dei piedi”. La sua attività ha attraversato secoli di storia fino a interrompersi nella seconda metà del Novecento. Attualmente in fase di restauro, la struttura si presenta come i caratteristici “mulini ad acqua a torre” con due docce a tromba che portano l’acqua in pressione per far girare le macine. Originariamente concepito per la sola molitura del grano, in epoca fascista venne attrezzato anche per la produzione di mangime.
MATERA
Casa Noha – BENE FAI
Visite: sabato 16 e domenica 17, dalle 10 alle 19
Attraverso un percorso di trekking dolce, Casa Noha, in occasione delle Giornate FAI, porta il visitatore alla scoperta della chiesa rupestre di Cristo La Selva, in una delle aree più incontaminate del Parco della Murgia Materana dove la testimonianza dell’antico rapporto tra uomo e natura è molto presente. Un itinerario in natura che procede lungo gli antichi tratturi sullo sfondo di una rigogliosa macchia mediterranea per arrivare alla cripta dedicata a Cristo Crocifisso che, situata in contrada “la selva”, si staglia sul paesaggio con una facciata in stile romanico, originale esempio di architettura rupestre. Nei due giorni sono previste anche attività didattiche per i più piccoli.
RICORDIAMOCI DI SALVARE L’ITALIA
A ottobre sostieni la missione di cura e tutela del patrimonio culturalee ambientaledel FAI!
Sottoscrivi l’iscrizione annuale alla Fondazione e partecipa alle Giornate FAI d’Autunno,
sabato 16 e domenica 17 ottobre, con 600aperture a contributo libero in tutta Italia
Roma, 7 ottobre 2021.L’orgoglio di vivere nel Paese più bello del mondo, la consapevolezza che è necessario agire con senso di responsabilità perché l’Italia sia davvero una“superpotenzaculturale” –parafrasando quanto detto dal Presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo primo discorso in Senato – el’ambizionedi poter rendere migliore il Paese. Su questi tre elementi si sviluppa “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, la grande campagna nazionale di raccolta fondi che, come ogni anno, il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano lancia nel mese di ottobre, invitando tutti a sostenere le sue attività di cura, restauro e valorizzazione del patrimonio d’arte e natura italiano, attraverso l’iscrizione alla Fondazione e la partecipazione alle “Giornate FAI d’Autunno”, cuore dell’iniziativa, in programma sabato 16 e domenica 17 ottobrecon l’apertura di oltre 600 luoghi solitamente inaccessibili oppure poco noti in 300 città da nord a sud della Penisola.Una raccolta fondi quanto mai importanteperil FAI, a fronte di un 2021 particolarmente complicato,con iBeni, a cui la Fondazione non ha mai fatto mancare cure ordinarie e straordinarie, rimasti forzatamente chiusi per un lungo periodo e riaperti a fine aprile con accessi contingentati e le Giornate di Primavera slittate di due mesi e organizzate in forma ridotta.
Il FAI crede che il rilancio del Paese, dopo i duri colpi inferti dalla pandemia, debba partire anche da ciò che ci rende una potenza senza eguali al mondo: i nostri beni culturali e paesaggistici. Un patrimonio vastissimo da tutelare e valorizzare con attenzione e assiduità che necessita dell’aiuto e della generosità di tutti.
Il FAI, insieme alle Istituzioni, opera quotidianamente per trasformare lo slancio di tutti i suoi sostenitori, motivati dal profondo civismo di chi si mette al servizio del bene comune secondo le proprie possibilità e attitudini;grandi e piccoli gesti che confluiscono in un’impresa valorosa: la difesae la promozione della ricchezza artistica, culturale e naturale del Paese. È quello che fanno tutti coloro che decidono di entrare a far parte della grande famiglia della Fondazione con l’iscrizione annuale – 39 euro la quota ordinaria – o partecipano alla sua missione con una donazione, contribuendo così alla copertura degli alti costi di gestione e manutenzione di tutti i Beni che il FAI ha recuperato e aperto al pubblico, o come fanno i suoi volontari che, in occasione delle Giornate di Primavera e d’Autunno, si impegnano con passione per far conoscere le bellezze d’Italia.
Partecipare alla campagna“Ricordiamocidisalvare l’Italia” rendepossibili importantiprogettidi restauro evalorizzazione che il FAI realizza a beneficio della collettività. Particolare rilievo rivestonoquelli dedicati alla sostenibilità e all’ambiente, inteso come intreccio indissolubile di natura e storia, attraverso i quali la Fondazioneesprime il suo modo di essere “ambientalista” e il suo crescente impegno per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”. Questa volontà è ben rappresentatadal progetto di recupero e valorizzazione di Monte Fontana Secca a Quero Vas (BL), 150 ettari di boschi e pascoli d’alta quota sul massiccio del Grappa, che raccoglie al meglio le istanze legate alla memoria e all’ambiente.
Fontana Secca è un’area di alto valore naturalisticoe significativa rilevanza storica: la battaglia di Monte FontanaSeccadel 1917 rappresenta uno dei momenti cruciali della Grande Guerra. Qui il battaglione Valcamonica resistette all’attacco nemico in uno sforzo eroico che costò la vita a migliaia di soldati su entrambi i fronti; e qui il FAI restaureràle trincee per raccontare la storia di quell’impresa che portò poi alla vittoria del primo conflitto mondiale.Oggi Monte Fontana Secca è un’area di pascolo alpina abbandonata. Il FAI recupereràle malghe e riattiverà l’alpeggio nel rispetto della sostenibilità energetica e ambientale. Nei pascoli tornerà la vacca Burlina, autoctona del Veneto, la cui piccola taglia la rende particolarmente adatta ai magri pascoli e ai sentieri impervi (la sua diffusione fu osteggiata nel secolo scorso a causa della sua bassa produttività).
Fontana Secca rinascerà.Sarà raggiunta la sostenibilità idrica eripristinata la produzione casearia, verranno allestite aule didattiche dedicate all’ambiente e un bivacco con servizio di pernottamento. Il progetto prevede il recupero del sentiero sul crinale, con una vista che abbraccia le Dolomiti e, seguendo il Piave,giunge fino alla Laguna di Venezia, e la creazione di uno spazio per raccontare, attraverso documenti, fotografie e reperti, quello che fu un campo di battaglia decisivo della Grande Guerra.
La Fondazione è al lavoro inoltre per offrire il suo contributo alla transizione ecologica del Paese, sia concretamente, con interventi per la sostenibilità dei suoi Beni, che culturalmente, grazie all’ideazione di contenuti e attività volti a trasmettereal pubblico nuove conoscenze sul patrimonio di natura, nell’ottica di un riequilibrio tra cultura scientifica e umanistica, e a ispirare nuove passioni e nuovi comportamenti sostenibili, a partire da quanto il FAI può mostrare e insegnare in base alla sua esperienza sul campo. La prima realizzazione pratica di questi intenti vedrà la creazione di particolari “spazi narrativi”, basati su suggestioni visive e sensoriali e sull’interazione del pubblico, che inizieranno a essere allestiti nei propri Beni a partire dal 2022.
Un’attenzioneparticolare all’ambiente e ai rischi connessi ai cambiamenti climatici verrà riservata anche durante le Giornate FAI d’Autunnodel 16 e 17 ottobre, il grande evento “di piazza” dedicato al patrimonio d’arte e natura, giunto alla sua decima edizione, che, come gli anni scorsi, può contare sullo slancio vitale dei giovani volontari del FAI, promotori e protagonisti di questa iniziativa(ai partecipanti alla manifestazione verrà suggeritoun contributonon obbligatorio di 3 €. I posti sono limitati;la donazione online consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita.Prenotazione online consigliata – salvo diverse indicazioni segnalate sul sito – ed elenco completo delle aperture su www.giornatefai.it. Per ulteriori informazioni, vedi scheda allegata).Tra leaperture proposte ci sonoinfattipercorsi naturalistici e luoghi “verdi”e,anche in siti prettamente storico e artistici, verrà offerta una narrazione che abbraccia il paesaggio in cui sono immersi. Di particolare impatto sono due visite in zone devastatequest’estate dagli incendi: Santu Lussurgiu (OR) e il Monte Reventino (CZ).Il catalogo dei luoghi visitabili è, come di consueto, amplissimo: in 300 città d’Italia,600 siti solitamente inaccessibili oppure poco noti che meritano di essere valorizzati,saranno svelati in tutta la loro bellezza e unicità, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, e agli iscritti e a chi si iscriverà al FAI online o in piazza in occasione dell’evento saranno dedicate aperture speciali. Tantissime le tipologie rappresentate: dai complessi religiosi ai palazzi, dai castelli alle aree archeologiche, dai piccoli musei ai parchi e giardini storici, e ancora borghi, aree naturalistiche, luoghi produttivi e molto altro. Inoltre, inoccasione del centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto, il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze Armateconcederanno l’accesso straordinario in 42 loro luoghi-simbolodisignificativa importanza storica e istituzionale.
Tra le aperture di maggior rilievo:
– a Roma il Casino del Bel Respiro, edificato nel parco di Villa Pamphilj da Alessandro Algardi nel 1644 per papa Innocenzo X e oggi sede di rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri durante le visite di Capi di Stato e di Governo;
– a Milano il Nuovo Campus Bocconi, realizzato sull’area dell’Ex Centrale del Latte a firma delle archistar Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa, dello Studio SANAAdi Tokyo, e progettato secondo criteri di biocompatibilità ed ecosostenibilità;
– a Firenzela cinquecentesca Villa Salviati,che oggi ospita gli Archivi Storici dell’Unione europea e i Dipartimenti di Legge e Storia dell’Istituto Universitario Europeo;
– a Torino laScuola d’Applicazione dell’Esercito, che ha sede a Palazzo Arsenale, edificato nella prima metà del Settecento su progetto di Filippo Juvarra, che vanta un cortile di 66 metri, appena restaurato, e che ebbe tra i suoi allievi il matematico Lagrange, Cavour e generali come Lamarmora e Cadorna;
– a Napoliil settecentesco Palazzo Serra di Cassano, dove oggi si trova l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e dove in occasione delle Olimpiadi di Roma 1960 venne organizzato il famoso “Gran Ballo dei Re”;
– a Matera la Scuola di Alta Formazione e Studio “Michele D’Elia”, parte dell’Istituto Centrale per il Restauro, dove si preparano i futuri restauratori attraverso un percorso d’eccellenza;
– a Venezia il complesso dell’Arsenale, nato nel Medioevo come cantiere navale della Serenissima, ricordato da Dante nell’Inferno e di cui saranno visibili aree normalmente non accessibili, tra cui il Salone degli Squadratori, imponente edificio di matrice settecentesca.
Si può contribuire alla campagna “Ricordiamoci di salvare l’Italia” in tre modi:
* sottoscrivendo l’iscrizione al FAI online su www.fondoambiente.itoppure in piazza in occasione delle Giornate FAI d’Autunno;
* partecipando sabato 16 e 17 ottobre alle Giornate FAI d’Autunno ed effettuando una donazione a favore della Fondazione;
* partecipando alle iniziative delle aziende partner della campagna sul territorio nazionale.
La campagna “Ricordiamoci di salvare l’Italia” è resa possibile anche grazie alle preziose collaborazioni strette con importanti aziende che sosterranno il progetto in qualità di partner, coinvolgendo la propria rete locale e proponendo ai clienti differenti iniziative di raccolta fondi su tutto il territorio nazionale.
Si potrà infatti aiutare il FAI donando in tutti gli ipermercati Iper La grande i, in tutti i supermercati Unes, nei punti vendita il Viaggiator Goloso®, visitando i quattro centri commerciali Porta di Roma, Le Gru, Campania, Nave de Vero appartenenti al Gruppo Klépierre e gli Hotel Marriott che promuoveranno il messaggio della campagna.
Le Giornate FAI d’Autunno 2021 sono rese possibili grazie al fondamentale contributo di importanti aziende illuminate:
FinecoBank, una delle più importanti banche FinTech in Europa e fra le principali Reti di consulenza in Italia, è il prestigioso Main Sponsor dell’evento perché da sempre è impegnata nel valorizzare il patrimonio artistico e culturale del territorio.
Multicedi, impresa della grande distribuzione da sempre attenta ai territori in cui opera, per il primo anno è accanto alla Fondazione in qualità di Sponsor dell’evento.
Grazie inoltre a Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine, costituita da Leonardo nel 2018, che nasce per favorire il dialogo con la società civile, promuovere la cultura industriale e d’impresa e valorizzare il proprio patrimonio culturale e museale; a Edison,storica azienda amica del FAI da sempre impegnata per la salvaguardia dei luoghi e delle realtà di interesse culturale, turistico e sociale presenti nel nostro Paese, e a Ferrarelle, acqua ufficiale del FAI, che ha donato il suo prodotto per l’iniziativa.
L’evento si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero della Cultura, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Si ringrazia per la collaborazione il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze Armate che, in occasione del centenario della traslazione della salma del Milite Ignoto, concedono l’apertura, durante le Giornate FAI d’Autunno, di alcuni loro luoghi simbolo.
Si ringraziano, inoltre, Regione Campania eRegione Lazio per il contributo concesso.
Anche per questa edizione Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico radiotelevisivo alla cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano; i programmi e le testate Rai raccontano tutto l’anno le meraviglie del nostro Paese e sensibilizzano il pubblico anche attraverso campagne sociali. Rai è quindi Main Media Partner del FAI e supporta in particolare le Giornate FAI d’Autunno 2021 anche attraverso la collaborazione di Rai per il Sociale.
Grazie a Province, Comuni, Soprintendenze, Università, Enti Religiosi, Istituzioni Pubbliche e Private, ai privati cittadini e a tutte le aziende che hanno voluto appoggiare la Fondazione.
Grazie di cuore alle 129 Delegazioni, 104 Gruppi FAI, 98 Gruppi FAI Giovani e 8 Gruppi FAI Ponte,attivi in tutta Italia.Ad affiancare i volontari ci saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti che desiderano attuare con i propri docenti un’esperienza sul campo come percorso formativo per le competenze trasversali e l’orientamento, o che hanno scelto autonomamente di mettersi in gioco in prima persona per raccontare da protagonisti, anche solo per un giorno, le meraviglie del proprio territorio.
Un ringraziamento particolare per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione alla Protezione Civile, con la quale quest’anno festeggiamo i 15 anni di stretta collaborazione, all’Arma dei Carabinieri per il contributo alla sicurezza dell’evento e alla Croce Rossa Italiana per il prezioso supporto in questo periodo di emergenza sanitaria e per una partnership ormai consolidata negli anni.
Ringraziamo in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.
Un grazie infine ai molti testimoni, ai conduttori televisivi e radiofonici, ai giornalisti e a tutte le persone che sosterranno la campagna.
FAI Ufficio Comunicazione Stampa e Web – Elisabetta Cozzi tel. 349.5572117; e.cozzi@fondoambiente.it
FAI Ufficio Comunicazione Tv e Radio – Novella Mirri tel. 334.6516702; n.mirri@fondoambiente.it