Due incontri divulgativi, il 22 e il 30 gennaio 2020, nel museo archeologico provinciale di Potenza, per un “Un Tè al Museo”, un’occasione “di incontro con scienza e arte dedicato a chiunque voglia trascorrere piacevolmente un paio di ore ascoltando una conferenza divulgativa, sorseggiando del buon tè e visitando le esposizioni presenti nelle sale museali, sia quelle stabili che quelle temporaneamente allestite”.
Nel corso del primo incontro, in programma mercoledì 22 gennaio 2020 alle ore 17, il docente di Fisica del Sistema Terra e del mezzo circumterrestre, Guido Masiello, introdurrà il pubblico al problema della vita nell’universo con la conferenza “C’è qualc1?”. L’universo conta centinaia di migliaia di galassie, e ognuna di queste ha centinaia di miliardi di stelle. Il Sole è una di queste e di fronte a numeri a 20 zeri la domanda “siamo soli nell’universo” è naturale. Nel successivo incontro, giovedì 30 gennaio 2020 alle 16.30, i docenti di Storia dell’Arte Contemporanea e di Fisica Sperimentale, Mariadelaide Cuozzo e Nicola Cavallo, nella conferenza “ArteFisica” parleranno invece del rapporto tra arte e scienza, e mostreranno quanta scienza possa essere nascosta all’interno di un dipinto o di una scultura.
Inoltre, nelle sale del museo è allestita la mostra “I Colori della Scienza”, nell’ambito del progetto “Art&Science across Italy”, che in Basilicata ha coinvolto oltre 400 studenti di dieci istituti, con circa cento opere realizzate dagli studenti stessi, i quali dopo aver seguito una serie di seminari scientifici hanno tratto la propria ispirazione trasformandola in un lavoro artistico. La mostra, organizzata dall’Università della Basilicata con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e con Il Cern di Ginevra, mostra quindi tutte le opere degli studenti, e alcune opere prodotte da artisti professionisti nell’ambito dell’esperimento di fisica Cms, situato nei laboratori internazionali di Ginevra. Gli incontri sono stati realizzati con il contributo della Bcc Basilicata. “L’occasione è ghiotta: il museo – hanno spiegato gli organizzatori – non è più un freddo luogo dove sono esposte opere, delle quali talvolta per superficialità si comprende poco, ma diventa un salotto in grado di accogliere tutti, bambini, ragazzi e adulti, per condividere un modo diverso di vedere scienza e arte”.
Gen 21