Dal 26 al 28 dicembre 2016 dalle 17,30 alle 21,30 è in programma il presepe vivente lucano nel centro storico di Tursi affacciato sui calanchi.
La rappresentazione vivente della nascita di Gesù discende dall’idea di far rivivere i personaggi del presepe in pietra, di Altobello Persio da Montescaglioso del XVI sec. d.C., custodito nella cripta della Chiesa di Santa Maria Maggiore in Rabatana, rianimando, così, lo stesso quartiere che dagli anni ’70 ha subito un progressivo spopolamento.
Organizzato dalla Pro Loco Tursi in collaborazione con il Comune di Tursi e della Parrocchia Cattedrale “Maria SS. Annunziata”, con il patrocinio dei Parchi Letterari Italiani e della Società Dante Alighieri, il presepe vivente è giunto alla sedicesima edizione, con oltre 100 figuranti in costume rigorosamente curati per la riproposizione scenica della Natività negli angoli più suggestivi della Rabatana.
L’antico quartiere arabo, perla preziosa della Comunità tursitana, offre uno straordinario scenario all’Evento Presepe, per riproporre, si auspica, l’incanto della Betlemme di duemila anni fa, per donare pace e serenità a quanti lo visiteranno, nel segno della stella splendente del suo fulgido candore.
Grazie alla collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Tursi, i visitatori potranno fruire del Servizio Navetta gratuito per raggiungere la Rabatana, con partenza dalle ore 16,30 dalla piazzetta Conte in Viale Sant’Anna.
I Parchi Letterari Albino Pierro, Tursi
Quella di Tursi, il mio paese in provincia di Matera, era una delle tante parlate destinate a scomparire. Ho dovuto cercare il modo di fissare sulla carta i suoni della mia gente. Così Albino Pierro (1916 –1995) spiega la svolta dialettale della sua poesia per cui venne più volte candidato al Nobel per la Letteratura. In dialetto descrive Tursi, un incredibile esempio di architettura spontanea ricca di volte, vicoli, grotte e scale, tra cui le petrizze, una ripida strada realizzata nel ‘600 da Carlo Doria con lo stesso numero di gradini di quel Palazzo Doria che a Genova venne in seguito chiamato Palazzo Tursi. In alto domina il rione della Rabatana (dal saraceno Rabat), circondato dai burroni, le Jaramme cantate dal poeta. Sede del Parco è la casa di Albino Pierro (‘u paazze), da cui si gode di una suggestiva vista sui calanchi verso il Santuario di Anglona (VII XII sec), sorto sulle rovine della colonia greca di Pandosia.