Riscoprire la nostra storia, quella legata alla vicenda leviana che si consumata durante l’esilio in terra lucanao attraverso documenti, estratti di giornali, fotografie e un video inedito inserito nel Cd allegato al libro “Da Carlo Levi a Franco Rosi”. La missione di Domenico Notarangelo, uno dei punti di riferimento per la cultura nella città dei Sassi, continua con la presentazione del volume “Da Carlo Levi a Franco Rosi”, – edizioni Calice di Rionero in Vulture. Dopo aver presentato il libro ad Aliano, il centro che ha ospitato Carlo Levi durante la sua permanenza in Basilicata Domenico Notarangelo ha giocato in casa organizzando una presentazione nella sala conferenze della Mediateca Provinciale, che accoglie anche gli scatti della mostra fotografica “Il popolo di Levi”, in cui Notarangelo fa emergere in primo piano i volti e le scene di vita quotidiana che hanno maggiormente impressionato un giovanissimo Domenico Notarangelo, per gli amici Mimì. Al tavolo con l’autore il presidente del Consiglio regionale Folino, sindaco Adduce, l’assessore comunale alla cultura Bergantino, il presidente della Provincia Stella, la responsabile della casa editrice Maria Carmela Calice e due ospiti particolarmente attesi, Gianni Iacovielli scrittore e giornalista pugliese che ha curato la prefazione e Guido Sacerdoti, uno dei nipoti di Carlo Levi. Tutti hanno sottolineato l’opera svolta da Notarangelo in mezzo secolo di presenza politica e culturale in Lucania, spesso incrociando il cammino con grandi protagonisti come Carlo Levi, Pier Paolo Pasolini, Gian Maria Volontè, Giorgio Napolitano, Nino Palumbo, Liliana Cavani, Luigi Zampa e molti altri. Dopo la proiezione di immagini che rappresentano quel “miele di Lucania”, un estratto del cd rom realizzato dalla società Blu Video in cui Domenico Notarangelo rievoca attraverso le riprese della sua “Super8” le immagini girate durante l’esperienza vissuta con Carlo Levi, nel volume l’autore racconta in due capitoli la propria diretta esperienza derivata dall’amicizia con Carlo Levi in un arco di tempo che va dal 1967 al 1975, e con Francesco Rosi con cui collaborò come aiuto scenografo alla lavorazione del film Cristo si è fermato a Eboli.
Fra i documenti che Notarangelo salva dall’oblio, particolare importanza assume il testo di un discorso finora inedito che Carlo Levi pronunziò a Grassano il 10 maggio 1970 sull’emigrazione: discorso che Notarangelo registrò in voce e disponibile nel cd rom, che contiene anche immagini di una Aliano degli anni Sessanta e quelle del funerale di Levi. Altro recupero importante contenuto nel libro di Notarangelo riguarda l’orazione funebre recitata da Gigliola De Donato ai funerali di Levi. Anche in questo libro, come avvenuto in altri dello stesso autore, in appendice viene proposto un testo fotografico inedito. In 120 immagini Notarangelo raccoglie le testimonianze più importanti della presenza di Carlo Levi in Lucania. Durante la conferenza stampa il nipote di Carlo Levi, Guido Sacerdoti, ha ricordato con grande affetto e un pizzico di nostalgia la figura leviana: “C’è un libro che sintetizza a mio avviso la passione di Carlo Levi per la cultura e per la storia, si chiama “Il futuro ha un cuore antico”. L’attività di Notarangelo va sicuramente nella direzione auspicata da Levi. Occorre riaffermare il tema della memoria e quello dell’immigrazione, che resta sempre attuale. Pensate che proprio in Lucania Carlo Levi ha promosso la federazione italiana dei lavoratori emigrati e famiglie. La federazione è ancora attiva in diversi Paesi del mondo dove sono emigrati migliaia di lavoratori lucani: in Australia, Germania, Svizzera, Brasile e Argentina”. Mio nonno era un uomo aperto al mondo, un grande affabulatore, un uomo che non aveva nemici e anche uno che amava molto mangiare. A Roma nel suo studio ho notato sempre la presenza di pane e salame che arrivava dalla vostra terra, testimonianze di affetto verso un uomo che aveva lasciato il segno da queste parti”.
Straordinari anche gli anedotti legati all’esperienza vissuta con Franco Rosi e Gian Maria Volontè durante la partecipazione al film “Cristo si è fermato ad Eboli”, che prevedeva la ripresa di scene non solo nella città di Matera ma anche a Guardia Perticara. Notarangelo ha poi chiarito anche l’equivoco scaturito dalla dichiarazione rilasciata nel corso della conferenza stampa promossa ad Aliano, in cui ha dichiarato di essere disponibile a concedere l’adozione dell’archivio del CNR che riguardano il suo patrimonio storico-documentale ma non il trasferimento materiale. Per questa operazione Domenico Notarangelo ha ribadito al sindaco Adduce la necessità di destinare una location che possa ospitare l’archivio storico che nel corso degli anni è diventato sempre più corposo. “Ci sono tantissimi ragazzi che arrivano a casa per consultare testi utili a tesi di laurea o per soddisfare semplicemente la curiosità di poter ammirare dal vivo i numerosi documenti a disposizione. All’Amministrazione comunale chiedo pertanto di esaudire questa richiesta, anche perchè io non sono eterno e vorrei mettere a disposizione di tutta la comunità il mio patrimonio culturale”.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione ufficiale del libro “Da Carlo Levi a Franco Rosi” e della mostra fotografica “Il popolo di Levi” (foto www.sassilive.it)