Con un convegno dedicato alla medicina lucana che ha ripercorso la storia medico-scientifica del sud Italia organizzato nella chiesa del Cristo flagellato dell’Ex Ospedale di San Rocco è stata inaugurata questa mattina a Matera la mostra “Scienza, Carità, Arte negli Antichi Ospedali d’Italia”.
Il docente Pierluigi Marini ha presentato il libro di Gennaro Rispoli “Scienza, Carità, Arte negli antichi Ospedali d’Italia”, che rappresenta il catalogo della mostra nella quale sono esposti strumenti medici, libri, stampe e i pastori malati della collezione del Museo delle Arti Sanitarie ubicato nel Complesso Ospedaliero degli Incurabili di Napoli. Questo nosocomio è uno dei più antichi del Mezzogiorno e oggi vive una fase critica della sua storia: la mostra, così, diventa occasione per curare le sue ferite.
L’evento è stato realizzato dal Museo delle Arti Sanitarie di Napoli, in collaborazione con il Corpo Militare della C.R.I. e con l’ACOI (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) nell’ambito delle iniziative per Matera Capitale Europea della Cultura 2019. L’intero progetto è stato reso possibile grazie al contributo della Regione Basilicata, dell’ACOI e della Prisco Provider, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata.
La mostra evidenzia l’inscindibile intreccio tra la storia dell’assistenza sanitaria e la storia economica, politica e sociale d’Italia: un percorso espositivo dedicato ai luoghi della cura alla scoperta dei più antichi Ospedali deI Paese, testimoni di “Scienza, Carità e Arte”.
Molti Ospedali sono monumenti d’arte, la cui bellezza architettonica aiuta a guarire. Gli antichi nosocomi nascono dalla pietas cristiana e dalle confraternite laiche; solo nell’800 lo Stato avoca a sé la cura dei pazienti che prima era affidata solo alla carità e alla beneficenza.
Gli Ospedali sono anche luoghi di ricerca: musei, biblioteche, anfiteatri e scuole di formazione. Tutte le arti sanitarie hanno avuto origine tra le loro mura. Il progetto vuole diffondere la storia della gloriosa tradizione ospedaliera italiana che, attraverso l’esperienza di malattie, epidemie e formazione medica, ha rappresentato uno dei pilastri della cultura sanitaria europea.
Nell’esposizione una sezione è dedicata alla storia della sanità militare durante il primo conflitto mondiale, che vide la partecipazione in prima linea della Croce Rossa. Inoltre, un settore, curato dal Corpo Sanitario Aeronautico, illustra le nuove frontiere della medicina nello spazio.
La vetustà delle strutture architettoniche e le mutate esigenze assistenziali hanno reso inadatti molti nosocomi che sono stati dismessi o adibiti ad altre funzioni. Il destino di questi Ospedali è un altro tema del racconto della mostra che è ospitata, infatti, in antiche corsie ospedaliere che ritrovano così le loro radici, pur nella mutata funzione.
La sede individuata è il seicentesco Ospedale San Rocco di Matera, gestito dai Padri Ospedalieri dell’Ordine di San Giovanni di Dio dal 1725 al 1749, quando la struttura divenne un carcere, subendo profonde trasformazioni architettoniche. In seguito, dismesso il carcere, il luogo fu sede della Croce Rossa. Attualmente, grazie all’efficace intervento di recupero operato dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio della Basilicata, è divenuto un affascinante area espositiva.
Al convegno inaugurale “Antichi Ospedali e vecchi maestri in Lucania” hanno partecipato il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, il Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, Francesco Canestrini, la Dirigente Ufficio “Sistemi culturali e turistici. Cooperazione Internazionale” e Dirigente ad interim dell’ Ufficio “Cooperazione Euromediterranea” Regione Basilicata, Patrizia Minardi, il Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Matera, Severino Montemurro, il Direttore Cattedra Unesco Architettura, Carmine Gambardella e il Rettore Pegaso International Malta, Luigia Melillo. Gianni Iacovelli, Presidente Accademia Storia dell’Arte Sanitaria di Roma ha illustrato la “Medicina e società in Basilicata nel Medioevo”
mentre Antonio Molfese, Direttore del Centro Regionale Lucano dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria ha relazionato sul rapporto tra “medicina lucana e magia”
Vincenzo Siniscalchi, già componente del CSM ha illustrato il fondo Ninni-Siniscalchi presso il Museo delle Arti Sanitarie di Napoli” e Gennaro Rispoli Direttore del Museo delle Arti Sanitarie di Napoli ha spiegato il l”egame tra Medicina lucana e Scuola medica napoletana in età moderna”
La mostra “Scienza, Carità, Arte negli Antichi Ospedali d’Italia” è stata allestita e illustrata al pubblico dai curatori Gennaro Rispoli, Carmen Caccioppoli e Biagio Lafratta. La mostra, ad ingresso gratuito si potrà visitare fino al 27 giugno con i seguenti orari: dalle 10 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 21.
La fotogallery della mostra mostra “Scienza, Carità, Arte negli Antichi Ospedali d’Italia” e del convegno (foto www.SassiLive.it)