Nell’Aula Magna del Campus dell’Università si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2018-2019 della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici (SSBA-UNIBAS).
La lezione inaugurale, tenuta dal professore Dimitris Roubis, è stata dedicata alla figura di Eva Palmer (1874 – 1952) che, insieme al poeta greco Anghelos Sikelianòs, ha realizzato in Grecia (area archeologica di Delfi) le “Feste Delfiche” nel 1927 e nel 1930. Si tratta di un evento straordinario che ha avuto un grande impatto nella società di allora, articolato in più manifestazioni culturali e atletiche, compresa la prima rappresentazione di Prometeo Incatenato di Eschilo nel teatro antico di Delfi.
La cerimonia, dopo la consueta rassegna delle attività della Scuola, si è conclusa con la performance “Ut pictura poesis. Poesie, arpe e archeologia”, a cura della compagnia teatrale “L’Albero” con letture di poesie dell’attrice Alessandra Maltempo, selezionate da opere di poeti greci del ‘900, in primis Kostantinos Kavafis, legate a temi di ispirazione archeologica e letteraria del mondo ellenico. Le poesie saranno accompagnate dalla musica delle allieve arpiste e di Annunziata Del Popolo del Conservatorio Statale E.R. Duni di Matera. Sullo sfondo, le fotografie di paesaggi e manufatti antichi eseguite nel periodo tra le due guerre mondiali sono scatti di Nelly’s, la fotografa greca d’avanguardia più nota e quotata in Grecia in quel periodo.
La performance musicale è stata promossa in collaborazione con il Conservatorio E.R. Duni di Matera ed è parte di Universa Musica, rassegna di lezioni spettacolo dell’Università della Basilicata.
Al termine una degustazione di vini con piccolo buffet sarà gentilmente offerta dalla condotta Slow Food Magna Grecia Metapontum, dall’Associazione Cuochi Materani e dal Consorzio Tutela Vini Matera Doc.
Sarà inoltre possibile visitare le mostre allestite negli spazi interni del Campus dal titolo “Il mito scolpito. La mitologia classica nella scultura dell’800” (a cura del prof. Dimitris Roubis e della prof.ssa Mariadelaide Cuozzo), “Oinos. Le strade del vino dall’antichità al Medioevo”, “Profili di Donna” (a cura del prof. Dimitris Roubis) e “Satrianum. Mezzo secolo di ricerche archeologiche” (a cura della prof.ssa Francesca Sogliani).
“La Scuola – ha aggiunto la Direttrice prof.ssa Sogliani – è quest’anno alle soglie del suo primo trentennio di attività e continua a rappresentare un punto di riferimento importante per la formazione degli archeologi grazie all’attenzione rivolta dal corpo docente ai diversi ambiti disciplinari che spaziano dall’archeologia, alla diagnostica, alla legislazione e alla comunicazione del patrimonio archeologico. I numerosi progetti di ricerca sul campo, svolti nell’ambito del Progetto CHORA – Laboratori di Archeologia in Basilicata, unitamente alle ricerche archeologiche di molti dei docenti della Scuola, denotano il forte rapporto con il territorio della Basilicata e più in generale dell’Italia meridionale e la sinergia con i vari enti pubblici che si occupano di gestione, tutela e valorizzazione del patrimonio archeologico e culturale. La Scuola inoltre è impegnata nella sperimentazione e nel potenziamento dei percorsi di divulgazione e condivisione della conoscenza relativa ai “patrimoni archeologici”, attraverso il coinvolgimento degli allievi e dei docenti, di collaboratori e di professionisti, delle Associazioni e delle comunità cittadine, delle Scuole e delle Istituzioni che insieme partecipano alla realizzazione degli eventi organizzati nell’ambito dei tanti progetti di ricerca archeologica sul territorio regionale”.
Apr 12