“Oggi è un giorno importante per la nostra comunità e per l’Ateneo, che è un pezzo importante della Basilicata. Sono emozionato a tornare nell’Ateneo in cui ho vissuto un pezzo della mia vita. E’ un giorno bello, che tutta la comunità regionale deve rivendicare come un successo rilevante, e rappresenta una mattonella per il futuro, non un passo fine a se stesso ma un punto di partenza per migliorare la nostra comunità. Dentro questa crisi e questo tempo drammatico proviamo a indicare la strada di una opportunità. Spero che l’avvio di questo corso di laurea possa favorire un sistema di relazioni il più aperto possibile, internazionale e capace di connettersi con i grandi flussi e le dinamiche che si aprono a livello globale”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza, che è intervenuto oggi nella cerimonia di inaugurazione del Corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia dell’Unibas.
Una scelta che, come aveva sottolineato in precedenza il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, “potenzia l’offerta formativa, in un ambito peraltro cruciale per il nostro Paese, quale è quello della sanità. Un mondo chiamato a raccogliere grandi sfide, sia per i continui sviluppi nell’ambito dei saperi e delle conoscenze disciplinari, sia per le innovazioni apportate dalla disponibilità di sempre più avanzate tecnologie. Un mondo nel quale noi tutti riponiamo grandi speranze per vedere migliorare le nostre condizioni di vita, la nostra capacità di cura. Il futuro della Basilicata dipende anche dai medici che si formeranno in questa facoltà, ai quali auguriamo di poter costruire qui la propria vita professionale. Senza l’investimento in capitale umano non c’è futuro. Migliorare e rendere efficiente la sanità è dunque un obiettivo primario di questa legislatura”.
L’incontro, che si è svolto nell’aula magna dell’Unibas di Macchia Romana, è stato moderato dal caporedattore della TGR Rai Basilicata Oreste Lopomo, che ha sottolineato come il nuovo corso di laurea “è un ulteriore tassello di un progetto di sviluppo partito 30 anni fa, nel post terremoto, che va nell’ottica dello sviluppo delle coscienze in particolare nel campo sanitario”.
Alla presenza delle autorità civili, militari e religiose (fra gli altri il prefetto di Potenza Michele Campanaro, il vescovo di Potenza Mons. Salvatore Ligorio, gli assessori regionali Francesco Fanelli, Rocco Leone e Gianni Rosa, il presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala, i consiglieri regionali Luca Braia, Roberto Cifarelli, Tommaso Coviello, Gianni Leggieri, Piergiorgio Quarto, Mario Polese, Carlo Trerotola e Massimo Zullino, il sindaco di Potenza Mario Guarente, il presidente della Provincia di Potenza Rocco Guarino), il rettore dell’Unibas Ignazio Marcello Mancini, che ha introdotto i lavori, ha parlato di “un evento di portata storica per la Basilicata”, invitando tutti “a spendersi con il massimo impegno nella consapevolezza dei grandi vantaggi che dal suo buon esito potranno derivare all’intera regione”.
Mentre la ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, collegata in videoconferenza, ha parlato di “un punto molto importante per lo sviluppo del futuro della medicina italiana” e si è detta “convinta dell’importanza di una formazione che tenga conto dei grandi cambiamenti che abbiamo su tutti i territori italiani, per portare assistenza e aiuto a livello territoriale”. Ha inoltre insistito sul compito delle Facoltà di medicina: “Mantenere una tradizione che ci ha reso più attenti ai bisogni dell’uomo, ma con attenzione ai progressi tecnologici”, augurando “soprattutto alle nuove studentesse e ai nuovi studenti di poter gioire, come mi è capitato nel passato, di un percorso unico e fondamentale per la vita”.
Stefania Basili, presidente della Conferenza permanente dei Presidenti dei Consigli di Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia e professore ordinario di medicina interna alla Sapienza di Roma, ha tenuto una lectio magistralis su “Le tre ‘S’ per diventare un buon medico: l’esempio della medicina di genere”, sottolineando tra l’altro “quanto è importante che si producano medici in grado di entrare immediatamente in servizio, con la pandemia”, ed evidenziando la necessità di “aggiustare la spirale educativa, con un circolo virtuoso che riguarda i metodi di apprendimento ed i bisogni formativi”.
“L’istituzione del Corso di laurea in Medicina e Chirurgia nell’Università degli studi di Basilicata potenzia l’offerta formativa, in un ambito peraltro cruciale per il nostro Paese, quale è quello della sanità. Un mondo chiamato a raccogliere grandi sfide, sia per i continui sviluppi nell’ambito dei saperi e delle conoscenze disciplinari, sia per le innovazioni apportate dalla disponibilità di sempre più avanzate tecnologie. Un mondo nel quale noi tutti riponiamo grandi speranze per vedere migliorare le nostre condizioni di vita, la nostra capacità di cura”. Lo ha affermato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, in occasione dell’inaugurazione del Corso di Laurea Magistrale in medicina e chirurgia all’Unibas.
“Il futuro della Basilicata – ha sottolineato Bardi – dipende anche dai medici che si formeranno in questa facoltà, ai quali auguriamo di poter costruire qui la propria vita professionale. Senza l’investimento in capitale umano non c’è futuro. Migliorare e rendere efficiente la sanità è dunque un obiettivo primario di questa legislatura così come la creazione di nuova occupazione operando su due fronti: quello della immissione di nuove leve nelle strutture pubbliche, quello della creazione di fattori contesto per incentivare investimenti e far nascere nuove imprese. In questa prospettiva stiamo per dare il via ad una nuova stagione di concorsi – dopo lunghi anni di assenza di queste opportunità. Lo faremo affidando tutta la procedura a un ente terzo, costituendo commissioni esclusivamente di membri esterni, integralmente sorteggiati. Si tratta di un passo decisivo per colmare vuoti e rigenerare il sistema pubblico, incluso quello sanitario, con l’apporto di nuove energie, e di competenze, offrendo appunto la possibilità di nuovi posti di lavoro. L’occasione dei concorsi sarà anche il test per verificare il ritorno della meritocrazia, l’opportunità per rivitalizzare un clima di fiducia in un tempo che guarda con sospetto questi appuntamenti e che ha allontanato intere generazioni dalla nostra terra. Questo è ciò che noi vogliamo che non accada più”.
“Alle nuove generazioni noi vogliamo dire: tornate in Basilicata. Qui ci sono opportunità inedite, qui vogliamo rimuovere i troppi ostacoli che hanno fatto sì che la Basilicata non fosse più una terra per i giovani; qui c’è lo spazio per realizzare i vostri sogni. A tal fine convocherò quanto prima il forum dei giovani, i rappresentanti degli studenti universitari, i giovani amministratori e i giovani imprenditori, per un confronto aperto sui temi strategici che riguardano lo sviluppo della Basilicata a partire da quanto ipotizzato nel Piano strategico regionale. Il futuro della Basilicata non può costruirsi senza l’apporto dei giovani. I politici possono vincere tutte le elezioni che vogliono, ma se intere generazioni vanno via, i politici hanno perso. Un piano per il prossimo decennio ha la necessità di vedere i giovani attori protagonisti di una prospettiva nuova. Facendo queste affermazioni, so bene la responsabilità che vado assumendo. E non a caso ho scelto l’Università per ribadire questa mia volontà. Si tratta di sollecitare e mobilitare quell’apporto di creatività ed intraprendenza tipica del mondo giovanile. E su questa alleanza tra le nuove generazioni e il mondo del fare, della ricerca, della conoscenza, della produzione che ci attendiamo la ripresa delle nostre comunità”, ha ribadito il presidente della Regione Basilicata.
Inaugurato Corso di Laurea Magistrale in medicina e chirurgia all’Unibas di Potenza, intervento di Carlo Rutigliano, segretario regionale di Articolo Uno
«La giornata di oggi rappresenta un risultato di straordinaria importanza per la vita di tante ragazze e ragazzi e una fondamentale iniezione di fiducia per tutto il nostro territorio.» Lo ha dichiarato Carlo Rutigliano, segretario regionale di Articolo Uno, a margine della lectio magistralis del nuovo corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi della Basilicata.
«Investire sui giovani, – ha proseguito il segretario – offrire loro la possibilità di fare della Basilicata il luogo della propria formazione e della propria realizzazione personale e professionale, e non solo la terra in cui fare ritorno per le vacanze, è un importante segnale di speranza e l’unica via per garantire futuro alla Basilicata.
L’istituzione del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia – continua Rutigliano – è un fondamentale investimento strategico che va esattamente in questa direzione e da lucano, prima ancora che da segretario del suo partito, non posso che ringraziare il Ministro Speranza per il ruolo cruciale svolto nell’ottenerlo.
La sfida che abbiamo davanti è quella di utilizzare le risorse del PNRR per rafforzare la nostra sanità pubblica, far crescere rapidamente, accanto al sistema ospedaliero, la rete di medicina territoriale per rispondere ad una sempre crescente domanda di salute presente tra nelle persone dopo la fase più critica della pandemia.
Valorizzare al meglio il ruolo dell’Unibas e della facoltà di Medicina dentro questo fondamentale percorso deve essere, da oggi, motivo di impegno e sinergia per tutte le istituzioni locali.» ha poi concluso.
Inaugurato Corso di Laurea Magistrale in medicina e chirurgia all’Unibas di Potenza, intervento del Consigliere regionale Coviello (Fratelli d’Italia): “È motivo di orgoglio avere una futura classe di medici formata in terra lucana”
«Si è tenuta questa mattina nell’Aula Magna del Campus di Macchia Romana a Potenza, la lectio magistralis del nuovo corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi della Basilicata. Si tratta di un momento particolarmente atteso per gli studenti e per il mondo accademico lucano», è quanto afferma il consigliere regionale di FdI con delega alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, Tommaso Coviello. «La storia dell’Ateneo lucano – prosegue Coviello – è strettamente collegata al dramma del terremoto di Irpinia e Basilicata e a 41 anni da quel tragico evento possiamo affermare che anche la pandemia ed il suo carico di sofferenza, ha contribuito – con gli sforzi delle istituzioni regionali – ad aggiungere un ulteriore e prestigioso tassello all’offerta formativa dell’Unibas.Come ho già avuto modo di sottolineare, finalmente anche la Basilicata, come le altre Regioni del Mezzogiorno, potrà contare su una futura classe di medici formati in terra lucana e non può che essere motivo di orgoglio per contribuire a migliorare il servizio sanitario regionale e la qualità della risposta alla sempre più crescente domanda di “salute” e assistenza. La facoltà di Medicina – sostiene l’esponente di FdI – è una grande opportunità per mitigare il triste fenomeno della “fuga dei cervelli” e per accrescere il prestigio di una regione che ha tutte le carte in regola per diventare territorio di permanenza. La Regione Basilicata ed in primis il presidente Bardi, ha fermamente creduto nella possibilità di istituire, in tempi ragionevoli, la facoltà di Medicina per investire nel più nobile e meritevole settore: quello della formazione e dell’istruzione, con un ringraziamento doveroso al ministro della Salute, Roberto Speranza e al già ministro dell’Università Gaetano Manfredi. Il sogno a lungo rincorso si è concretizzato ma è necessario alzare l’asticella ed iniziare a programmare, anche grazie alle ingenti risorse del Pnrr, gli step successivi, lavorando affinchè possano, in futuro, essere attivati anche corsi di specializzazione post laurea e possa essere garantito un adeguato sostegno in termini di borse di studio. È necessario interrogarsi, ad esempio, sull’importanza del 118, sulla carenza di anestesisti riscontrata nei momenti più drammatici della prima ondata della pandemia o sulle difficoltà della medicina del territorio specialmente con i futuri pensionamenti: se ne prevedono, come recentemente sottolineato dal presidente dell’Ordine dei Medici, Filippo Anelli, circa 35mila entro il 2027. Auguro – conclude il consigliere Coviello – alle matricole che ho avuto modo di incontrare questa mattina, ovvero al nostro capitale umano, le migliori soddisfazioni universitarie e di coronare il sogno di indossare il camice bianco».
Inaugurato Corso di Laurea Magistrale in medicina e chirurgia all’Unibas di Potenza, intervento del Consigliere regionale Pittella (PD)
“Si chiude un percorso al quale abbiamo lavorato in tanti negli anni per vedere istituita la Facoltà di Medicina presso l’Ateneo Lucano. Nel formulare gli auguri di buon lavoro ai docenti e agli studenti, auspico che si lavori sin da subito per fare della Facoltà un propulsore di innovazione ed uno stimolo per il nostro sistema sanitario, in una logica di rete territoriale. Sarà necessario integrare la sua presenza nella riorganizzazione del Piano sanitario che, spero presto, vedremo redatto. E sarà sempre più fondamentale sostenere e promuovere il nostro piccolo ateneo perché sia punta di eccellenza e trattenga menti e capitale umano nella nostra Basilicata”. Lo dichiara il consigliere regionale, Marcello Pittella.
Inaugurato Corso di Laurea Magistrale in medicina e chirurgia all’Unibas di Potenza, intervento consiglieri regionali Braia e Polese (Italia Viva)
“Grande occasione che ora va sfruttata con un programma di investimenti decennale in un contesto complesso”
“L’inaugurazione del nuovo corso di laurea in Medicina e Chirurgia, che si è celebrata stamani nell’aula magna dell’Università degli studi della Basilicata a Potenza, è la conclusione di un percorso complesso e lungo che rappresenta una opportunità per i giovani lucani e per l’intero sistema lucano della conoscenza che va gestita nella migliore maniera”. Lo dichiarano il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese e il capogruppo di Italia Viva in Regione, Luca Braia che aggiungono: “Si tratta di una ottima cosa per chi ama la nostra regione e di un elemento che apre nuove prospettive di crescita e di rilancio per un intero territorio che ha bisogno di nuova linfa per incrociare un rilancio possibile ma non certo scontato. Non basta infatti l’apertura di un corso di laurea se non gli si costruiscono intorno condizioni favorevoli. Serve innanzitutto una intesa decennale tra i vari attori istituzionali in campo per determinare scelte strategiche che puntino alla specializzazione in alcuni ambiti complementari a tutto quello che succede ed esiste nelle altre regioni”. E ancora proseguono i due esponenti di Italia Viva: “Essere arrivati al taglio del nastro di un percorso che, ricordiamo, non è nato dall’oggi al domani ma partito ben 15 anni fa con diversi protagonisti istituzionali, è sicuramente una soddisfazione per una intera comunità. Sbaglia per questo, chi dovesse immaginare di attribuirsi tutti i meriti. In ogni caso si colma inoltre anche deficit storico, essendo la nostra regione l’unica sprovvista di un corso di laurea in Medicina, che va ad arricchire e qualificare tutto il sistema sanitario lucano messo a dura prova negli scorsi due anni per l’emergenza pandemica”. “Ad ogni buon conto la sfida ora va vinta anche in termini di qualità, di programmazione e di tenuta finanziaria dell’ateneo lucano. Tacere sulla complessità di tutta la questione non sarebbe saggio ma bisogna immaginare tutto in contesto di lancio del nuovo, puntellando l’esistente e guardando in prospettiva a quello che vorremmo fosse la Basilicata e il suo sistema sanitario e universitario tra 10 o 20 anni. Perché Medicina va ancorata a una dimensione, quella lucana, che non brilla certo di luce propria. La sanita lucana attuale, purtroppo, è ridotta ai minimi termini e spero che siamo tutti d’accordo non sarà la nuova facoltà universitaria a farla resuscitare in quanto i suoi effetti si vedranno solo in un futuro non immediato. Di certo oggi va detto grazie al Governo guidato da Mario Draghi che ha concesso alla Basilicata una grande chance che va colta programmando bene gli investimenti, puntando sul rafforzamento del capitale umano e tecnologico, sulla digitalizzazione compiuta e su una sanita di prossimità finalmente all’altezza”, concludono Polese e Braia.
Inaugurato Corso di Laurea Magistrale in medicina e chirurgia all’Unibas di Potenza, intervento consigliere regionale Leggieri (M5s)
Facoltà di Medicina dell’UniBas, una pagina importante per la regione
La cerimonia di inaugurazione della facoltà di Medicina dell’UniBas, alla quale ho partecipato, ha fatto emergere molti spunti di riflessione. Quello della Università della Basilicata inaugurato oggi è il 79° corso di Medicina in Italia. Dopo la laurea, i medici, in questa fase storica, vanno già sul campo.
Esiste inoltre un rapporto sinergico tra facoltà di Medicina e territorio. Stiamo faticosamente venendo fuori da una delle emergenze sanitarie peggiori della storia e la creazione di nuovi medici, anche qui in Basilicata, rappresenta un segnale di fiducia nel futuro. La sanità è uno snodo cruciale per la ripartenza dell’Italia e nell’ambito universitario sono tutti protagonisti: docenti e studenti. La cosiddetta comunità coeducante, come è stato riferito dagli accademici intervenuti nell’Aula Magna dell’UniBas, è protagonista della creazione dei migliori medici che si metteranno al servizio dei cittadini. Essere medico significa unire nello stesso professionista conoscenza, abilità ed attitudine.
Dalla sanità passa il benessere di tutti noi e in questo settore deve regnare la massima trasparenza non solo per la salute dei pazienti, ma anche per il buon funzionamento delle strutture sanitarie. Gli scandali nella sanità di qualche anno fa sono ancora una macchia difficile da togliere per la comunità regionale. Ecco perché con l’inaugurazione della facoltà di Medicina si apre una nuova confortante pagina. Il corso di studi deve essere parte integrante di tutto quanto è già presente sul territorio (gli ospedali ed il Centro di ricerca oncologica presente a Rionero in Vulture).
Agli studenti di medicina del corso di Laurea della neonata facoltà lucana, futuri medici che faranno il giuramento di Ippocrate, i miei più sinceri auguri per questo importante percorso accademico.