Il Comune di Matera ha scelto la sala conferenze di Palazzo Viceconte, nei Sassi di Matera, per il convegno che ha anticipato l’inaugurazione del Vicinato a Pozzo di Rione Malve, primo tassello per la realizzazione di un parco archeologico, storico e naturalistico che racconti la storia dell’uomo, dalle origini all’esplorazione dello spazio, costituito da una rete di aree tematiche: preistoria, civiltà rupestre (Alto Medioevo), civiltà contadina e città delle stelle.
Ad accogliere il pubblico il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, il docente universitario Amerigo Restucci, Ferdinando Felice Mirizzi, Professore ordinario di antropologia culturale di UNIBAS, Ivan Moliterni, critico cinematografico ed Esperto Cultura e Cinema del Comune di Matera e Adele Magnelli, International Project ManagerETT S.p.A., protagonisti di una tavola rotonda sul tema “Il valore di futuro del Vicinato dei Sassi”.
In tarda mattinata il taglio del nastro e la visita guidata al Vicinato a Pozzo, nel rione Malve, con accesso da via San Leonardo, a ridosso di via Bruno Buozzi.
Il Vicinato a Pozzo di Rione Malve è un luogo simbolo della storia recente di Matera, uno spazio urbano ricco di significati che in occasione dell’inaugurazione è stato raccontato tramite un percorso di allestimenti multimediali dislocati in diversi civici: la visita comincia da una postazione di gaming dedicata alla produzione del pane, simbolo della civiltà rurale, e prosegue verso una parete interattiva che anticipa i contenuti del Parco della Storia dell’Uomo.
Grazie all’utilizzo della tecnologia invisibile delle proiezioni immersive, agli storici filmati d’archivio di grande valore artistico e alle interpretazioni di alcuni attori professionisti che hanno vestito i panni di Adriano Olivetti, FriedrichFriedmann, Lidia De Rita, Carlo Levi, spiegando e raccontando come il vicinato della città sia il simbolo del pensiero moderno basato sul rapporto simbiotico tra l’essere umano e l’ambiente circostante, verrà enfatizzata l’unicità dei luoghi e saranno narrati nuovi punti di vista sul vissuto dei Sassi negli anni ’50.
Il progetto del Parco della Storia dell’Uomo, destinato a rappresentare il lascito culturale dell’anno di Matera Capitale europea della Cultura, è stato ideato dal Comune di Matera e concretizzato grazie all’attività di comunicazione dell’agenzia La Cosa e agli allestimenti e i contenuti della società ETT S.p.A.
Di seguito il report del convegno, la scheda dei sette civici che formano il “Vicinato a Pozzo” e la fotogallery dell’inaugurazione (foto www.SassiLive.it)
Inaugurato in mattinata a Matera il “Vicinato a Pozzo” il primo tassello del Parco della Civiltà Contadina che rientra nel più ampio progetto Parco della Storia dell’Uomo, un contenitore storico, archeologico e naturalistico che racconterà la presenza umana, sul territorio materano, dalla preistoria all’esplorazione dello spazio.
Il Vicinato a Pozzo è luogo simbolicamente importante della storia recente della città. Dallo studio dei suoi spazi abitativi e dei rapporti sociali che si sviluppavano al loro interno, Adriano Olivetti, ha tratto il lievito per le sue teorie sul concetto di comunità che trasferì nel progetto del Borgo rurale di La Martella. Il Vicinato a Pozzo di Rione Malve è quindi uno spazio urbano ricco di significati che riconducono all’identità culturale della città.
All’interno delle antiche abitazioni sarà ricostruito il racconto di questo periodo importante della storia della città. I protagonisti della “Matera-Laboratorio”, impersonati da attori professionisti, spiegheranno come il Vicinato della città, considerato come il simbolo della miseria del Mezzogiorno del Dopoguerra, sia invece una fucina del pensiero moderno basato sul rapporto simbiotico tra gli uomini e tra di essi e l’ambiente circostante. La narrazione è arricchita da storici e rari filmati d’archivio che esprimono, attraverso immagini straordinarie, la realtà del vissuto dei Sassi negli anni ’50.
“Il lungo percorso di recupero dell’identità culturale di Matera – spiega il Sindaco Raffaello de Ruggieri – è stato ispirato da persone che avevano l’obiettivo di rovesciare il cannocchiale della storia recente della città. Io sono stato un nano che ha camminato sulle spalle di giganti come Umberto Zanotti Bianco, Manlio Rossi Doria, Rocco Mazzarone, Adriano Olivetti, Friederich Friedmann, Lidia De Rita, Gilberto Marselli, Francesco Compagna. Persone che hanno trasformato la vita dei Sassi in modelli culturali e sociali da valorizzare e da presentare al mondo come idea di un futuro a dimensione umana.
Il Vicinato a Pozzo rappresenta il luogo fisico in cui questi modelli culturali e sociali hanno trovato sublimazione. Il Vicinato è abitazione, è stalla, è bottega, è spazio libero dove caricarsi di sole in attesa della notte; è il luogo della conversazione sociale, della serpeggiante dissonanza, anche verbale, tra uomini e donne; è lo spazio del gioco improvvisato e divertente dei bambini e dei ragazzi; è il luogo della traduzione della saggezza di detti e di atti comportamentali; è l’aria rasserenante della sentita esperienza comunitaria della solidarietà. Modello di tale fervore, il Vicinato a Pozzo del Rione Malve, è divenuto straordinario alambicco sociale per le ricerche e le proiezioni nel tempo in cui Matera fu Capitale Europea dell’antropologia, della sociologia e dell’urbanistica. Questo tassello del Parco della Civiltà Contadina è quindi quello che dà il senso dell’identità di Matera e nel contempo rappresenta il valore storico-culturale che questa città esprime nel mondo contemporaneo”.
Il Parco della Storia dell’Uomo è un progetto ideato dal Comune di Matera ed è destinato a rappresentare il lascito culturale dell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura.
“In questi spazi geografici che si sono fatti storia – sottolinea il Sindaco di Matera – racconteremo la vita di questo territorio dai buchi neri delle grotte paleolitiche a quelli neri dell’universo, attraverso il Planetario che sorgerà all’interno del Centro di geodesia spaziale dell’ASI. La città viva più antica del mondo, proporrà un’unica ed eccezionale rete di parchi tematici: Preistoria, Civiltà Rupestre (Alto Medioevo), Civiltà Contadina e Città delle Stelle. La vita dell’uomo inizia negli stessi luoghi da cui oggi ha origine, ottomila anni dopo, il suo futuro. È questa la sfida che parte da Matera, città del Sud, per ridare un ruolo a tutto il Mezzogiorno”.
Il Parco della Storia dell’Uomo stato realizzato nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo della Presidenza del Consiglio dei Ministri (CIS), che ha in Invitalia il suo soggetto attuatore.
Il Vicinato a Pozzo, inserito all’interno del Parco della Civiltà Contadina, ha preso vita grazie al progetto, ai contenuti e all’allestimento multimediale di ETT S.p.A. e l’attività di comunicazione de La Cosa S.r.l.
Sintesi della tavola rotonda “Il valore di futuro del vicinato dei Sassi”
È stato inaugurato questa mattina il Vicinato al Pocco, il primo tassello del parco della Storia dell’Uomo con cui Matera racconta gli ottomila anni di storia della presenza umana sul suo territorio, dalla Preistoria allo Spazio, dalla Civiltà Rupestre alla Civiltà Contadina. Il vicinato del Rione Malve è simbolo dell’identità comunitaria della città ed è inserito nella più ampia narrazione del periodo della Civiltà Contadina. Questo luogo è stato oggetto di studi sociologici e antropologici ed oggi ha ripreso vita attraverso le voci dei protagonisti di quella stagione straordinaria della città.
Il sindaco Raffaello De Ruggieri, intervenuto nella conferenza stampa, ha ricordato che “il progetto racconta una Matera che ha ispirato Olivetti, Levi, Friedman e De Rita”. Il sindaco ha poi reso noto il cronoprogramma della realizzazione del Parco della Storia dell’Uomo: “Il Parco della Preistoria dovrebbe essere inaugurato entro aprile 2020, entro giugno dovrebbero essere fruibili il Parco della Civiltà Rupestre e la Città dello Spazio e a fine 2020 il Parco della Civiltà Contadina.
La tavola rotonda sul tema “Il valore di futuro del vicinato dei Sassi” moderata dal giornalista Andrea Di Consoli, ha visto la partecipazione del prof. Amerigo Restucci, Rettore dell’Università IUAV di Venezia; del prof. Ferdinando Felice Mirizzi, docente di antropologia culturale all’Unibas; Ivan Moliterni, critico cinematografico e consulente del comune di Matera e di Adele Magnelli, International Project manager ETT S.p.a.
La tavola rotonda è stata preceduta dalla proiezione del video “Matera. Tempo infinito.” che ha presentato ispirazione genesi e progetto del Parco della Storia dell’Uomo.
Dopo i saluti del sindaco di Matera è intervenuto il prof Mirizzi: “È necessaria una nuova antropologia. Le scienze antropologiche possono raccontare il ruolo delle città con i tempi lunghi della ricerca in contrasto con i tempi della comunicazione che sono invece più immediati e veloci”. Il prof. Restucci, invece, si è soffermato in particolare sul concetto di vicinato che dopo “Cristo si è fermato ad Eboli” di Carlo Levi viene esplorato in tutte le sue forme: “Il vicinato era un sistema di valori che, tra le altre cose, vedeva la donna protagonista e manteneva vivi i rapporti interpersonali. Questo valore si perse nei nuovi abitati dove la nuova popolazione trovò le case ma non più i vicini”.
Ivan Moliterni nel prendere la parola ha evidenziato che il suo lavoro di consulenza per la selezione dei filmati utilizzati per le istallazioni, si è basato sul recupero del materiale di archivio per il periodo cha va dalla fine degli anni quaranta alla fine degli anni sessanta.
Il sindaco, sollecitato dalle domande del moderatore, ha voluto sottolineare come questo governo municipale stia cercando di dare un senso di unificazione sociale dove vecchia e nuova borghesia si incontrano per dare vita ad una nuova economia che deve necessariamente passare tra identità e tecnica, tra tradizione e innovazione. “Dobbiamo restare sempre eretici, aggiunge De Ruggeri, il pessimismo è immobilismo, la fiducia è movimento”.
Al termine della tavola rotonda i giornalisti ed il pubblico presenti si sono recati per l’inaugurazione ed una prima visita al Vicinato a Pozzo dove hanno potuto apprezzare le installazioni multimediali, in un viaggio emozionale incentrato su suggestioni ambientali e visive.
Il Parco della Storia dell’Uomo è stato realizzato nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha Invitalia come soggetto attuatore.
Il Vicinato a Pozzo, inserito all’interno del Parco della Civiltà Contadina, ha preso vita grazie agli allestimenti multimediali di ETT s.p.a. e all’attività di comunicazione de Lacosa s.r.l.
Esperienza multimediale
L’esperienza multimediale creata per il Vicinato a Pozzo di Rione Malve punta a raccontare non solo la vita quotidiana al tempo del Vicinato, tipica conformazione urbana materana, ma anche i profondi mutamenti sociali che avvennero a partire dalla seconda metà del secolo scorso, quando le condizioni di vita nei Sassi si posero al centro dell’attenzione nazionale.L’esperienza di visita è incentrata sulla “Matera-Laboratorio”, fucina del pensiero dei più grandi sociologi, antropologi, architetti e urbanisti del tempo. L’allestimento immersivo sviluppato nei Civici,antichi ambienti abitativi, non presenta la classica esposizione di oggetti agricoli della Civiltà Contadina ma si sviluppa intorno alla scelta di utilizzare la tecnologia “invisibile” delle proiezioni immersive. Tale scelta rispetta ed enfatizza l’unicità dei luoghi completamente restaurati e trasporta i visitatori in un viaggio emozionale incentrato su suggestioni ambientali e visive. Puntando alla presentazione di nuovi punti di vista sul vissuto dei Sassi negli anni ’50, i contenuti proiettati nascono dall’unione di storici e rari filmati d’archivio, di grande valore artistico e in grado di restituire un’immagine poco nota della città,interpretazioni attoriali dei personaggi di spicco delle vicende trattate e colonne sonore originali.
Corte del Vicinato a Pozzo
All’ingresso nel Vicinato a Pozzo, i visitatori sono accolti da suggestioni visive che, sotto forma di parole, vengono stese al sole come un tempo le donne materane facevano con il bucato. Al contempo, suggestionisonore animano la corte, grazie a un impianto sonoro diffuso che con audio ambientale trasmesso in loop riproduce il vociare tipico del Vicinato degli anni ’50, luogo vivo e brulicante di persone.
Civico 60 – Entry Point
Oltre alla classica forma di accoglienza, il primo ambiente interno del percorso di visita presenta uno Slider, composto da un monitor 86” scorrevole su un binario anteposto ad una Lightbox, un pannello a parete in tessuto, retroilluminato e graficato per rappresentare la profilazione dell’attuale città di Matera.Lo scorrere del monitor sul binario viene intercettato da lettore di tag NFC posto sul retro del monitor e necessario per la lettura di ulteriori tag NFC alloggiati all’interno della parete graficata. A ogni tag NFC presente in parete graficata corrisponde un contenuto video che viene attivato in maniera interattiva dal visitatore facendo scorrere il monitor lungo il binario. I contenuti video anticipano i contenuti dei quattro Parchi che compongono il Parco della Storia dell’Uomo, incuriosendo il visitatore e preparandolo ad una più ampia esperienza di visita.
In relazione al Parco della Civiltà Contadina, una postazione di serious gamingpropone un approfondimento circa la produzione del pane, simbolo della civiltà rurale. Tramite un monitor touch capacitivo 55” il visitatore accede a contenuti di dettaglio attivabili da 5 card contenenti tag NFC e che riproducono fotografie di tipici timbri del pane. Un lettore di tag NFC riconosce la card scelta dal visitatore e ne attiva il contenuto di approfondimento sulle tradizioni e l’iconografia legate ai timbri del pane. A conclusione dell’esperienza di gaming, il visitatore può creare il proprio timbro personalizzato e inserirlo in una cartolina caratterizzata da grafica vintage che può inviare al proprio indirizzo mail, come un moderno souvenir dal sapore antico.
Civico 66 – La Vicinanza
Nel Civico che introduce i visitatori al vivo della narrazione, il Vicinato prende vita nella voce di una donna che racconta l’andamento della vita delle famiglie e le dinamiche delle relazioni di “vicinanza” fino al momento in cui l’opinione pubblica viene a conoscenza delle condizioni di vita nei Sassi e la ciclica quotidianità viene interrotta dall’arrivo di studiosi e giornalisti. Grazie ad una Masked Projection a paretededicata unicamente alla voce del Vicinato che accompagna rari materiali cinematografici, anche sfuggiti alla censura, i visitatori vengono introdotti alla scoperta del Vicinato come inusuale struttura sociale.
Civico 61 – Carlo Levi
Il Civico è dedicato all’autore che riuscì con le sue opere a raccontare al mondo le condizioni di vita degli abitanti dei Sassi, portando alla luce non solo la miseria e la durezza della vita contadina ma anche i valori ancestrali e la dignità che la pervadevano. Grazie ad una Masked Projection a parete frontale, Levi racconta il risveglio della coscienza intellettuale italiana, con il supporto di immagini che mostrano il dettaglio e il realismo della sua opera pittorica. Una Masked Projection a parete laterale presenta una suggestiva animazione grafica, in cui le parole chiave del pensiero del Levi prendono forma e restano impresse nella memoria. La multiproiezione su pareti non contigue è resa possibile da un sistema di gestione della sincronia.
Civico 62 – Adriano Olivetti
Nel Civico dedicato all’imprenditore e presidente dell’INU si descrive la linea di pensiero che lo portò a comprendere che le necessità degli abitanti dei Sassi, urbanistiche e sociali, non potevano essere soddisfatte con un intervento progettuale calato dall’alto. Tale pensiero lo potrò a creare un’equipe interdisciplinare che analizzò le dinamiche culturali dei Vicinati e incluse rappresentati della popolazione nella stesura dei progetti per le nuove soluzioni abitative. Olivetti presenta il suo pensiero, ancora attuale, grazie ad una Masked Projection a parete frontale, mentre una Masked Projection a parete laterale offre suggestioni grafiche che accompagnano parole e immagini. La multiproiezione su pareti contigue è resa possibile da un sistema di gestione della sincronia.
Civico 63 – Friedrich Friedmann
Nel presente Civico si affrontano difficoltà che sociologo di origini tedesche affrontò in relazione alla necessità di spostare un impressionante numero di persone dalle loro case e abitudini di vita nelle nuove soluzioni abitative. Friedmann racconta il primo esempio di applicazione delle scienze sociali all’urbanistica, in cui lo studio del territorio anticipa la progettazione, grazie ad una Masked Projection frontale su telo di tripolina che presenta suggestive immagini della vita nel nuovo borgo de La Martella.
Civico 65 – Lidia De Rita
L’indagine psicometrica relativa al sistema dei Vicinati, i rapporti sociali tra le famiglie che li abitavano e il legame caratterizzante il “vincolo di vicinanza”, connesso all’unicità della struttura urbanistica, sono raccontati nel Civico dedicato alla giovane psicologa dell’Università di Bari. Con una Masked Projection a parete frontale, il visitatore conosce gli aspetti positivi della capacità di condivisione di una società viva e pulsante.
Civico 64 – Una notte al Vicinato
Nell’ultimo Civico del percorso i visitatori vengono invitati a sedersi, rivisitando l’esperienza di visita e toccando le più profonde corde emozionali e cognitive. Nella fase conclusiva dell’esperienza di visita la narrazione viene affidata alla Masked Projection in unamultiproiezione immersiva su pareti contigue. La soluzione tecnologica, creata con l’utilizzo di 5 proiettori sincronizzati e un sapiente lavoro di sound design veicolato da casse direzionali, rende vive suggestioni oniriche tratte dal libro “La vita agli Inferi” di Nicola Morelli, scultore e saggista materano.
La fotogallery dell’inaugurazione del Vicinato a Pozzo di Rione Malve (foto www.SassiLive.it)
Presentazione Vicinato a Pozzo in power point