Contrade di Potenza: partire dalla storia per programmare il presente. Con questo scopo domenica 24 ottobre si è tenuto, presso il Circolo Angilla Vecchia di Potenza, un incontro dedicato al ricordo del geometra del Comune di Potenza Salvatore Fiorellini recentemente scomparso. Fiorellini entra al Comune nel 1961 come geometra addetto alle opere per il miglioramento della vita nelle campagne. Per la realizzazione dei collegamenti viari Fiorellini riesce a coinvolgere politici e dirigenti a redigere un atto per la cessione gratuita al Comune dei suoli necessari. I cittadini, fidandosi completamente di “Don Salvatore” fanno la fila davanti al suo ufficio per cedere le aree. La progressiva costruzione avviene centellinando le poche risorse a disposizione. Fiorellini si distingue anche nella progettazione dell’ampliamento della rete idrica e nella difficile gestione dell’emergenza idrica. Forte della sua conoscenza del territorio e della sua capacità di coordinare i fontanieri comunali, organizza manovre di apertura e chiusura delle condotte per ottimizzare le scarse risorse. Nelle annate siccitose, quando le manovre non erano sufficienti, il telefono di Fiorellini diventa incandescente. Ma la sua disponibilità e pazienza con l’utenza testimonia la sua propensione ad essere dipendente pubblico, votato al bene comune.
Dopo il ricordo di Fiorellini il professor Gaetano Fierro ha ricostruito i progressi compiuti dal Comune nelle contrade negli anni 60-70-80. Tra questi: la realizzazione di scuole con annesso indotto locale per la preparazione dei pasti, la costruzione di piccole chiese, l’organizzazione di rappresentazioni teatrali. “Per mantenere vivo il rapporto con i residenti delle contrade – ha ricordato Fierro- favorivamo la costituzione di gruppi di ascolto che individuavano un referente capozona. In questi contesti maturavano anche le candidature alle elezioni comunali”.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti cittadini provenienti da Valle Paradiso, Avigliano Scalo, Ciciniello, Piani del Mattino, Dragonara, Poggio Cavallo e Giarrossa. Le emergenze attuali sono: l’esclusione dalla fibra ottica, la realizzazione di condotte gas e fogna, la pulizia dell’erba al ciglio strada, il presidio della Polizia municipale per la sicurezza e per il controllo dello smaltimento di rifiuti. Su tali questioni – è stato detto – bisognerebbe attestare tecnici e dirigenti comunali che conoscono e presidiano il territorio. Anche l’esperienza dei Comitati di quartiere è andata scemando per la difficoltà a costruire un rapporto periodico di rendicontazione tra cittadini e referenti politici. Il presidio delle contrade – ha evidenziato il Prorettore Unibas – Antonio De Franchi- è importante anche dal punto di vista ambientale, considerato che spesso la gestione idrografica e affidata solo chi vive in queste aree. Sul potere di controllo dei consiglieri di opposizione si sono incentrati gli interventi di Rocco Pergola, Franco Flore, Pierluigi Smaldone e Vincenzo Telesca. “Abbiamo dato il tempo alla nuova Giunta di insediarsi – hanno detto. Oggi, a bilancio di metà mandato e alla luce degli obiettivi non raggiunti, intendiamo riformulare nuove proposte e, in caso di ulteriori disattenzioni, intendiamo concretizzare un discorso politico di alternanza”. “La rinascita di Potenza parte dalla rinascita delle contrade – ha detto il professo Fierro. Allo stato attuale sembra che sia il centro-destra sia il centro-sinistra siano privi di strategie. Il risultato è la disaffezione politica e il non voto. Come Circolo Angilla Vecchia – ha concluso Fierro- abbiamo l’esigenza di analizzare queste dinamiche per formulare proposte finalizzate a far tornare, tra chi amministra e chi controlla, rinnovato amore per la città di Potenza”.