Laboratori di realtà virtuale, geografia dantesca, ambientazione e riprese in esterna nel quartiere e in città. E ancora, teatro delle ombre, musiche, letture e declamazioni. Sono alcune delle attività messe in campo dalla secondaria di primo grado Nicola Festa di Matera per il Dantedì, la Giornata nazionale dedicata al Sommo Poeta, che ricorre il 25 marzo, giorno in cui, secondo gli studiosi, è cominciato il viaggio di Dante Alighieri nei tre regni dell’Aldilà, nella sua Divina Commedia. Un viaggio portentoso e straordinario attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso, capace di affascinare ancora oggi i lettori di tutto il mondo, dai più grandi ai più piccini. E come tutti i viaggi, la Divina Commedia racconta e propone un percorso di crescita. Quest’anno, tuttavia, il Dantedì della Nicola Festa, si “allunga” nelle settimane a venire, proprio a causa della grande varietà delle azioni intraprese.
Dante Alighieri è una figura centrale per la cultura del nostro Paese: in Italia non esiste città o paesino che non abbia una viao una piazza intitolata a Dante e anche la persona meno avvezza allo studio ne conosce l’inconfondibile sagoma, raffigurata anche sulla moneta da due euro. Fu proprio Dante Alighieri a conferire dignità letteraria al volgare fiorentinoche divenne,grazie a lui,una lingua vera e propria, alla base dell’italiano. Alcuni studiosi contemporanei, con paragoni un po’ arditi in verità, hanno trovato somiglianze culturali tra l’uso del volgare fatto da Dante e il rap, il genere musicaleattuale caratterizzato dalla ritmica molto scandita, rime frenetiche, assonanze e allitterazioni, uso del linguaggio di strada, temi scottanti a carattere sociale o politico, spesso di protesta. Anche per questi motivi i giovani capiscono e amano Dante.
Dante è anche un grande motivatore perché insegna a vivere la libertà, a sognare in grande, a riconoscere i propri limiti e le proprie paure, a fidarsi dei veri maestri, a vedere oltre le apparenze e a leggere in modo intelligente l’attualità.Due cose in particolare Dante può insegnare ai nostri giovani: la coerenza tra il pensiero e l’azione e la tensione etica per la giustizia. I tanti percorsi messi in atto nelle diverse classi coinvolgono la lingua italiana, la musica, l’arte, la geografia, lo studio del territorio, la cittadinanza attiva, l’uso consapevole delle tecnologie. Un ringraziamento speciale va a tutti i docenti che stanno accompagnando i ragazzi in questo viaggio autentico e importante alla scoperta di sé e dell’altro. Un’opera corale proprio come è la Divina Commedia.
Mar 25