Un futuro per tutti …il passaggio alla scuola secondaria superiore.
Al via da martedì 4 gennaio le iscrizioni online delle studentesse e degli studenti all’anno scolastico 2022-2023 fino al prossimo 28 gennaio. Si tratta di un momento sicuramente importante per il futuro dei prorpi figli che può essere vissuto con grande apprensione, in particolar modo dai genitori di alunni con certificazione, per diverse ragioni.
Nel passaggio dalle medie alle superiori i genitori si pongono diversi dubbi e, effettivamente , il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola superiore rappresenta, nella maggior parte dei casi, un cambiamento radicale rispetto ai cicli scolastici precedenti.
In primis ci si separa dall’istituto comprensivo che spesso si inizia a frequentare alla scuola d’infanzia. Da un ambiente familiare, conosciuto e tutelante, si fa il “salto” verso una nuova struttura, il più delle volte non vicina a casa, con regole e aspettative completamente diverse rispetto a quelle apprese fino ad ora.
Per genitori di alunni con certificazione, questo momento, se non opportunamente supportato, può essere vissuto con grande apprensione, per diverse ragioni. In primo luogo ci si scontra nuovamente con una realtà non sempre facile da gestire emotivamente. La scuola superiore abbraccia una fascia d’età che parte dall’adolescenza e arriva quasi all’età adulta. Da qui possono sorgere aspettative rispetto a come potrà realizzarsi il proprio figlio. In un mondo dove è difficile pensare che la diversità di ciascuno sia una ricchezza, la gestione della disabilità, soprattutto alla scuola superiore, non sempre garantisce adeguate attenzioni.
In secondo luogo, nello scegliere la scuola superiore più adatta, sorge la preoccupazione rispetto a quale scelta sia la più adeguata tra una scuola professionale, un istituto tecnico e un liceo, se avviare il proprio figlio ad una professione specifica, scegliendo una scuola di tre anni oppure di cinque, e così via.
Ancora più difficile diventa la scelta se non c’è la possibilità di usufruire di un sostegno nella gestione pratica della vita scolastica.
È questo il caso sottoposto all’attenzione dell’amministrazione comunale di Montescaglioso dalla scuola e dalla famiglia di un alunno certificato che si accinge a frequentare la scuola superiore di secondo grado , a 20 km dalla propria città. Nella mattinata del giorno 18 gennaio si è concretizzata un’idea nata dalla determinazione e forza di una famiglia che affronta la realtà del mondo dell’ autismo ogni giorno.
Nell’incontro tenutosi presso l’Istituto Comprensivo ‘Palazzo-Salinari’, la dott.ssa neuropsicologa Maroscia Emilia ha rilasciato suggerimenti riguardo l’alunno, nati da una precedente osservazione dello stesso, nel suo contesto scolastico.
L’incontro ha creato una sinergia progettuale di soggetti del mondo scuola, tra cui i docenti di sostegno , prof.ssa Laterza Lucianna, il prof. Bruno Marco e l’educatrice sociale Morano Stella, i docenti curricolari , prof.ssa Bubbico Antonia, prof.ssa D’Elia Marilena e la coordinatrice GLI Flores Rosa, insieme alle Istituzioni locali, tra cui l’assessore alle politiche sociali Fortunato Francesca e l’assessore all’Istruzione Buonsanti Pietro e la famiglia dell’alunno Nunzio Panico.
La prima parte dell’incontro ha riguardato un confronto formativo tra la dott.ssa neuropsicologa e i docenti di sostegno dell’alunno Panico e l’educatrice sociale per definire gli obiettivi e le competenze rintracciate, funzionali al futuro prossimo dell’alunno con uno sguardo completo e lungimirante. Parlare di integrazione di un alunno autistico vuol dire incentrate il suo percorso nel mondo scuola, ma anche nel sociale , attraverso la figura di un educatore sociale selezionato. Le Istituzioni locali si sono mostrate coo-partecipi nel voler costruire il ‘dopo’ dando la loro disponibilità nel sostegno alla famiglia dell’alunno Panico.
L’augurio che la dirigente Carmela Gallipoli e la scuola tutta fa a Nunzio, come a tutti i ragazzi diversamente abili, è che possano realmente essere integrati e usufruire dei servizi e dei diritti che spettano loro e, intanto, si continua a lavorare per garantire loro la massima cura e attenzione.