“Kalendarium Poesia e Diritto”, poetessa materana Antonella Pagano autrice del prezioso Lunario.
Sembra essere l’anno dei calendari per lei questo 2022?
E’ vero, in Ottobre 2021 è uscito, il mio Kalendarium 2022 e il 7 gennaio appena passato Ius Femina 2022 in cui ho solo prestato il volto in segno di condivisione dei valori di Legalità Giustizia e Solidarietà sociale dell’Associazione “IusGustando e IusDisputando Simposi Giuridici” fondata e animata dall’Avv. Antonella Sotira.
Qual’è la genesi del Suo Kalendarium?
E’ una storia appassionante; Lei sa bene che sono animata da una appassionata inesausta curiosità e che la conoscenza è il cratere e il braciere della mia vita dentro cui sobbolle tutta la passione; orbene, era un bel po’ di tempo che indagavo la poesia dalla prospettiva di coloro che nel tempo l’hanno scritta, curiosa di sapere cosa facessero nella vita oltre che scrivere poesia; da questo peculiare punto di osservazione ha preso ad emergere la coincidenza per la quale molti grandi nomi della poesia e della letteratura nella vita erano notai, avvocati, giuristi insomma. L’indagine, mano a mano che andava avanti, certificava sempre più l’alleanza tra diritto e poesia, così mi sono spinta, secolo dopo secolo, fino a Pier della Vigna, il grande uomo che dirigeva la Curia, il Tribunale dello Stupor Mundi, Federico II di Svevia. Poi il “caso”, la magìa della vita, mi ha fatto incrociare l’Avvocato Patrizia Valeri che mi ha commissionato un Calendario per l’Associazione “Girolamo Tartaglione” di cui è Segretario Generale. Io Poesia, Lei diritto, a quel punto il tema è stato l’ideale. Per quasi due anni ho studiato, ricercato, indagato; un vero lavoro di archeologia poetica dentro il magmatico territorio del diritto. Impegno civile e curiosità giuridica sommate alla passione di sempre, la bella parola, sono stati deflagranti e carburanti.
Il suo racconto è avvincente, e fra i tanti quali temi ha prescelto?
In verità, questa è stata l’operazione più difficile; più studiavo e ricercavo, più le magnifiche pagine mi venivano incontro, comprendevo così che fare sintesi sarebbe stato complesso e doloroso. Un calendario ha solo 12 mesi, insomma 12 pagine; per quanto potessi utilizzarne il retro, sarebbero state 24, sempre troppo poche per un argomento così intrigante e vasto. Il grande lavoro del Prof. Stefano Zamagni – economista e Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze – sul “Trattato delle virtù e de’ premi” del Marchese Giacinto Dragonetti, grande giurista di fine ‘700, mi aveva aperto infiniti orizzonti luminosi; leggo del Dragonetti: “Qual è il nesso fra le tre tipologie di norme? Se le leggi promulgate marciano contro le norme sociali e contro le norme morali prevalenti nella società, non solo le prime non produrranno i risultati desiderati, in quanto non saranno rispettate poiché impossibile sanzionare tutti i loro violatori, ma quel che è peggio andranno a minare le credibilità e/o l’accettabilità delle altre categorie di norme, minacciando così la stabilità dell’ordine sociale stesso”. E come sintetizzare la: “Discrezionalità penale e certezza del diritto” del Prof. Avv. Antonino Battiati – Fondatore e Presidente dell’Associazione intitolata al Giudice Girolamo Tartaglione cui si deve, fra i tanti aurei principi d’umanità, anche l’umanizzazione della pena? Da A. Battiati, 1976: ”…l’aumento pauroso dei fenomeni di violenza e criminalità efferata, per il diffondersi degli scandali e per le lungaggini dei processi penali e le rivolte nelle carceri….la pena deve tendere alla rieducazione del condannato…”. Può immaginare come il turbinìo si stesse facendo meraviglioso e ansiogeno insieme? Sicchè, atteso che il concept era più che chiaro, ho pensato di procedere alternando alla scrittura la strutturazione del menabò. Disegno e decorazione delle pagine, ideazione e disegno della copertina con le due rondini, il mio fregio identificativo che in questo lavoro diveniva simbolico dell’avvento d’una nuova primavera della giustizia, insieme ad una ritrovata poetica della parola e della vita. Quindi tornavo ai contenuti con camei tratti dal pensiero di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; dalle riflessioni illuminate della prof.ssa Giuseppina Brunetti dell’Università Alma mater di Bologna: “La poesia, alla corte di Federico II di Svevia in Sicilia, non è l’unica a manifestare il legame, la liaison, l’alleanza tra poesia e diritto, ma è la prima in cui questa alleanza diventa sistematica e programmatica….”: Per passare alle parole poetiche di don Tonino Bello:…”la strada vi venga sempre dinanzi e il vento vi soffi alle spalle; al Giudice ragazzino, Angelo Livatino, per il quale ”…la fede è stata la radice profonda di una seria deontologia, di professionalità rigorosa …”; a Cesare Beccaria con “De’ delitti e delle pene” e Dante Alighieri e San Francesco con il Cantico delle creature. In quarta di copertina, scelta dolente, ho situato la mia composizione: “ Raccoglierò le lacrime di tutte le donne” purtroppo sempre attuale; nel 2021 il numero delle donne uccise ha toccato un picco disumano. Quindi ho giuocato con il mio Florealpolitic, la possibile narrazione floreale d’una politica che allontana sempre più le persone nel suo non saper trovare una sintesi virtuosa. Ho poi disseminato qualche preziosità: la traduzione in Esperanto del frammento che apre tutta la parte contenutistica e di cui sono autrice, per un taglio ideale mirante alla comunicazione universale, e altre ancora che si possono scoprire leggendolo. Ragguardevole è la stigmatizzazione, da parte dell’Avv. Patrizia Valeri, dei 27 giorni della Memoria dei Magistrati cui mano omicida ha spezzato la vita, oltre alle nobili e pedagogiche pagine narranti le finalità dell’Associazione Tartaglione. Sodale e preziosa nell’opera di realizzazione è stata Anna Gentilini della Curcio Editore.
Quando il pubblico ha potuto visionare il Kalendarium?
Tutto questo accadeva in un laboriosissimo ed estenuante tempo che ha impegnato preziosamente la mia clausura per covid finchè il 10 ottobre 2021 il “Kalendarium Poesia e Diritto” è stato nobilmente presentato e donato ai tanti convenuti (pur nel rispetto delle norme covid) nella Chiesa del Sacro Cuore del Suffragio, nel centro di Roma e prossima al Palazzo della Suprema Corte di Cassazione. La deliziosa chiesa, che tutti conoscono come piccolo Duomo di Milano, è dunque stata la preziosa cornice del gioiello editoriale della Armando Curcio, così è riconosciuto da tutti il “Kalendarium Poesia e Diritto”.
Può dirsi soddisfatta di quanto è accaduto nel 2021?
Direi proprio di si; due calendari molto significativi sul piano dei valori che più mi stanno a cuore e un libro di cui spero avremo modo di parlare. Sono accadute molte altre cose belle e buone. Mi sono imposta tantissimo lavoro per anestetizzare un po’ la grande sofferenza per quanto accadeva nel mondo intero per il brutto virus che ci ha tolto molte libertà e portato via tante anime; ho sofferto come madre e come donna, spinosa è stata la sofferenza di coltivatrice della Bella Parola, acuta quella di cittadina italiana, ferita oltremodo l’anima di terrestre.