“La città di Tricarico in età napoleonica” è il titolo dell’agile e ben documentata monografia che Filomena Pinca, docente di Materie letterarie e latino nella Scuola secondaria superiore, con la passione per la storia locale, dedica alle vicende che interessarono l’intero Regno di Napoli restringendo un’accurata ricostruzione del periodo all’importante centro del materano.
Il volume (112 pag.) edito da Archivia (marchio rilevato di recente dall’associazione culturale Inloco), si apre con l’accurata presentazione del prof. Domenico Venezia il quale sottolinea come lo studio della Pinca rappresenti “l’esito di un attento e paziente lavoro, rispondente in pieno ai criteri di scientificità nella ricerca, selezione e consultazione delle fonti, nel loro confronto e interpretazione per la definizione dello scenario complessivo preso in considerazione”.
Il percorso di studio e di ricerca ricostruisce istituzioni ed assetti di governo della città di Tricarico in Età napoleonica, delineandone gli aspetti ed i momenti più significativi che hanno determinato il passaggio dall’Universalità alla Municipalità al Comune.
Sono emersi il nome del Presidente della Municipalità della “ribella” Tricarico, che partecipò attivamente alla Rivoluzione del 1799 anche con l’appoggio del suo clero, del vescovo Fortunato Pinto e il suo successivo cambio di atteggiamento che lo portò a promuovere il primo Sinodo controrivoluzionario; la fase nota come “Prima Restaurazione” e gli undici Rei di Stato della città; il Decennio napoleonico con il primo Decurionato; l’eversione della feudalità e la liquidazione dei beni dell’asse ecclesiastico.
L’Appendice documentaria che arricchisce questo importante lavoro di scavo archivistico propone in tal senso una serie di documenti riguardanti lo stato patrimoniale dei monasteri del Carmine e di San Francesco, ed i rapporti economici esistenti tra questi e diverse famiglie tricaricesi e non solo.
Interessanti anche l’esame delle diverse figure sociali del tempo e di quelle politiche nonché dei conflitti (per questioni soprattutto di principio) tra contadini ed allevatori per giungere alla descrizione dei Regolamenti circa la protezione dei corsi d’acqua, il controllo sui prezzi dei beni alimentari, i divieti esistenti per mugnai e panificatori, etc.
Giu 04