“La dimensione ancestrale dell’uomo: radici e legami fra poesia e linguaggio”. E’ il tema affrontato nel pomeriggio nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi dall’associazione Ancient Vanguard. L’iniziativa ha coinvolto anche Open Sound Festival, Associazione Ad Pythagoram, Lucanum – Il gioco della Basilicata e Panificio La Maggiore.
Lo scopo della conferenza è quella di indagare sul corpo e sull’anima, scorgendo le origini di due strumenti che elevano l’uomo non solo verso la dimensione estetica, ma anche tecnica e pragmatica.
Scavando nelle profondità ataviche dell’uomo e della sua memoria genetica i relatori hanno discusso sulle origini e le relazioni che intercorrono tra poesia e linguaggio impiegando un duplice approccio, sia antico che moderno.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, Yuval Avital, compositore e artista multimediale di grande spessore (alcune sue opere come quella per massa sonora Karagatan del 2013 per 100 gong e bamboo del sud est asiatico, Alma Mater del 2015, il cui fulcro è una foresta di 140 altoparlanti, con voci di nonne da tutto il mondo e variazioni sul tremore armonico del 2017, mostra monografica dedicata all’Etna); Stefano Delacroix, scrittore, saggista, cantautore, organizzatore de “Il Simposio dei Partheni”, autore del trattato “Athanor, La scienza Segreta del Cuore”; Gaetano Danzi, inventore della famiglia di oggetti “Hyper 3D Spectrum” e presidente associazione Culturale Ad Pythagoram.
Lo scopo della conferenza è quella di indagare sul corpo e sull’anima, scorgendo le origini di due strumenti che elevano l’uomo non solo verso la dimensione estetica, ma anche tecnica e pragmatica.
In particolare Stefano Delacroix ha illustrato l’uso rituale della parola nella tradizione sciamanica e Yuval Avital ha relazionato su “poetiche ancestrali e linguaggi universali. Tradizione e contemporaneità nel rito d’arte, dal nomadismo Kazako a Urla mentre Gaetano Danzi ha fornito un approccio neuroscientifico al tema.
Francesco Diperno, componente dell’associazione Ancient Vanguard, spiega come è nata l’idea di questo convegno: “L’idea nasce dopo aver partecipato alla residenza artistica di Gabriele Frasca, scrittore, drammaturgo e traduttore in cui aveva parlato di relazione tra poesia e linguaggio. In particolare spiegava che la poesia non può essere ritenuta un genere letterario perché il linguaggio nasce poetico. Questo vuol dire che l’uomo primitivo, quando ha avuto l’esigenza di comunicare per sopravvivere, ha cominciato a creare attraverso la gestualità, soprattutto attraverso i suoni, un linguaggio. Questi erano dei suoni spesso ripetuti, musicati oppure delle cantilene perché erano facili da ricordare. La poesia non è altro che un linguaggio musicato, facile da ricordare perché ha la musica dentro di sé. Con questo convegno abbiamo voluto approfondire questo rapporto tra poesia e linguaggio”.
Prossime iniziative di Ancient Vanguard? “Stiamo lavorando per presentare un calendario di eventi, non solo conferenze ma soprattutto performance, eventi musicali, dedicati al cinema e alla fotografia”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro promosso da Ancient Vanguard a Matera (foto www.SassiLive.it)