“La famiglia Ayr, dalla Scozia a Tursi dalla metà del 1700″, nel monologo-racconto di Salvatore Verde,ovvero, tre secoli di vita tursitana narratiattraverso la scoperta delle vicende di una delle famiglie nobiliari più misteriose della storia locale.
Appuntamentonello scenario del Pizzo delle Monachelle, nel rione S. Filippo Neridel centro storico di Tursi, lunedì 8 agosto, alle ore 20.30. Introduzione affidata a Dino Romano, presidente dell’associazione culturale Radici Motrici, che ha organizzato l’evento culturale con il patrocinio gratuito del Comune, e letture di Rosanna De Salvodelle poesie di Carmela Ayr.
Gli avvenimenti della famiglia Ayr e le ramificazioni con importanti famiglie tursitane, con i due sindaci, padre e figlio, don GregorioAyr (1807-1869) e il medico Giovanni Battista Ayr (1841-1895), assieme alla professoressaMaria Carmela Ayr (1873-1958), la più grande figura femminile, sono nella ricerca di Salvatore Verde(maestro d’Infanzia, giornalista e storico locale), che è alle battute conclusive di un corposo volume.
L’autore restituisce la complessità di un clinico eccezionale e la vitalità critica di una donna, recuperando dall’oscura e spessa polvere dell’oblioalla nostra memoriapersonaggi dimenticati ma di prim’ordine nella storia moderna e contemporanea di Tursi.
“La storia della famiglia Ayr è emblematica di altre vicende sconosciute alla totalità della comunità tursitana, mentre meriterebbero ben altra considerazione e riconoscimento del loro valore sociale e individuale – chiarisce Verde -. Ma perché mai sono stati tutti dimenticati, trattandosi di un periodo non antichissimo? Se Don Gregorio è il patriarca, Giovanni Battista è stato medico insigne e scienziato di valore, anche autore di una decina di pubblicazioni citate pure nella letteratura medica europea, oltre che sindaco illuminato, poi morto improvvisamente. E la poliglotta Maria Carmela, tra le rare donne italiane laureate (lei due volte), di testi ne ha pubblicati addirittura oltre una trentina. Dunque, una figuraeccezionale, brillante conferenziera e versatile saggista, ma anche ispirata poetessa ed emigrante atipica (praticamente in tutta Italia), nonché madre sfortunata (le morirono tre dei quattro figli, in gioventù) – conclude Salvatore Verde -. Di lei si erano perse incredibilmente le tracce materiali e familiari, professionali e intellettuali. Nelle nostre intenzioni, un tentativo di riproporla nel suo valore umano ed esistenziale e nella ricchezza di studi. Insomma, un’autentica scoperta, non soltanto per i tursitani e i lucani”.
La serata si chiuderà con la consegna dei magnifici ritratti “i personaggi del web”e quelli dei vincitori della II edizione del gioco online il “Personaggio del mese” de ilMetapontino.iteseguiti dal maestro Vincenzo D’Acunzo.