1 agosto a Matera vuol dire celebrare il rito della Crapiata. Nel Sasso Barisano, in un vicinato di via Madonna delle Virtù presso il palazzo del Casale oltre cinquecento persone, tra materani e turisti, hanno partecipato alla quarantunesima edizione della festa della Crapiata offerta da Nino Festa, che continua a portare avanti una tradizione secolare legata alla raccolta del grano.
Ai cittadini presenti è stato offerto un piatto della tipica crapiata materana accompagnato da un buon bicchiere di vino.
La crapiata è un piatto che ricalca fedelmente la cottura di un cibo povero. Ceci, lenticchie, fave, piselli, cicerchie rappresentavano i prodotti della terra lavorata dai contadini materani e nella serata del 1 agosto la crapiata diventava il piatto di ringraziamento al signore per la raccolta.
Anche per l’edizione 2013 sono stati messi a bagno circa 190 chilogrammi di legumi e una ventina di chili di patate, una quantità che si è raddoppiata con la cottura.
Crapiata celebrata anche nella piazzetta del residence Dodici Lune, sempre nel Sasso Barisano e in piazza Vittorio Veneto dal ristorante Kappador.
Un grande successo anche per la crapiata nel borgo La Martella, la prima festeggiata senza Antonio Montemurro, figura carismatica che ha lasciato un ricordo indelebile nella comunità per il suo impegno politico-sociale al servizio dei residenti. Un ricordo sottolineato anche dalla presenza di alcuni amministratori locali, tra i quali il sindaco Adduce. La serata è stata allietata per oltre tre ore con canti e balli grazie all’esibizione live del gruppo musicale materano “Gruppo Folk Matera”, che continua a divertire con i brani tradizionali della musica popolare che rievoca ricordi mai sbiaditi di chi ha vissuto l’esperienza abitativa nei Sassi di Matera.
Michele Capolupo
La fotogallery dedicata alla festa della Crapiata al borgo La Martella e presso il Palazzo del Casale (foto www.sassilive.it)