La Gazzetta del Mezzogiorno non va in stampa dal 2 agosto, intervento Ordine dei giornalisti di Basilicata e Puglia. Di seguito la nota integrale.
La Gazzetta del Mezzogiorno, 134 anni di storia, e l’inserto Gazzetta di Basilicata, la Gazzetta di Bari e delle altre province pugliesi, da 34 anni in edicola, a partire dal 2 agosto non andranno in stampa per crisi editoriale. È la cronaca di una morte annunciata e un grave lutto per l’informazione, per le ragioni del Sud, per la voce di comunità e territori della Basilicata e della Puglia. È un impoverimento per la democrazia nel nostro Paese.
È quanto affermano i presidenti dell’Ordine dei giornalisti di Basilicata e Puglia, Mimmo Sammartino e Piero Ricci, con i coordinatori della Consulta dei presidenti e dei vicepresidenti, Paola Spadari, Cristiano Degano e Bruno Fracasso.
Il dramma della Gazzetta – aggiungono i rappresentanti degli Ordini – non può considerarsi un imprevisto o un inevitabile accidente. Rappresenta piuttosto la clamorosa autodenuncia di inadeguatezza di un’intera classe dirigente. I rappresentanti editoriali, imprenditoriali e istituzionali, soprattutto del Sud, che non si dimostrano in grado di assumersi le responsabilità che competono al ruolo svolto e nemmeno di comprendere valore ed effetti della morte di un giornale, anche per la crescita sociale, culturale ed economica delle proprie comunità, né si sono mostrati capaci di compiere alcun passo concreto in grado di scongiurare il verificarsi del dramma in atto.
I presidenti degli Ordini dei giornalisti di Basilicata e Puglia e i coordinatori della Consulta dei presidenti e vicepresidenti degli Ordini regionali esprimono piena solidarietà ai colleghi e a tutti i lavoratori fino a oggi impiegati dalla Gazzetta del Mezzogiorno, a tutela dei quali chiedono che venga posta in essere, dagli enti e dai soggetti preposti, ogni azione di garanzia, in attesa dell’auspicata ripresa delle pubblicazioni.