Il 7 agosto scorso nella piazza Maria Santissima di Anglona di Tursi si è tenuta la quarta edizione del Premio Rabatana, manifestazione cardine dell’estate tursitana che come ogni anno premia i cittadini che maggiormente si sono distinti nei loro ambiti lavorativi e che hanno portato alto il nome del comune anche al di fuori dei suoi confini territoriali. La serata, condotta dalla giornalista di TeleNorba Francesca Rodolfo, ha visto premiate diverse personalità legate al mondo della cultura, della scienza, dell’arte . A salire sul palco, tra i premiati, anche il Presidente dell’ANCI e sindaco di Bari, Ing. Antonio Decaro. La dottoressa Fausta D’Acunzo, una delle premiate, ci ha concesso una intervista che riportiamo di seguito.
Chi è Fausta D’Acunzo, ci può raccontare in breve la sua esperienza professionale?
Mi chiamo Fausta D’Acunzo e sono una cittadina tursitana che vive e lavora a Genova. Mi sono diplomata con il massimo dei voti al liceo scientifico ‘Enrico Fermi’ di Policoro e successivamente mi sono laureata sempre a pieni voti in Ingegneria Nucleare alla Alma Mater Studiorum – Università degli Studi di Bologna. Dal 2009 mi sono poi trasferita a Genova dove ho contribuito a fondare un nuovo centro studi che abbiamo chiamato Preparazione 2.0, in breve P2.0, di cui attualmente sono amministratrice e co-founder.
Dalla denominazione due punto zero immagino che il suo istituto si occupi della preparazione degli studenti in maniera innovativa. Ci può dire qualcosa in più in merito?
La ringrazio per la domanda che mi permette di descrivere più in dettaglio quello di cui ci occupiamo. L’idea principale di P2.0 è di ribaltare i classici sistemi di insegnamento. Normalmente un professore insegna ad un’aula formata da studenti molto diversi tra loro, con vari interessi, attitudini e risorse. D’altro canto però la lezione è generalmente uguale per tutti, e lo studente è costretto ad assorbire le conoscenze in maniera passiva senza che ne venga valorizzata la sua singolarità e senza cambiamenti specifici per le sue esigenze. In P2.0, come dicevo, la visione è ribaltata, lo studente è al centro del percorso. Grazie a lezioni frontali personalizzate, noi cerchiamo di adattare la lezione allo studente, e non il contrario, in modo da arrivare in maniera più semplice e personalizzata al raggiungimento degli obiettivi che si era prefissato. Ad esempio, avvalendoci del sostegno di un team di esperti, coordinati da un logopedista ed uno psicologo, noi cerchiamo di aiutare gli studenti con disturbi dell’apprendimento a rimanere al passo con la scuola, personalizzando le lezioni alle loro singole necessità.
Molto interessante. Da dove nasce questa sua passione?
Domanda molto semplice, mi è sempre piaciuto insegnare! [sorride, ndr] Avendo avuto l’occasione di insegnare in diversi istituti scolastici pubblici e privati a Genova, mi sono resa conto della inevitabile distanza che a volte si crea tra il professore ed i suoi studenti, dovuta essenzialmente alla scarsità di ore e alla presenza di aule con un numero elevato di studenti. Con il lockdown e la chiusura delle scuole, questa distanza si è probabilmente anche acuita. Partendo da questo presupposto, ho avuto quindi l’idea di un canale YouTube che permettesse un maggiore coinvolgimento dello studente in questi tempi difficili in cui la didattica a distanza ha mostrato alcune lacune.
Ci descriva più in dettaglio cosa offre il suo canale.
Come accennavo precedentemente, ho iniziato ad utilizzare un canale YouTube creato alcuni anni fa, che si chiama proprio Preparazione 2.0, in cui offro gratuitamente lezioni giornaliere di matematica e fisica usando la funzione live. A differenza delle altre che si possono trovare su YouTube, però, tratta di lezioni interattive. In sostanza, chiunque può partecipare alla lezione e fare domande specifiche in diretta, e questo permette un riavvicinamento dello studente alla materia in maniera più personalizzata. Da quello che ho potuto vedere, si tratta di un servizio unico in Italia, specialmente perchè quotidiano. Sul canale è stata creata anche una sezione, chiamata ‘gli esercizi della community’ in cui ogni studente può indicare un esercizio specifico riguardante l’argomento trattato in settimana e che viene risolto insieme in diretta. La vocazione è sempre la stessa: si cerca di mettere lo studente al primo posto e di personalizzare quanto più possibile i contenuti proposti.
Qual è il livello medio delle lezioni?
Proprio per venire incontro alle necessità individuali di ognuno, le lezioni che coprono tutti i livelli, diciamo a partire dalle conoscenze richieste per un liceo scientifico ad arrivare a lezioni universitarie. Mi sono anche divertita ad aggiungere approfondimenti di matematica avanzata di livello universitario e post-universitario in una rubrica chiamata ‘SuperMath’ che ha riscosso di per sé discreto successo, basti pensare che il canale è diventato attivo solo pochi mesi fa, durante il lockdown, e ad oggi ha raggiunto quasi 1200 iscritti e circa 47.000 visualizzazioni. Risultati che mi rendono molto orgogliosa e mi dicono di essere sulla strada giusta.
Ultima domanda: trattate solo argomenti di matematica e fisica o sono presenti anche altri contenuti?
Faccio una piccola premessa: tutti noi sappiamo che l’era dei social media ha rivoluzionato la maniera in cui i cittadini cercano e trovano notizie, ma sappiamo anche che intrinsecamente ha dei rischi, dato che molte volte fake news o notizie non confermate diventano virali in maniera molto veloce. Durante il lockdown, la cittadinanza ha avuto giustamente fame di notizie riguardanti questo nuovo virus così infettivo che ha stravolto le vite di tutti noi. Ho però notato che queste informazioni molte volte o non erano veritiere, o non confermate da rigorosi studi scientifici, o addirittura manipolate per scopi geopolitici. Inorridita di fronte a quello che si vedeva, ho cercato di fare luce su alcuni argomenti che via via andavano prefigurandosi sui giornali o sui social. Giusto per citare alcune di queste tematiche, come canale Preparazione 2.0 abbiamo parlato già agli inizi di maggio dell’ipotesi della presunta origine artificiale del virus nei laboratori cinesi di Wuhan, o sul possibile uso terapeutico del plasma dei pazienti guariti, così come abbiamo cercato di fare chiarezza sull’effettivo uso diagnostico dei test anticorpali quando questi erano appena stati introdotti nel mercato. Con un simile spirito, abbiamo affrontato la questione 5G, dato che soprattutto sui social si sono lette le cose più bizzarre e assurde su questo tema. Quindi, in definitiva, il canale è centrato sulle lezioni proposte agli studenti, ma quando abbiamo visto che informazioni false di attualità scientifica stavano diventando di dominio pubblico non ci siamo tirati indietro e abbiamo cercato di contribuire a diffondere notizie più veritiere.
Michele Capolupo
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https://www.youtube.com/c/Preparazione20
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