Un progetto di valorizzazione e gestione integrata degli attrattori locali, puntando sulla ruralità murgiana e facendone patrimonio comune per l’intero territorio pugliese, per la sua ricchezza di cultura e tradizione, in vista di Matera 2019.
Obiettivo ambizioso ma a portata di mano quello che il Comune di Gravina in Puglia, su impulso dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alesio Valente, si prefigge nell’ambito dell’azione pilota “La Murgia abbraccia Matera”, approvata dalla Giunta regionale lo scorso Agosto per acquisire proposte progettuali finalizzate al recupero e valorizzazione di manufatti storici legati all’agricoltura ed alla pastorizia sulla Murgia, con particolare riferimento ai Comuni limitrofi a Matera, ovvero Gravina, Altamura, Santeramo, Laterza e Ginosa, ai quali si aggiungono, per alcune specifiche attività e peculiarità, anche i centri sedi di cave di bauxite: San Giovanni Rotondo, Spinazzola e Otranto. «Dopo una prima fase caratterizzata dal lancio di un concorso di idee – ricorda l’assessora alle politiche rurali, Annamaria Iurino – entriamo nel vivo di un’iniziativa che mira alla valorizzazione dell’identità territoriale, del paesaggio e delle architetture rurali della nostra Murgia, un territorio naturalmente orientato su Matera e ad essa unita da comuni radici storiche e antropologiche, ma anche e da sempre crocevia di camminamenti e strade che ne hanno fatto, negli ultimi tempi, punto di riferimento per politiche di valorizzazione di livello nazionale e respiro europeo». Già definite le tappe della nuova fase: «A Gravina – spiega l’assessora Iurino – saranno avviate in questi giorni procedure di partecipazione finalizzate alla ricognizione dei fabbisogni delle comunità locali e soprattutto all’individuazione di proposte innovative per la promozione del patrimonio di archeologia industriale e rurale. Un cammino che, per quanto ci riguarda, intendiamo portare a compimento per poter ottenere dalla Regione finanziamenti volti a sostenere la realizzazione di interventi da specificare in uno specifico accordo da firmare con la stessa Regione».
Già definito il programma gravinese. Sei gli incontri in scaletta, tutti ospitati nelle sale del museo civico della fondazione “Ettore Pomarici Santomasi”. Inizio sempre alle 17.30. Si comincia martedì 12 Dicembre, con una serie di riflessioni – tra l’altro – sul tema del paesaggio e delle architetture rurali, sulla rete della transumanza, sui nuovi network. Spazio anche al lancio del concorso video e fotografico. Il 20 Dicembre ci si soffermerà su tecniche ed evoluzioni, il successivo 28 Dicembre sulle attività tradizionali in agricoltura. Quarto incontro l’11 Gennaio 2018, con riflettori puntati sulla risorsa acqua. Quindi, il 19 Gennaio, sarà la volta di racconti e leggende, proverbi e motti, canti e melodie, spettacoli e feste, usi e costumi, riti e cerimonie. A chiudere la sessione partecipativa, il 31 Gennaio, il briefing su “Open Gravina 2020”, con la definizione di un’ipotesi di itinerario turistico rurale tra Puglia e Basilicata lungo l’asse che idealmente congiunge la città del grano e del vino a quella materana, attraversando la gravina ed il bosco Difesa Grande. In coda, la premiazione del concorso video-fotografico. A far da corona ai sei appuntamenti, il prossimo 15 Aprile, un’escursione a piedi ed in bici tra storia, natura, paesaggio, archeologia e architetture rurali.