Si entra nel vivo della programmazione per la tre giorni “La Notte di Heraclea” con un sabato ricco di appuntamenti.
A partire dalle ore 11 presso il Liceo E. Fermi di Policoro, si parte con un momento di importante riflessione dedicato ai ragazzi e alle ragazze del V anno sul terribile fenomeno della violenza di genere con il Focus dal titolo “In ricordo di Angela Ferrara: per dire no”, condotto dal giornalista Gianluigi La Guardia, direttore responsabile di Lucanianews24.it impegnato da anni nel raccogliere e raccontare il fenomeno. Nel corso dell’incontro, dopo gli interventi del sindaco Enrico Mascia e della dirigente Giovanna Tarantino, Rosita La Rocca restituirà testimonianza circa la sua esperienza di vittima di stalking.
Per la serata di sabatoè prevista un’ampia proposta di attività e iniziative di arte e divertimento. In Piazza Eraclea alle 19.30 Nico Gattullo delizierà gli spettatori con lo spettacolo “Mithos”, nel quale l’ispirazione mitologica si fonde con la tradizione acrobatica per regalare una performance che incollerà gli occhi al cielo. Alle 23.00 latecnologia si unirà alla poesia con “La luce e multimedialità incontrano l’architettura” performance di videomapping che trasfigurerà le familiari architetture della piazza principale del centro ionico.
In via Siris, alle 20.30 la Balda Bandanica aprirà il concerto di Pietro Cirillo e le Officine Popolari nella cornice di “Open Siris” che vedrà coinvolti con l’apertura straordinaria e vari eventi di animazione i negozi della via.
La Notte di Heraclea dal 23 al 25 novembre a Policoro. Focus su “La Riforma Fondiaria e le prospettive di Matera 2019”
Da venerdì 23 a domenica 25 novembre a Policoro è in programma La Notte di Heraclea. Di seguito i particolari sul Focus “La Riforma Fondiaria e le prospettive di Matera 2019”, in programma venerdì 23 novembre 2018 a partire dalle ore 17.30 presso la sala consiliare del Comune di Policoro.
Moderatore: Piermichele La Sala, Consigliere Comunale.
Introduzione “La riforma fondiaria nella progettazione passata e futura”
Saluti: Enrico Mascia, Sindaco Policoro
Interventi
Valentina Celsi, Assessore Cultura
La programmazione culturale del Comune di Policoro. La Riforma Fondiaria tra identità e futuro.
Partendo dal precedente progetto di valorizzazione del patrimonio inerente al periodo della riforma fondiaria, si volge lo sguardo verso una programmazione culturale di elevato livello scientifico e culturale al fine di promuovere il cambiamento di Policoro da fruitore di eventi culturali sostanzialmente ricreativi a produttore di cultura di medio alto livello.
I pilastri di questo cambiamento sono il Museo della Riforma (basilicatattrattiva), lo studio e la messa in rete degli archivi storici, la costituzione di una rete di partner istituzionali, scientifici e culturali, Festival di scienze umane e progetti di animazione culturale rivolte ad associazioni e cittadini.
Domenico Romaniello, Direttore ALSIA
L’archivio ALSIA e la storia del paesaggio rurale.
Eleonora Cesareo, phd storia contemporanea,
La riforma fondiaria e le modificazioni territoriali: il Metapontino
La riforma fondiaria è stato l’evento che più di tutti ha contribuito, nel Novecento, alle modificazioni del territorio e del tessuto sociale di un’area periferica del Mezzogiorno continentale, il Metapontino.
Grazie al massiccio intervento statale la dimensione socio-economica della realtà jonica è stata radicalmente trasformata, gettando le basi per la nascita di un nuovo contesto comunitario basato su meccanismi di lenta ma progressiva inclusione e integrazione. Simbolo degli esiti favorevoli dell’intervento statale nel Metapontino è il comune di Policoro, la cui nascita affonda le radici proprio nei provvedimenti riformatori degli anni Cinquanta del secolo scorso.
Una straordinaria rivoluzione di ordine sociale, economico, esistenziale di cui oggi si stanno inesorabilmente perdendo le tracce, tanto più nei nuovi centri urbani nati da quella positiva esperienza.
Gianluca Gariuolo, antropologo
Antropologia culturale della riforma agraria.
La riforma agraria si innesca nella tradizione dell’analisi della relazione tra l’uomo ed il paesaggio rurale, la sua capacità di creare simboli e significati nuovi nella modifica manuale del territorio producendo, a partire da nuove forme di organizzazione economica e produttiva, anche nuove forme organizzate sociali e nuovi significati culturali di una comunità. Il passaggio limare della riforma agraria spezza le tradizioni con i luoghi di origine ma rielabora nuove culture egemoni che avviano un percorso di costruzione di significato alla ricerca di nuove forme di identità che partendo dal comune denominatore economico di un racconto condiviso (malaria? quota? tabacco e zuccherificio) elaborano linguaggi e significati per la nuova identità.
Osvalda Cuccarese, etnopsicologo.
Identità culturale e cittadinanza nel III millennio: le strategie della memoria.
L’intervento illustrerà l’impostazione costruzionista, dal punto di vista teorico e metodologico, di dimensioni come identità culturale, memoria individuale e collettiva, il legame comunitario, che sono alla base del progetto. Si analizzerà l’analogia tra processi di costruzione della memoria individuale e collettiva, secondo le recenti teorie scientifiche, e si inquadrerà altresì il concetto di identità culturale.
Patrizia Minardi, dirigente Ufficio Sistemi Culturali Dipartimento Presidenza della Giunta Regione Basilicata
Il Progetto del Patrimonio immateriale: le ricadute sui sistemi culturali e sulle economie territoriali.
Luca Braia, Assessore Politiche Agricole e Forestali Regione Basilicata
Cultura e colture. il paesaggio agrario è lo scrigno che conserva il patrimonio.