Celebrata anche a Matera nella sede provvisoria in via Annibale Maria di Francia la Notte nazionale del Liceo Classico, giunta alla sesta edizione. Nata da un’idea di Rocco Schembra, docente di Latino e Greco al Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, in provincia di Catania, sostenuta dal Ministero della Pubblica Istruzione, e introdotta dal brano inedito “L’ombra delle nuvole” del cantautore fiorentino Francesco Rainero, quest’anno è stata celebrata dal pomeriggio fino alle 2,30 in oltre 430 licei classici su tutto il territorio nazionale, un numero imparagonabile ai 150 che aderirono nell’ormai lontana prima edizione.
L’idea di partenza si è rivelata vincente: nata per dimostrare in maniera evidente che il curricolo del classico, nonostante tutti gli attacchi subìti in quegli anni, era ancora pieno di vitalità ed era popolato da studenti motivati, ricchi di grandi talenti e con abilità e competenze che oltrepassavano di gran lunga quelle richieste a scuola, la Notte Nazionale del Liceo Classico ha oggi fatto breccia nell’opinione pubblica, ha contribuito in maniera rilevante a focalizzare l’attenzione dei media e della gente comune su quello che è il fiore all’occhiello del sistema scolastico italiano. E ha probabilmente fatto sì che si determinasse quell’inversione di tendenza nelle iscrizioni al liceo classico che ormai da qualche anno hanno ripreso a salire a livello nazionale.
Anche nel Liceo Classico di Matera sono state presentate al pubblico laboratori didattici, recitazioni teatrali su Shakespeare in lingua inglese e su Goldoni e Plauto in italiano, concerti, debates, cortometraggi, degustazioni a tema ispirate al mondo antico. Particolarmente apprezzati i tableaux vivants ideati e commentati dal docente Omar Ciccimarra sulla crocifissione di San Pietro dell’artista Caravaggio e la crocifissione dell’artista Masaccio.
La Notte Nazionale del Liceo Classico è più che una festa. È, innanzi tutto, un modo alternativo ed innovativo di fare scuola e di veicolare i contenuti, un puntare su una formazione di natura diversa che non va a sostituire quella tradizionale, ma le si affianca in maniera produttiva e proficua. Il bello della Notte Nazionale non è solo nella Notte stessa, ma nei lunghi e laboriosi preparativi che la precedono, che fanno sì che gli studenti identifichino i locali in cui quotidianamente vivono le ansie e le aspettative di un cammino di studio, faticoso ma gratificante, con un ambiente ludico, in cui cultura vuol dire gioia, piacere di condivisione, rispetto dei tempi e delle parti. Tutti assieme, in una Italia finalmente unita nell’ideale di difesa, promozione e salvaguardia delle nostre radici più autentiche, quelle della civiltà greco-romana.