La storia siamo noi: Nino Vinciguerra ricorda l’architetto materano Ettore Stella. Di seguito la nota integrale.
Ettore Stella aveva progettato La Martella ma un destino tragico lo fermò
Mi farebbe piacere se, nei festeggiamenti dei 70 anni del Borgo La Martella, venisse ricordato (come meriterebbe) l’architetto Ettore Stella. Adriano “Olivetti lo volle coinvolgere nel suo progetto e il giovane professionista materano partecipò ai primi incontri tra i progettisti del costruendo Borgo La Martella. E incominciò a lavorare per quello che diventerà il borgo rurale La Martella: un progetto che impegnò «non soltanto il professionista, ma l’uomo aperto ai problemi di un miserrimo potrà trovar, attraverso l’opera di un architetto moderno, la via per la liberazione della sua tristissima condizione ceto contadino» (Musatti in Metron). Stella si impegnò «a fondò nel lavoro difficile; ma quando questo è quasi compiuto e si attende che il progetto passi dalla carta alla realtà» (idem) succede l’irreparabile e «la storia dell’architetto Ettore Stella finisce qui, dove sembrava dover soltanto cominciare davvero» (idem)” (Matera città irripetibile). Purtroppo il 10 febbraio 1951 Stella fu vittima di un tragico incidente stradale nei pressi di Altamura. Solo 8 mesi più tardi, il 9 settembre 1951, il ministro Campilli diede il primo colpo di piccone e il 17 maggio 1953 il Presidente del Consiglio De Gasperi inaugurò La Martella. Un borgo che oggi diciamo “opera di Quaroni”. Probabilmente avremmo potuto dire “opera di Stella”