Giovani, Lacorazza: promuovere i luoghi di socializzazione. Il presidente del Consiglio regionale ha incontrato gli alunni dell’ultimo anno del Liceo Classico paritario del “Seminario Regionale Minore” accompagnati dalla docente di Storia e Filosofia, Mariangela Caporale.
“Determinare un reale miglioramento della qualità della vita in tutti settori significa anche sostenere e promuovere i luoghi reali della socializzazione dei giovani, quali la scuola, il mondo dello sport e gli oratori. Credo che il Consiglio regionale debba approvare al più presto provvedimenti che vadano in questa direzione”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza che ieri ha ricevuto gli studenti del Liceo Classico paritario del “Seminario Regionale Minore” accompagnati dalla docente di Storia e Filosofia, Mariangela Caporale.
Il futuro della Basilicata, il tema delle risorse naturali, la mancata modernizzazione del sistema dei trasporti, le ragioni del divario fra Nord e Sud, che a 150 anni dall’Unità d’Italia sembra tutt’altro che diminuito: questi i temi delle domande che Luca Coviello, Gianluigi Miglionico, Flavio Tufano, Vincenzo Di Tommaso e Federico Pellegrino, rappresentanti della scolaresca composta da 12 alunni di cui 3 seminaristi, hanno rivolto al presidente per confrontarsi con la realtà politica e amministrativa della Basilicata. “Ragazzi – ha detto la professoressa Caporale – che vogliono capire gli sviluppi della situazione lucana e nazionale con il desiderio di porre in causa un processo di cambiamento guardando alla storia come reale scenario della loro vita”.
“Bisogna costruire la possibilità di uscire dalla condizione di arretratezza del Sud – ha detto Lacorazza rispondendo alle domande dei ragazzi – che non è solo parte dell’Europa ma, soprattutto, di un mondo globalizzato. L’Italia si affaccia sul Mediterraneo e, al di là dell’enorme potenziale di crescita economica di Paesi quali Cina e India, deve riscoprire ‘le vie del mare’ per ristabilire una serie di relazioni che riconducano l’Europa, e quindi l’Italia, ad assumere le vesti di un grande mercato, utilizzando canali di trasporto per anni abbandonati, come il canale di Suez”.
“Migliorare la rete di trasporti – ha continuato Lacorazza – appare ineludibile, creando quelle direttrici trasversali al Sud, purtroppo finora ignorate. Bisogna inoltre elevare il livello della ricerca con una Università di eccellenza in grado di spendere le competenze acquisite in Italia e all’estero. In merito alla questione petrolio non si è fatto abbastanza, anche nel rapporto di trasparenza con i cittadini, anche se l’intero processo di contrattazione con lo Stato e le compagnie petrolifere avviato, nel 1998, ha fatto da apripista in tema di federalismo. Quello che occorre è una forte azione di monitoraggio e messa in sicurezza, chiedendo alle compagnie di portare in Basilicata anche il progresso, vale a dire la ricerca e gli altri fattori che divengono fonte di occupazione”.
“La politica e le classi dirigenti – ha concluso Lacorazza – devono cambiare, devono ‘entrare nel mondo’, capendo la nuova offerta che viene dalla società. Vanno modificati i metodi di gestione della cosa pubblica, bisogna capire che ‘il vento è cambiato’, fare autocritica e prestare maggiore attenzione agli sviluppi dell’economia e della società”.