L’antico rito dell’Albero ritorna come ogni anno, con il suo incanto rituale di primavera. La Festa del Maggio di Accettura, tra le più emblematiche manifestazioni dei culti arborei ancora vibranti e vitali, si terrà quest’anno il 15, 16 e 17 maggio.
L’edizione 2016 è segnata da un’importante novità: l’istituzione, da parte del Comune di Accettura, in collaborazione con il sito letterario La presenza di Erato, di un Premio Letterario dedicato alla Festa, “L’albero di rose”.
L’intitolazione trae spunto da una raccolta di poesie lucane tradotte da Leonardo Sinisgalli, nell’edizione Galleria Penelope del 1966 arricchita con acqueforti di Luigi Guerricchio.
Titolo rubato ad una poesia in particolare (“Cos’è un albero di rose/ accanto alla mia casa/ Il vento del meriggio lo accarezza,/ il vento di sera lo scuote/ e l’odore mi arriva da ogni lato./ Geme di notte il vento,/ l’odore torna in mente”), con cui Accettura rende oggi omaggio al genio poetico di Montemurro.
L’albero di rose, inoltre, perché maggio è il mese delle rose, mese in cui si celebra di frequente il rito. E un mazzo di rose è fissato in cima al tronco prima che esso sia innalzato in paese, il martedì successivo a Pentecoste.
L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo dalla Fondazione Leonardo Sinisgalli, oltre che dalla Regione Basilicata, dalla Provincia di Matera, dall’APT Basilicata e dal Parco Regionale di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane, che hanno offerto il proprio patrocinio alla prima edizione del premio.
Il concorso si compone di tre sezioni: poesia edita; poesia inedita, a tema, incentrata sulla Festa del Maggio di Accettura, sui culti arborei e sul rapporto tra uomo e albero; tema comune alla terza sezione, per il racconto breve. La scadenza per l’invio dei contributi è il 15 giugno, mentre la premiazione avrà luogo in Accettura il 9 agosto.
Compongono la Giuria: Giovanni Caserta, storico e critico letterario, che ne è presidente; Dante Maffia, scrittore, poeta e critico letterario; il poeta accetturese Luciano Nota; Marco Onofrio, scrittore, poeta e critico letterario; Giorgio Taffon, saggista, critico letterario e docente di Letteratura Contemporanea all’Università di Roma Tre.
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Un’occasione in più per avvicinarsi alla natura e trarne ispirazione. In un momento in cui il rapporto con l’ambiente richiede un ripensamento da parte di ciascuno, alla luce delle tristi vicende che riguardano la Lucania così da vicino.