Venerdì 25 marzo 2022 dalle ore 17,30 presso la Sala della Camera di Commercio della Basilicata di Matera è in programma l’incontro sul tema “L”Archivio di Stato siamo sempre noi” che si pone l’obiettivo di approfondire, discutere e trovare soluzioni alla annose e irrisolte problematiche strutturali, organizzative, tecnologiche e degli organici che rendono il funzionamento e la fruizione documentale in uno stato emergenziale.
Interventi di Claudio Meloni per Fp Cgil nazionale, Giuseppe Nolè per Cisl Fp nazionale e Federico Trastulli per Uilpa Nazionale.
SOno stati invitati a partecipare il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, il sindaco di Matera, Domenico Bennardi, il soprintendente archivistico e bibliografico di Puglia e Basilicata, Raffaele Pittella, il direttore dell’Archivio di Stato di Matera, Piero Sannelli e Anna Maria Buzzi della direzione generale Archivi.
L’incontro è promosso da Cgil, Cisl, Uil di Matera e le Associazioni di categorie, culturali, volontariato e sportive, che hanno promosso la Nuova Marcia per la Cultura ed il Lavoro (Alleanza cooperative (Confcooperative, LegaCoop, AGCI), Amici Biblioteca T. Stigliani, Anpi Basilicata, Anpi Matera, ARTEria, Associazione Casalnuovo Rinasce, Associazione Adriano Olivetti Matera, Associazione B&B, Associazione Lino Perrone, Associazione sportiva ECOS, Centro Carlo Levi Matera, Circolo Legambiente Matera, Comitato Acqua pubblica, Comitato Ferrovia Nazionale Matera, Comitato Sassi, Confapi Confcommercio, CNA, Energheia, INU, Italia Nostra Matera, Radio Regio di Altamura, Società Filosofica Italiana, Teatro Sassi, Uisp Basilicata, Uisp Matera, Associazione Matera Cammina, Associazione OTE (Ospitalità Turistica Extralberghiera), Presidio di LIBERA del Metaponto).
L’Archivio di Stato di Matera, attivo da 63 anni, è diventato uno dei punti di forza della memoria di un territorio che sta sviluppando uno straordinario senso delle radici e, con i suoi circa dieci chilometri lineari di scaffali e gli oltre centomila documenti archivistici; un vero e importante presidio identitario, culturale e documentale.
Purtroppo, il combinato disposto – mancanza di personale e sfratto attivato dai proprietari dell’immobile dell’ex Cinema Quinto – lo ha portato in una condizione di tale gravità che, se non vengono adottate azioni risolutive – immediate e adeguate -, rischia l’irreparabile chiusura.