L’associazione Ciechi Ipovedenti e Invalidi lucani Onlus ha pubblicato il libro “Il treno: racconti e poesie” del materano Vito Coviello.
Il materano Vito Coviello è nato a Sarnelli una frazione di Avigliano in provincia di Potenza, nel 1954 ma ha sempre vissuto nella città dei Sassi. E’ diventato cieco 17 anni fa per un glaucoma cortisonico. Felicemente sposato. Negli ultimi anni si diletta nello scrivere racconti autobiografici.
Il libro si può ritirare contattando l’associazione Cieci Ipovedenti e Invalidi lucani Onlus di Potenza inviando una mail a: aciilpotenza@alice.it
Di seguito la recensione dell’Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina Monsignor Antonio Giuseppe Caiazzo.
La vita dono meraviglioso da vivere, ricchezza inesauribile da trasmettere, luce radiosa che allontana le tenebre, fiume d’acqua viva che scorre irrigando e dissetando.
In questa logica leggo con gioia questo treno che corre sui binari della storia pieno di racconti e poesie che aiutano ad assaporare la vita.
Sono racconti impregnati di quotidianità dove il rapporto con gli altri diventa fondamentale per dialogare, crescere, maturare, per costruire insieme. Dai bambini ai giovani, dagli anziani agli affetti più cari come la moglie o parenti stretti.
Storie condensate di un vissuto che entra nei luoghi abitati dall’uomo, nelle terre dove gli animali hanno la loro voce giocando tra di loro e con gli uomini.
Una lettura della vita amata e vissuta nonostante le contrarietà, le sofferenze, le cadute, le ribellioni. Proprio per questo una vita più vera perché capace di risollevarsi sempre per riscostruire anche sulle macerie.
E’ il treno che continua a correre sui binari dell’esistenza: la gioia e il dolore.
Il treno che fischia facendo udire la sua presenza di vittoria sulla morte anche quando si ferma nelle diverse stazioni.
Il treno per salire e scendere e fare un tratto insieme per poi continuare verso la stazione centrale.
Non è la fine di una corsa: è l’inizio di una vita nuova, quella eterna. Un’esistenza pienamente vissuta che respira il divino nell’umano proprio nel mentre l’umano si affida al divino: è la fede in quella Mamma celeste, la Madonna, che anche oggi ci dona il suo Figlio, Gesù, che dà senso a questa esistenza.
E’ quanto traspare dalla lettura di questo libro che il carissimo Vito Coviello ha voluto comunicare a chi, come me, gode nel tuffarsi in fatti, luoghi, volti che, per quanto non conosco personalmente, però mi fanno rivisitare la mia storia, i miei luoghi, i miei affetti.
Un grazie di cuore a Vito che mi fa condividere, quasi quotidianamente, quanto scrive, contribuendo a farmi gustare ulteriormente questa esistenza sempre gravida e pronta a partorire vita.
Don Pino, Arcivescovo di Matera – Irsina