L’ambientalista materano Pio Abiusi per conto dell’Associazione Ambiente e legalità in una nota fa il punto sui lavori in corso e da avviare per il Parco della storia dell’Uomo: “Una traccia dell’anno della cultura che lascerà il segno”. Di seguito la nota integrale.
ll Parco della Storia dell’Uomo consta di quattro progetti e cioè: Città dello Spazio finanziato per 1,5 meuro, Civiltà Contadina per 7 meuro, Civiltà Rupestre per 3,5 meuro e Preistoria per 1 meuro. Gli interventi sono stati finanziati con la Legge di Stabilità n°208 del 2015; i primi due erano connessi alla realizzazione degli interventi destinati alla città designata «Capitale europea della cultura» per l’anno 2019 mentre gli ultimi due servivano per consentire il completamento del restauro urbanistico ambientale dei rioni Sassi e del prospiciente altopiano murgico di Matera, in esecuzione degli articoli 5 e 13 della legge n.771/86.
La modalità di rendicontazione della spesa sarà, ovviamente, diversa così come il successivo utilizzo delle risorse rivenienti dal ribasso d’asta. Per i primi due interventi occorrerà che il MiBACT riassegni la risorse non utilizzate per gli altri due, Civiltà Rupestre e Preistoria, sono prontamente disponibili perchè direttamente in capo al bilancio comunale e proprie della 771/86 e si potranno utilizzare per ulteriori interventi sull’altopiano murgico. Sarebbe il caso che si continuassero gli scavi archeologici tenuto conto che dopo i primi scavi compiuti dal Sen. Ridola oltre un secolo fa e quelli degli anni ’70, questi appena completati sono stati gli unici nel ultimo periodo e per un costo di appena 400 mila Euro. Dopo questa breve divagazione di carattere generale veniamo a qualcosa di più contingente. I lavori relativi alla Città dello Spazio e alla Civiltà Contadina sono stati appena assegnati mentre quelli relativi a Civiltà Rupestre e Preistoria sono in corso di ultimazione , tempo massimo 60 giorni. Per ciò che riguarda “Preistoria”si è provveduto ad effettuare interventi di pulizia, conservazione e messa in luce delle strutture archeologiche, si è garantito l’accesso con passerelle sospese ed amovibili salvaguardando il cotico erboso pesantemente provato negli anni. Per quello che riguarda invece la Civiltà Rupestre gli interventi hanno riguardato sette insediamenti rupestri: la Chiesa di S.Pietro, S. Vito, Sant’Agnese, Madonna della Croce, l’Asceterio, la Chiesa delle Tre Porte e S. Falcione, questi ultimi due insediamenti sono stasi resi fruibili anche ai disabili con percorsi sufficientemente percorribili, i servizi a Jazzo Gattini sono stati ampliati e vi saranno dotazioni multimediali che illustreranno il luogo. Come si vede l’intervento oltre che materiale mira a valorizzazione il sito attraverso una migliore fruizione del punto di ricezione facendo si che il complesso sia attrezzato con le moderne tecniche di comunicazione. A distanza di 60 giorni dal completamento degli interventi, purtroppo, non è stato ancora progettata la modalità di fruizione dell’area e bisognerà fare un idoneo bando di gara per affidarne la gestione . Occorre agire tempestivamente perchè senza fruizione controllata si rischia il degrado e di sicuro la mancata valorizzazione. Il traffico veicolare privato andrà interdetto in modo reale , i collegamenti per raggiungere l’area abbisognano di regolamentazione , i visitatori dovranno essere accompagnati da personale specializzato ed a Matera ormai un nucleo consistente di guide preparate si è formato. Se il servizio che si renderà sarà adeguato di sicuro la zona diventerà molto più attraente di oggi perchè le potenzialità affinchè questo avvenga ci sono tutte ma bisogna recuperare il tempo perduto!