Cinema, giornalismo, musica, libri, documentari ed esperienze antropologiche: le mille arti del Lucania Film Festival in corso di svolgimento a Pisticci.
La programmazione del XIII LFF continua a svilupparsi su più livelli, in termini tematici e geografici. L’appuntamento con la kermesse di Allelammie abbraccia praticamente tutti gli spazi della Terravecchia di Pisticci, un luogo che per quattro giorni parla il linguaggio del mondo e si riscopre crocevia delle razze e dei popoli.
Se le due piazza dell’area storica, la Sala Piccola e la Sala Grande del Lucania Film Festival, imbottite di proiezioni e spettacoli, continuano ad essere meta di migliaia di spettatori di uno degli eventi più attesi della costa jonica, il cuore pulsante del Festival resta la Casa della Cultura.
Sul suo Terrazzo, nella prima serata del 10 agosto, sono stati aperti ufficialmente i lavori della estenuante quattro giorni dedicata, innanzitutto, ai film in concorso da tutti gli angoli del pianeta, con una cerimonia presenziata dal direttore artistico del LFF, Rocco Calandriello, e dal direttore organizzativo, Massimiliano Selvaggi, accompagnati dai numerosi registi ed attori internazionali presenti alla manifestazione. Fra gli altri Dimitris Chasapidis, dal Belgio Hannah Letaif ed Iris Alexandre, dalla Russia Olga e Tatiana Poliektova, Mihajlo Jevtic dalla Serbia, gli iraniani Fereydoon Najafi e Mahdi Jafari.
Presenti, inoltre, i tre giurati del LFF Martina Della Valle, Massimiliano De Serio e Liza Skvortsova.
Non ha fatto mancare la sua presenza all’apertura ufficiale dei lavori del XIII LFF l’assessore provinciale al turismo ed alla cultura Angelo Garbellano, più che un rappresentante istituzionale, per dirla con le parole di Calandriello “un vero amico del Festival”. “Questa kermesse – ha detto Garbellano – è un punto di riferimento per la Provincia, per la Regione e soprattutto per l’intero Mezzogiorno. Sostenerlo, nonostante le difficoltà, è per noi una priorità. La conferma di quanto rilevante sia questo Festival arriva dai nomi che lo frequentano. In questo senso il regista Emir Kusturica è un testimonial di eccezionale rilevanza internazionale. Ospitarlo è motivo di grande orgoglio per l’intera comunità lucana. Senza dimenticare Rocco Papaleo, attore e regista di origini lucane sempre più lanciato verso la fama ed il successo in Italia e non solo. Ma il principale plauso va all’organizzazione del Lucania Film Festival. Dietro un evento di questa portata c’è il lavoro di un anno intero. Non è casuale, insomma, che il Festival sia un attrattore turistico ed un vettore per la promozione del nostro territorio. I fermenti, d’altra parte, sono tutti locali a dimostrazione di come questa terra possa produrre grandi eccellenze”.
In seguito, nella Sala Grande, spazio alla musica ed alla creatività del pianista di origini lucane Rocco De Rosa che conclude così la sua trilogia chapliniana musicando in live, per il terzo anno consecutivo, un capolavoro di Charlie Chaplin. Le immagini, questa volta, sono quelle de “La Febbre dell’Oro”.
Ampia e come sempre cross-mediale, la programmazione dell’11 agosto. Sul Terrazzo della Casa della Cultura, dalle 18.00, i registi del LFF incontreranno il pubblico. Poi il primo focus “I linguaggi del reportage ed il territorio” a cura del giornalista d’inchiesta lucano Andrea Spartaco che analizzerà le prassi della professione ed i codici linguistici attraverso i suoi report a cavallo fra la Palestina e la Basilicata. L’uso delle immagini e dei filmati permetterà di sperimentare il reportage in termini pratici. Quella di Andrea Spartaco, in questo senso, sarà una lezione, al limite con la prassi del workshop, che ha l’obiettivo di attivare nei fruitori la consapevolezza del lavoro di reporter.
Dal cinema, al giornalismo, passando per l’arte, con l’esposizione delle 24 opere della mostra 11x11th e fino ad arrivare ai libri. Sempre sul Terrazzo della Casa della Cultura, infatti, interverrà l’autore lucano Rocco Brindisi per presentare il suo ultimo lavoro “La moglie di Youssef gioca con i fiocchi di neve”, un libro che, partendo dal racconto dei gesti quotidiani, coglie l’occasione per parlare di cinema, nell’ottica delle sensazioni provate dall’autore, sulla scorta di esperienze personali che trovano nell’amicizia l’elemento in comune.
La giovane antropologa Lorenza Messina, invece, si intratterrà con il pubblico del LFF raccontando della sua esperienza di ricerca sul culto di San Rocco nella comunità tolvese in Cile. “San Rocco dagli Appennini alle Ande” è quasi una lezione, frutto del percorso antropologico seguito da Lorenza Messina in un viaggio che ha permesso di individuare le analogie e le differenze legate al culto di questo Santo Protettore in base alle diverse collocazioni geografiche.
Nella Sala Piccola sarà proiettato, fuori concorso, il documentario realizzato da Mediaset “La figlia segreta di Dracula ad Acerenza”. Il video, trasmesso dalla trasmissione “Mistero”, raccoglie le prove attraverso le quali si presume un passaggio del conte Dracula in Italia, le tracce di una sua figlia segreta sarebbero presenti nella cattedrale di Acerenza.
La programmazione del LFF proseguirà in modalità notturna, animata dai suoni di dj Fluchanka Selecta per una Balcan Beat Night.
Un programma vastissimo, a cavallo dei mille volti dell’arte per un Festival sempre più ricco di appuntamenti, che sa aprirsi ogni giorni ai diversi linguaggi della cultura senza mai dimenticare la sua mission: il dialogo fra gli uomini a partire dal quel grande serbatoio di idee ed esperienze che è il cinema.
Congratulazioni per il vostro esemplare lavoro GRANDI RAGAZZI !!!