La Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni e’ stata incentrata sull’audizione del Sindaco Salvatore Adduce che ha presentato “Matera Capitale europea della Cultura 2019”. Ha introdotto i lavori il Coordinatore della Commissione Mario Caligiuri, Assessore alla Cultura della Regione Calabria, che ha evidenziato come “negli anni Cinquanta i sassi di Matera venivano considerati una vergogna nazionale mentre adesso rappresentano un’occasione di sviluppo straordinaria per il Sud e l’intero Paese. Questo conferma che, pur tra contraddizioni e in anni difficili, sta avvenendo una mutazione genetica nelle regioni meridionali che possono trasformare le debolezze in opportunità e modificarsi da luoghi di consumo in luoghi di creazione culturale”.
Il Sindaco Adduce ha svolto un ampio e articolato racconto sul riconoscimento di “Matera Capitale europea della Cultura 2019”, evidenziando che “non ci sono vincitori o sconfitti ma una grande opportunità per tutto il Paese” e che quindi si puo’ parlare di “Italia 2019”, per valorizzare l’impegno di tutte le 21 citta’ che hanno presentato la propria candidatura. Ha quindi consegnato simbolicamente i due dossier presentati alla Commissione Europea che hanno illustrato la candidatura di Matera, definita “un dono del Sud al resto d’Italia e d’Europa che puo’ cambiare il destino delle comunita’ puntando sulla cultura”, mettendo in rete territori e infrastrutture. Il Sindaco ha poi evidenziato i percorsi che hanno accompagnato il riconoscimento, evidenziando in particolare il coinvolgimento della Citta’, a cominciare dai bambini. “Abbiamo chiesto passione” ha spiegato, ricordando i tanti apporti gratuiti e generosi che ci sono stati, anche da parte di tanti intellettuali italiani e stranieri.
“Abbiamo promosso e realizzato una ricognizione delle idee e della creatività, proponendo non un elenco di eventi ma un’area di produzione della cultura. E’ un progetto politico, con azioni che possono mutare il destino delle comunità, con iniziative che non culminano e si esauriscono con il 2019, ma si mantengono nel tempo. Adduce ha quindi concluso dicendo che per l’occasione, com’e’ avvenuto negli altri casi, “e’ prevista una decuplicato dei turisti, ma quello che a noi interessa e’ la creazione di un modello di sviluppo economico basato sulla cultura che si autosostenga nel tempo”. Sono quindi intervenuti alcuni degli assessori regionali presenti. Tra questi, Silvia Godelli (Puglia) che ha ribadito come “Matera 2019” metta in evidenza le potenzialità delle aree interne del Mezzogiorno, che deve procedere unito per esaltare le tante risorse di cui dispone, cogliendo subito l’opportunità dell’Expo di Milano. Per Massimo Mezzetti (Emilia-Romagna) occorre fare crescere questa candidatura e considerarla un fiore all’occhiello di tutta l’Italia.
Cleo Li Calzi (Sicilia) ha apprezzato il metodo adottato per il riconoscimento di “Matera 2019” che rappresenta un progetto di sviluppo complessivo. “Matera 2019” puo’ essere un brand di rilancio per tutta l’Italia ha detto Giuseppe Mellarini (Provincia autonoma di Trento) che ha inteso anche ricordare il ruolo di Alcide De Gasperi per la salvaguardia e il riscatto della citta’ dei sassi. La riunione e’ stata conclusa dal Coordinatore Caligiuri che ha rilevato come l’incontro odierno abbia rappresentato un momento di alto significato che illustra il lavoro svolto dalla Commissione Cultura delle Regioni in questi anni per porre la cultura al centro della vita degli italiani e alla base del progresso personale e del benessere collettivo.
Nov 12