La quarta edizione di “Sirino in Transumanza”, che andrà in scena nel prossimo week end, sabato 8 e domenica 9 giugno a Lagonegro, nei pressi del comprensorio del monte Laudemio, sulle sponde dell’omonimo lago di origine glaciale e in una meravigliosa cornice naturale ricca di biodiversità, sarà aperta, come di consueto, dalla celebrazione officiata dal vescovo della diocesi di Tursi-Lagonegro, sua Eccellenza monsignor Vincenzo Orofino. Una breve liturgia all’aria aperta, dedicata ai tanti visitatori attesi in montagna come negli ani scorsi e agli organizzatori e ai volontari che rendono possibile la manifestazione, nel corso della quale Orofino impartirà la sua benedizione ai pregiatissimi capi di bestiame di razza podolica e ai tanti allevatori al seguito delle mandrie di ritorno dalla transumanza. Una festa ad un tempo laica e religiosa che, naturalmente, avrà tra gli obiettivi principali la sensibilizzazione delle giovani generazioni al rispetto della natura, alla tutela dell’ambiente, alla conservazione e preservazione di cibi sani, possibilmente a “metro zero”, all’apprendimento di corretti stili di vita e comportamenti alimentari adeguati, attraverso la valorizzazione della pratica antica della transumanza, della mucca di razza podolica e dei prodotti da essa derivati, a cominciare dallo squisito caciocavallo nostrano, variamente stagionato, che può essere consumato asciutto o cucinato e guarnito in mille modi. Gli studenti del liceo scientifico di Bernalda, delle scuole primarie e secondarie di Nemoli e di altri istituti del Lagonegrese, infatti, saranno, al solito, i veri protagonisti dell’evento, mentre gli allievi delle quarte e delle quinte classi dell’Isis Ruggero di Lauria – sezione coordinata Istituto Agrario di Lagonegro, guidati dal dirigente Nicola Pongitore ed accompagnati dalla prof.sa Agnese Belardi, saranno destinati alle attività di benvenuto ed accoglieranno turisti ed ospiti istituzionali con brani alla fisarmonica di musiche popolari, intervallati da momenti di poesia sulla pastorizia e la transumanza. «Saranno due giorni bellissimi e pieni di attività divertenti e interessanti», assicura lo chef Luigi Diotaiuti, intento con i suoi collaboratori alla ultimazione del programma, che prevede dibattiti scientifici, dimostrazioni culinarie, workshop e il famoso “cooking-show più alto d’Italia” in collaborazione con l’Unione Cuochi Lucani.La kermesse “Sirino in Transumanza” si fregia del prestigioso logo della Fondazione “Matera-Basilicata, capitale europea della cultura 2019”; si avvale del preziosissimo contributo dei Parchi nazionali del Pollino e del Cilento, della Coldiretti di Basilicata ed ospiterà il presidio “slow food”. Ha il patrocinio di numerosi Comuni lucani e campani: tra questi, i municipi di Lagonegro, Matera, Tursi, Colobraro, Roccanova, Fardella, Castelsaraceno, San Severino Lucano, Latronico, Lauria, Maratea, Trecchina, Rivello, Nemoli, Torraca e Casaletto Spartano (SA).
Il programma dell’edizione 2019, gli scopi del progetto “Sirino in Transumanza” e tutte le informazioni utili per i visitatori sulle attività in programma sono disponibili nella cartella stampa in allegato, sul sito www.basilicatawayofliving.it