Il convegno pubblico a Palazzo Lanfranchi sul tema “Le sfide del giornalismo al tempo di Francesco” ha concluso a Matera il XIX congresso nazionale dell’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italia).
Mentre il Paese dà segni di ripresa a partire dal Mezzogiorno l’informazione si interroga sul proprio ruolo sociale. La costruzione del bene comune e della giustizia sociale richiedono una informazione corretta e credibile, fatta di denunce doverose, di senso alto e nobile della giustizia e della legalità ma anche di compassione e speranza, per non cadere nella trappola del cinismo davanti alle vite che si raccontano. Giornalisti e comunicatori devono mettersi al servizio del Paese e delle comunità locali per costruire un nuovo modello di rapporto con l’opinione pubblica che includa le voci delle istituzioni, della politica e della società civile. Testimoniare la massima responsabilità, in un mondo in cui tutti comunicano, significa ripensare il senso della nostra missione pubblica, la cultura che anima l’informazione e i principi che ne ispirano l’etica professionale.
Al convegno hanno partecipato il direttore di Avvenire Marco Tarquinio, il direttore della TGR Rai Vincenzo Morgante, il caporedattore della Gazzetta del Mezzogiorno Michele Partipilo, la vaticanista di Rai News24 Vania De Luca, lo scrittore di La Civiltà Cattolica Francesco Occhetta e il presidente della Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia Nino Rizzo Servo.
A moderare i lavori il presidente dell’UCSI Andrea Melodia.
In apertura il direttore di Avvenire Marco Tarquinio ha provato a dare il suo contributo rispetto al tema del convegno, “le sfide del giornalismo al tempo di Francesco”. “I quotidiani e la tv di Stato devono occuparsi di più di questioni umanitarie che riguardano in particolare il flusso dei migranti che fuggono dai Paesi in guerra verso l’Europa e affrontare con maggiore attenzione le vicende nazionali come per esempio la legge sulle Unioni Civili. Io sono stato definito sia omofobo che omosessualista, perchè il nostro giornale cattolico deve avere anche una visione laica dei problemi”.
Di seguito l’intervento del presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella al XIX Congresso nazionale Ucsi.
“La resilienza in Basilicata, a Matera, è un valore che ci consente di riprendere un cammino positivo per affrontare le importanti sfide che abbiamo davanti. E credo che la informazione, soprattutto quella ispirata ai valori cattolici che voi qui ampiamente rappresentate, debba rimettere al centro la persona”.
“Mi fa molto piacere che vi siate trovati bene nella nostra città perché quando i nostri ospiti sono felici anche noi lo siamo. I lucani sono persone umili, ma hanno la grande forza di superare le difficoltà ricucendo lo strappo con la storia come hanno fatto in tante occasioni. Prima città del sud a essere iscritta nel patrimonio mondiale dell’umanità dell’Unesco, e oggi Capitale europea della cultura per il 2019. E non solo per la bellezza struggente di questa terra, per lo straordinario patrimonio culturale presente, ma soprattutto per le persone che vi abitano per la capacità e la forza di rigenerarsi”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello PIttella, intervenendo alla conferenza “Le sfide del giornalismo al tempo di Francesco” organizzato dall’Ucsi, l’Unione cattolica della stampa italiana, nell’ambito del congresso nazionale.
“La resilienza in Basilicata, a Matera – ha aggiunto Pittella – è un valore che ci consente di riprendere un cammino positivo per affrontare le importanti sfide che abbiamo davanti. E credo che la informazione, soprattutto quella ispirata ai valori cattolici che voi qui ampiamente rappresentate, debba rimettere al centro la persona.
La presenza del congresso dell’Ucsi a Matera rafforza il sentimento della resilienza soprattutto perché avviene in un giorno molto importante per la nostra comunità, per il Mezzogiorno. Oggi apriamo la Porta Santa restituendo definitivamente alla comunità la nostra straordinaria cattedrale che era rimasta chiusa da 13 anni.
Abbiamo vissuto appieno la crisi del regionalismo e abbiamo caricato sulle nostre spalle la responsabilità di superare quella fase e di aprirci a un nuovo tempo attraverso la forza della democrazia, della condivisione sociale, della decisione.
Abbiamo perso troppo tempo in discussioni inutili. Oggi è il tempo di decidere. Ci sono ancora tanti nodi da sciogliere e dobbiamo recuperare la fiducia nel rapporto fra cittadini e istituzioni. Lo possiamo fare come stiamo facendo mettendo in campo in modo deciso una vasta azione di riforme e di azioni, come quelle sulla salute, sui migranti, sui diritti di cittadinanza che mettono al centro le persone.
Ma per recuperare la fiducia fra cittadini e istituzioni è necessario che ciascuno faccia la propria parte, noi mettendo in campo buone pratiche, i giornalisti abbandonando i richiami della leggerezza e approfondendo le notizie. Un compito molto difficile in un tempo dove la informazione viaggia molto velocemente ma che vale la pena di affrontare se vogliamo scrivere una bella pagina nel libro della storia lunghissima e bellissima della nostra regione, del nostro Paese”.
IL SINDACO AL CONGRESSO DELL’UNIONE STAMPA CATTOLICA ITALIANA
“LA NOSTRA E’ UNA CITTA’ IMMERSA IN UN PROFONDO MISTICISMO”
“La nostra è una comunità educata all’accoglienza che si nutre di fiducia e speranza”. Così il sindaco ha salutato oggi nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi i partecipanti al Congresso dell’Unione Stampa Cattolica Italiana. Raffaello de Ruggieri ha aggiunto: “Le doti della nostra città sono le stesse che voi portate nelle vostre azioni professionali. La nostra storia dimostra quanto sia stato difficile trasformare la perdizione in orgoglio, rompere i silenzi della pudicizia e della miserabilità in appartenenza. Ecco il valore sociale di una comunità che ha realizzato la propria resurrezione; per questo non è stata una scoperta, quindi, che Matera sia diventata Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1993 e Capitale europea della Cultura per il 2019. Anche la tradizione cristiana – ha concluso il sindaco – ha svolto un ruolo in questo processo. Una città, la nostra, che non ha solo prodotto la più straordinaria interpretazione urbana della natura come i Sassi, ma ha consentito che nell’ambito del suo territorio si avvertano misticismi profondi e santità rivelate”.
La fotogallery del convegno UCSI (foto www.SassiLive.it)