Stigliano – Buona anche la quinta. A conferma che “La leggenda del drago” non è giunta ad un punto di stanca. Perché l’attrazione non solo non è scemata ma è stata tale da far registrare, rispetto alle scorse edizioni, un numero crescente di spettatori esterni. Molte, infatti., le presenze extracittadine arrivate quest’anno (sia nella serata dell’11 che in quella del 12 agosto) non solo dai centri limitrofi ma anche dalla fascia jonica, dalla città dei Sassi e anche da alcune località di “confine” (come Altamura, Laterza, ecc.) della vicina Puglia. Complice anche la gratuità del cine-spettacolo, messo in scena – con alcune novità interpretative rispetto all’impianto “tradizionale” – da circa 200 figuranti (giovani e meno giovani) del posto, animati da un innato spirito volontaristico e da una appassionato senso di attaccamento alla leggenda e, più in generale, alle loro origini. Tutti impegnati nel portare avanti l’annuale rappresentazione storica che trae spunto da un arcaico racconto locale. All’insegna del più classico: “the show must go on”. Lo spettacolo deve proseguire, insomma. Nonostante alcuni immancabili ostacoli organizzativi come gli ormai soliti ritardi burocratici nell’erogazione dei finanziamenti. Un cliché che, di anno in anno, condiziona inevitabilmente l’intera fase preparatoria, tenendo gli organizzatori sulla graticola. A dispetto di un appuntamento che avrebbe tutti i requisiti per diventare un “Grande Evento” in scala regionale, visto e considerato che non lo è ancora ufficialmente diventato. Ma tant’è. Gli organizzatori si augurano, ad ogni modo, che lo possa diventare presto, così da trovare negli organismi preposti la dovuta attenzione di merito. Nel frattempo, con non pochi sforzi e difficoltà varie, continuano a dar vita a uno spettacolo destinato alla visione di un pubblico sempre più vasto e non solo locale. Per far si che la leggenda continui. Di edizione in edizione. E che il Bene abbia, come nell’assunto della “trama”, la meglio sul Male. Sempre.
Ago 17